Prima di tutto, grazie per il suggeriemento di non citare integralmente i messaggi degli altri. Non mi ero reso conto di quello che facevo.
Quest'evento non accadrà mai, per ragioni logiche. Il motivo per cui il Corriere della Sera usa i forestierismi non è l'ignavia dell'intellighenzia italiana, né il fatto che i giornalisti del Corriere non hanno ancora una lista di traducenti dei forestierismi, bensì ecc...
Proprio non sono d'accordo con quello che dice.
Prima di tutto, non e' stato il popolo comune a creare ed usare i forestierismi, dal Ministero del Welfare ai titoli in inglese (anzi abbreviazioni inglesi) sulla pagina italiana del sito delle Olimpiadi, tanto per fare due esempi. In Italia ho chiesto a varie persone cosa era il Ministero del Welfare: nessuno lo sapeva, e non erano persone ignoranti.
Sono stati i giornalisti, gli autori, i politici a farlo. Qualche anno fa il motto di un congresso DS era "WE CARE" che pochissimi hanno capito. Una rivista tedesca si chiese perche' e' stato usato. Saprebbe dirmelo qualcuno?
La gente non dice o fa niente non perche' gli anglismi piacciono, ma perche' non crede che vale la pena protestare. In Italia, sfortunatemente, la gente non crede che scrivere lettere di protesta serva a niente. Spesso ho avuto discussioni con amici italiani su questo ed altri argomenti di cui si lamentavano. Se suggerivo di protestare scrivendo lettere, mi davano solo un sacco di ragioni perche' non valeva la pena protestare. Naturalmete, su questo argomento, c'erano quelli che non avevano nessun problema. A quelli che invece erano infastiditi dalla situazione chiedevo perche' non fanno niente ed offrivo suggerimenti su cosa fare. Tutti mi hanno dato tante ragioni perche'non vale la pena protestare. Nessuno si e' mai fermato a pensare che forse qualcosa si puo' fare. Praticamente, lei ha fatto la stessa cosa.
Il mio scopo, e quello del mio sito, e' proprio di far capire alla gente che cose si possono cambiare se e' disposta a fare piccole cose individualmente. Se lo capisce e si convince, le lettere al Corriere le scrivera'. Ed e' proprio perche' al Corriere non sono stupidi che sono convinto che se riceveranno migliaia di lettere, cambieranno.
Se lei e' convinta che anglismi inutili danneggiano non solo la lingua, ma anche la cultura italiana, cosa fa? Ha cercato per esempio, di convincere altre due persone, come ho suggerito precentemente, non perche' l'ho suggerito io, ma perche' e' un modo per dare inizio ad un movimento che potrebbe diventare nazionale.
Infine, tengo a precisare che non sono contro gli anglismi utili e penso che imparare lingue straniere sia una gran bella cosa oltre che utile.