Chauffeuse
Moderatore: Cruscanti
Chauffeuse
Salve a tutti,
che voi sappiate esiste un traducente per il termine francese "chauffeuse"? Oppure le vie percorribili sono soltanto due? (Parafrasi e/o termine straniero). Se esiste, sarebbe da aggiungere all'elenco dei forestierismi.
Grazie!
Silvia
che voi sappiate esiste un traducente per il termine francese "chauffeuse"? Oppure le vie percorribili sono soltanto due? (Parafrasi e/o termine straniero). Se esiste, sarebbe da aggiungere all'elenco dei forestierismi.
Grazie!
Silvia
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Chauffeuse è il femminile di chauffeur, ossia autista, conducente, entrambi ambigeneri in italiano.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Elemento di seduta
No!
Mi riferivo ad un preciso elemento d'arredo. Si tratta di una poltroncina senza braccioli, una sedia di tipo particolare chiamata appunto chauffeuse. Temo proprio che non vi sia un corrispettivo italiano.
Mi riferivo ad un preciso elemento d'arredo. Si tratta di una poltroncina senza braccioli, una sedia di tipo particolare chiamata appunto chauffeuse. Temo proprio che non vi sia un corrispettivo italiano.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Ricerca
Sarebbe da consultare un dizionario di lingua francese, ma per avere un'idea precisa, si può googlare nelle immagini 

A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
Sí, e ho consultato il TLFi: «chaise pour se chauffer près du feu». Ma se non è registrato nei dizionari italiani, sarà effettivamente nell’uso?
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Se non piace l’adattamento scioffosa /Sof'foza/ (cfr sciantosa da chanteuse), si può creare un termine sulla base di scaldare: scaldina, forse meglio di scaldatrice. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Invenzioni
Scaldatrice mi fa venire in mente saldatrice
Ad ogni modo inventare... si può inventare... Dipende poi in quale contesto viene utilizzato il termine.

Ad ogni modo inventare... si può inventare... Dipende poi in quale contesto viene utilizzato il termine.
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
La necessità di coniare un termine per un oggetto sorge quando questo diventa comune. Ora io non so se in Italia quella sedia per scaldarsi vicino al fuoco sia cosí diffusa da meritare un nome specifico. Se invece mi sbaglio e tutti hanno un camino e sogliono sedere su quella sedia, il nome è bell’e pronto: scaldina (cfr scaldino) – «casella vuota», per dirla con Freelancer. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Parafrasando Bruno Migliorini, si potrebbe dire: una vile scaldina diventa molto più apprezzata e costosa se prende il nome di chauffeuse.
O anche: una chauffeuse sembra che sia qualche cosa di più che una scaldina.
E chi infatti non si orienterebbe verso una poltrona imbottita da caminetto invece di qualcosa che richiama vagamente un oggetto per riscaldare le mani o il letto se dovesse scegliere un elemento di arredo?

O anche: una chauffeuse sembra che sia qualche cosa di più che una scaldina.
E chi infatti non si orienterebbe verso una poltrona imbottita da caminetto invece di qualcosa che richiama vagamente un oggetto per riscaldare le mani o il letto se dovesse scegliere un elemento di arredo?

Ultima modifica di Freelancer in data mar, 18 gen 2011 22:26, modificato 1 volta in totale.
Con molta fantasia, foghiera. Ho in testa un verso del trovatore Marcabruno: Quan son la nueg josta·l foguier (= «Quando sono la notte accanto al focolare»).
V’ha grand’uopo, a dirlavi con ischiettezza, di restaurar l’Erario nostro, già per somma inopia o sia di voci scelte dal buon Secolo, o sia d’altre voci di novello trovato.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Siccome compare due volte scritto cosí, mi permetto di rettificare: chauffeuse (letteralmente scaldatrice).Freelancer ha scritto:...prende il nome di chaffeuse.
O anche: una chaffeuse sembra che sia

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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