«Sino-italiano»

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Moderatore: Cruscanti

Avatara utente
.Silvia.
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Re: «Sino-italiano»

Intervento di .Silvia. »

GianDeiBrughi ha scritto:Resto tuttavia scettico sull'opportunità di legare termini di questo tipo al possesso di questa o quella cittadinanza.
In alcuni casi potrebbe riferirsi solo all'origine, ma credo sarebbe da specificare nella locuzione "di origine italocinese", ad es.:

cittadino olandese di origine italocinese :lol:
A te ricorro; e prego ché mi porghi mano
A trarmi fuor del pelago, onde uscire,
S'io tentassi da me, sarebbe vano.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

.Silvia. ha scritto:
u merlu rucà ha scritto:Io ritengo che si dovrebbe parlare di italocinese nel caso in cui la persona possedesse entrambe le cittadinanze.
Perché? Da dove nasce questa idea?

Negli Stati Uniti ci sono italoamericani di terza, quarta generazione, e la maggior parte di loro non ha cittadinanza italiana, ma solo origini italiane. Gli afroamericani sono americani di origine africana. La parola composta racchiude in un termine l'appartenenza al paese X (per cittadinanza) e nell'altro l'origine.
La definizione di italoamericano diventa abbastanza aleatoria proprio con il passare delle generazioni e si basa spesso solo sul cognome. Un John Rossi potrebbe avere un unico bisnonno di origini italiane e tutti gli altri irlandesi, britannici, tedeschi, e verrebbe definito italoamericano, un O'Connor avere tutti antenati italiani, tranne il padre, e non verrebbe definito italoamericano.
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SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Mi scusi Silvia,
come ha detto anche Lei, "italoamericano" è un americano di origine italiana, cosí come "afroamericano" è un americano di origine africana.

E per citare le 2 nazioni in cui l'emigrazione italiana è stata più massiccia, cito "italobrasiliano" che è un brasiliano di origine italiana, e "italoargentino" cioè argentino di origine italiana, i cosiddetti "oriundi".

Quindi nei composti, la prima parte indica sempre l'origine, e la seconda il luogo in cui si è nati/si vive/si è ottenuta la cittadinanza.

Quindi per analogia, un sinoitaliano è un cinese naturalizzato italiano, non importa se sia nato o se abbia preso la cittadinanza dopo.

Quindi sempre per analogia, un italocinese è un italiano naturalizzato cinese (sono pochi, ma io ne conosco un paio).

Lei non trova la mia opinione ragionevole?


Inoltre, a mio parere la cittadinanza non è vincolante, è solo una cosa legale.
Io sono nato in Italia da genitori cinesi e ho preso la cittadinanza italiana a 18 anni.
E invece tutti quelli uguali a me che non hanno scelto la cittadinanza italiana?
Io sono "italocinese" o "sinoitaliano" mentre loro no?

E tutti quei cinesi che sono nati in Cina ma sono venuti in Italia a 6 anni per esempio, e hanno vissuto la maggior parte della loro esistenza in Italia, parlano italiano meglio del cinese, e hanno frequentato tutte le scuole in Italia, ma non hanno diritto alla cittadinanza italiana.
Lei non riconosce un pizzico di "italianità" in loro?
(parlavo di loro con l'espressione "cinesi che vivono in Italia"... evidentemente mi sono spiegato male, e non intendevo certo gli immigrati arrivati in Italia da pochi anni)

Per quanto riguarda la doppia cittadinanza, è possibile a Taiwan :)
E siccome anche loro sono cinesi, un ipotetico "italocinese" nel senso di doppia cittadinanza, si potrebbe applicare a chi ha la doppia cittadinanza italiana e taiwanese.

Quindi ricapitolando, un composto di 2 aggettivi di nazionalità può significare:

1) relazione tra 2 Paesi;
2) chi ha la doppia cittadinanza;
3) chi originario di una nazione (o gruppo etnico) è naturalizzato in un'altra;
4) chi nato in un Paese (specialmente nel Nuovo Mondo) ha remoti antenati di un altro Paese: i cosiddetti oriundi;
5) chi come Silvia distingue tra chi è nato in un'altra nazione, e chi ha scelto di prenderne la cittadinanza successivamente, semplicemente invertendo l'ordine dei 2 aggettivi.
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