Tornando al tema italico[-settentrionale], provo a fare un riepilogo delle
n finali basandomi sulla mia Bibbia in materia di accenti regionali - il PDF del Canepàri
«La pronuncia italiana: testo in trascrizione» 
Noto che la maggioranza degli accenti settentrionali non ha una vera velare [ŋ] ma questo simbolo qui:

che il Canepari nel suo
PDF estratto da
«A Handbook of Phonetics», capitolo
10. Consonants & contoids (2) considera una «seminasale provelare» (che non ho idea di cosa significhi).
Ho usato l'immagine poiché non riesco né a digitarlo né a
copincollarlo in formato testuale. Convenzionalmente, sotto userò la notazione [ŋ/].
Torino: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante.
Unica eccezione: «Tramo
ntana» pronunciato con [n] nella frase «Si bisticciavano un giorno il vento di tramo
ntana e il sole, ...»* ma con [ŋ/] in tutte le altre frasi.
Genova: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante, con nasalizzazione della vocale precedente.
Milano: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante, con nasalizzazione della vocale precedente.
La
o di tram
ontana si nasalizza in [ʊ~] nella frase «Si bisticciavano un giorno il vento di tram
ontana e il sole, ...»* ma rimane [õ] nelle altre posizioni.
*Forse per il fatto che in questa frase la parola «tramontana» è in una posizione, diciamo non-enfatica, o atona (non so se è il termine giusto)?
Probabilmente a Torino quando non c'è enfasi si usa la [n] al posto della [ŋ/].
Mentre a Milano la /o/ atona è pronunciata [ʊ], e analogamente l'o nasale [õ] è pronunciato [ʊ~] in posizione non enfatica.
Bologna: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante.
Bolzano:

(d'ora in poi
[n,]) nasale prepalatale davanti a /ʤ/ (il
d con «pallino sotto»: semisonoro?) e /tʃ/ [tʃh];
[ɱ] nasale labiodentale davanti a /v/ pronunciato con labiodentale approssimante [ʋ];
[n] davanti a tutte le altre consonanti.
Stranamente ha le code nasali uguali all'italiano neutro, ma con diversa pronuncia di /v, ʤ, tʃ/.
Suppongo che l'accento bolzanese sia influenzato dai dialetti meridionali del tedesco, quindi è probabile che per code nasali questi siano più simili all'italiano centrale che alle lingue galloitaliche/galloromanze?
Trento: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante.
Venezia: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante.
Udine:
[ŋ/] soltanto davanti a [v];
[ɳ] definita «nasale [apico-]postalveolare» dal Canepari(ma «nasale retroflessa» da altri) - davanti a /d/ pronunciata [ɖ] anch'essa [apico-]postalveolar/nasale;
[n,] nasale prepalatale davanti a /ʤ/ e /tʃ/ (pronunciati entrambi postalveopalatali);
[n] davanti a tutte le altre consonanti.
Trieste: [ŋ/] davanti a qualsiasi consonante.
Ironia della sorte, nella favola non compare nessun /ng, nk/.
Suppongo che in questi casi si pronunci con la [ŋ] velare anche nei dialetti settentrionali, vero?
Ovviamente io non ci capisco nulla di queste complesse trascrizioni e termini tecnici fonetici, che ho presi pari pari dai PDF del Canepari.
E mi scuso per le mie convenzioni grafiche bruttine, che ho adoperato per motivi di comodità.
Però qui si parla solo degli accenti dei capoluoghi di regione, non v'è nessuna trascrizione dell'accento Veronese, purtroppo, che avrebbe potuto interessare Ferdinandu Bardamu.