Marco1971 ha scritto:…i risultati della ricerca appena condotta sui siti del Corriere della Sera (CS) e della Repubblica (R) [sono] eloquenti abbastanza
Almeno nei casi del lessico economico, sarebbe interessante poter condurre ricerche sistematiche nell’archivio del Sole 24 Ore. Ma a quanto pare è fruibile solo a pagamento…
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
u merlu rucà ha scritto:Vorrei confortare Marco. Per il momento la morfologia verbale resiste. Nel gioco del Poker io foldo, tu foldi, lui folda, noi foldiamo, voi foldate, loro foldano...
Ma anche senza andare a voci gergali come quelle del poker, basta pensare a verbi ormai entrati nell'uso: filmare, bluffare, scannerizzare, zippare e così via per rendersi conto che quando si crea il denominale da un termine straniero, poi il verbo si coniuga normalmente. Quando però il termine è foneticamente più difficile come outsourcing, non è così semplice. In questi casi a me pare che sia un'ottima soluzione continuare a usare il verbo italiano come esternalizzare ma ricorrere anche al termine inglese sia per evitare la tipica mitragliata italiana di z sia per variatio.
Anche come verbo? Lei non si periterebbe di scrivere, per variatio, anche una forma come outsourciamo? Io credo che abbiamo sufficiente materiale lessicale per variare la lingua senza andare a pescare queste buffonate.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Marco1971 ha scritto:Lei non si periterebbe di scrivere, per variatio, anche una forma come outsourciamo?
No, non la scriverei. Ma come ho appena detto, userei senz'altro la normale coniugazione di un denominale che sia entrato nell'uso (vedi lista di cui sopra).