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Moderatore: Cruscanti
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Voglio segnalare l'assenza nella lista dei traducenti dell'anglicismo modem. Esso è in realtà l'acronimo di modulator demodulator, cioè modulatore demodulatore. Onde evitare un pesantissimo endecasillabo binomio, suggerirei di mantenere solo il primo termine per analogia delle prime tre lettere con il forestierismo, anch'esso già saldo vocabolo del dizionario informatico. Ad esempio l'espressione "se dopo l'installazione dei driver, il modem non funzionasse a dovere..." si traducesse con "se dopo l'installazione dei componenti, il modulatore non funzionasse a dovere" non si arrecherebbero fastidiose incomprensioni, poiché si evita uno stravolgimento del suono e non si ricorre agli orripilanti mòde o modemme. 

- Infarinato
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Re: « Modem »
Componenti qui è troppo vago: i driver sono i programmi di gestione [dei dispositivi]… Modem, comunque, è un acronimo [di parole che potrebbero essere italiane], perdipiú uscente in nasale semplice, per cui disturba fino a un certo punto.Decimo ha scritto:…"se dopo l'installazione dei driver, il modem non funzionasse a dovere..." si traducesse con "se dopo l'installazione dei componenti…
Re:
Io, sinceramente, pur nella mia ignoranza e nella mia recente iscrizione a questo forum, preferirei fuggire il delirio fanatico della neofilia, come ho già spiegato in un precedente intervento. Può darsi che modemulatore eviti incomprensioni poiché assorbe interamente il forestierismo, ma a quali leggi dell'adattamento si basa? Potrei comprendere un ancor più greve modemodulatore, che almeno si attiene alla regola etimologica (sicuramente più di quanto non faccia modemulatore, che sembra tendere eccessivamente al vocabolo emulatore).Marco1971 ha scritto:Oppure si potrebbe ricorrere a modemulatore.
Solo una mia presa di posizione, che non vuole offendere le capacità traduttive del generosissimo e geniale Marco, per cui provo un grandissimo rispetto alla luce dei contributi linguistici di cui ho avuto possibilità di lettura.
Ribadisco il "mio" modulatore, come tecnicismo già presente nel vocabolario italiano, ma il cui campo va ampliato anche all'informatica.
Re: « Modem »
Sì, chiedo scusa per aver liberamente tradotto driver (cui non ho ancora avuto modo di riflettere) con componenti. È una svista che ha origine dalla frase già esistente che ho tratto da un motore di ricerca, per cui non ho avuto tempo e modo di applicarmi ad un'alternativa idonea.Infarinato ha scritto:Componenti qui è troppo vago: i driver sono i programmi di gestione [dei dispositivi]… Modem, comunque, è un acronimo [di parole che potrebbero essere italiane], perdipiú uscente in nasale semplice, per cui disturba fino a un certo punto.
Per quanto riguarda modem, avevo già tenuto in considerazione il fatto che esso potrebbe (meglio evitare condizionali, quando parliamo di epurazione linguistica) essere l'acronimo di parole del nostro vocabolario; trovando tuttavia l'italiano modulatore non affatto in contrasto con il significato primo del forestierimo, non ho esitato a proporlo (e non imporlo).
A proposito di "disturbo", faccio presente che nessun anglicismo monosillabo o bisillabo radicato disturba il dialogo, poiché sempre pronunciati secondo il nostro sistema fonetico. Perciò io ribadisco che le proprietà di disturbo dell'orecchio dell'interlocutore sono invece da attribuire a certi neologismi che vogliono sopperire ai vuoti lasciati dall'estirpazione forzata di forestierismi scomodi. Un problema che ognuno dei forestieristi dovrebbe analizzare prima di gettare sul forum un adattamento o una traduzione quasi fossero dadi.[/i]
Re:
È una di quelle ormai banali parole macedonia (come cantautore, da cant[ante] e autore, econologia da econo[mia] e [eco]logia o elepardo da ele[fante] e [leo]pardo): mo[dulatore] + demodulatore. Convengo che non è granché felice, e, come ben ci ricorda Infarinato, sono accettabili, per la fonotassi italiana, le uscite in vocale + l/m/n/r.Decimo ha scritto:Può darsi che modemulatore eviti incomprensioni poiché assorbe interamente il forestierismo, ma a quali leggi dell'adattamento si basa?
La ringrazio per il suo elogio.Decimo ha scritto:Solo una mia presa di posizione, che non vuole offendere le capacità traduttive del generosissimo e geniale Marco, per cui provo un grandissimo rispetto alla luce dei contributi linguistici di cui ho avuto possibilità di lettura.
Ribadisco il "mio" modulatore, come tecnicismo già presente nel vocabolario italiano, ma il cui campo va ampliato anche all'informatica.

Io propongo di chiamare driver semplicemente "pilota", come fanno gli Spagnoli e come hanno fatto da sempre gl'idraulici con "il pilota della caldaia", abbreviazione del più lungo "fiamma pilota della caldaia": quindi "il pilota della videocamera", "il pilota della scheda video"...Infarinato ha scritto:i driver sono i programmi di gestione [dei dispositivi]…
Re:
Sfortunatamente non ho avuto modo di individuare la proposta già in filoni passati, altrimenti avrei certamente fuggito l'idea di inserire un nuovo ma già ripetuto intervento!Federico ha scritto:Comunque modulatore è da sempre la nostra proposta, anche se misteriosamente non compare nella lista.
La Francia sembra essere in molti punti il trampolino di lancio per l'epurazione della lingua, così come, ma in misura molto minore, la Spagna. Brillante chi in passato parlò di fratellanza linguistica latina, a ricordo di cui porto l'attenzione della neonata (sic! a buon intenditore poche parole) lingua còrsa, dalla quale potremmo "sbirciare" qualche suo adattamento dei tecnicismi... Sarei grato che, qualcuno di competenza, riuscisse a fornire il collegamento ad un sito sugli adattamenti del suddetto idioma (che sono sicuro aver incontrato casualmente mesi fa), poiché realmente i linguisti dell'Isola hanno a cuore la corsizzazione di ogni forestierismo. Perché il Còrso? Chiedete all'utente u merlu rucà...Marco1971 ha scritto:E anche i francesi: le pilote.
Re:
Invece ha fatto benissimo, perché ci si era dimenticati di inserirlo nella lista (che la invito ad aggiornare personalmente premendo uno dei tanti modifica: è comodissimo), probabilmente perché certi di averlo già fatto da subito.Decimo ha scritto:Sfortunatamente non ho avuto modo di individuare la proposta già in filoni passati, altrimenti avrei certamente fuggito l'idea di inserire un nuovo ma già ripetuto intervento!Federico ha scritto:Comunque modulatore è da sempre la nostra proposta, anche se misteriosamente non compare nella lista.
So che la mia è proposta fuori tempo massimo, linguisticamente, ancor prima che in cruscate, ma provo comunque... dato che la radice è modulatore demodulatore non si potrebbe proporre modemo (accento tonico mòdemo)? 
In questo modo si otterrebbe una parola breve -una sola lettera in più rispetto all'inglese- con annesso plurale modemi e con accento tonico identico all'ormai acclimatato anglicismo. Inoltre non si tratterebbe di una semplice italianizzazione superficiale, poiché si parla di una (pur banale) parola macedonia che unisce i prefissi di modulatore e demodulatore.
Resto tuttavia, mio malgrado, scettico sulla possibilità di sostituzione di una parola ormai acclimatata da più di un decennio.
Nella sostituzione degli anglicismi è fondamentale la tempestività, come ben sanno gli spagnoli che già la scorsa estate, grazie alla RAE, ribattezzarono Tablet come Tableta (vedi seconda nota della voce Wikipedia spagnola).

In questo modo si otterrebbe una parola breve -una sola lettera in più rispetto all'inglese- con annesso plurale modemi e con accento tonico identico all'ormai acclimatato anglicismo. Inoltre non si tratterebbe di una semplice italianizzazione superficiale, poiché si parla di una (pur banale) parola macedonia che unisce i prefissi di modulatore e demodulatore.
Resto tuttavia, mio malgrado, scettico sulla possibilità di sostituzione di una parola ormai acclimatata da più di un decennio.

Nella sostituzione degli anglicismi è fondamentale la tempestività, come ben sanno gli spagnoli che già la scorsa estate, grazie alla RAE, ribattezzarono Tablet come Tableta (vedi seconda nota della voce Wikipedia spagnola).
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