«Morbus anglicus»
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Fare clic significa premere il tasto sinistro del dispositivo di puntamento elettronico fino a sentire il rumore "clic". Da non confondere col tasto destro, che fa "cloc". Se non si usa il dispositivo indicato ma la tastiera, è necessario fare "clic" con la voce.
Generalmente si traduce con premere (su un qualcosa sullo schermo); se si tratta di un collegamento, con "seguire il collegamento".
Generalmente si traduce con premere (su un qualcosa sullo schermo); se si tratta di un collegamento, con "seguire il collegamento".
Non ho mai capito perché si dica fare clic[k], che mi sembra linguisticamente improprio, invece di cliccare.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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È la prima volta che sento una cosa del genere. Ho provato ora ora ma, lo confesso, non riesco a distinguere il rumore del tasto destro da quello del sinistro. Ammesso che sia così, quale rumore diverso da uno breve, secco e metallico (come quello del tasto sinistro) imiterebbe la voce onomatopeica cloc?marcocurreli ha scritto:Fare clic significa premere il tasto sinistro del dispositivo di puntamento elettronico fino a sentire il rumore "clic". Da non confondere col tasto destro, che fa "cloc".
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Perché i traduttori Microsoft che dovevano decidere come dire to click non hanno pensato a creare il denominale. Ma che importa? Tanto ci hanno pensato, a crearlo, i madrelingua non traduttori usando la loro normale sensibilità linguistica.Marco1971 ha scritto:Non ho mai capito perché si dica fare clic[k], che mi sembra linguisticamente improprio, invece di cliccare.
- marcocurreli
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Chiarito l'equivoco, vorrei aggiungere qualcosa a quanto appena risposto a Marco.
Conosciamo i molteplici usi di fare, e qui particolarmente ci interessa il caso in cui l'azione del verbo determinata dal complemento oggetto può trovare corrispondenza in quella di altri verbi: fare una casa o costruirla, fare un libro o scriverlo e così via.
Spesso i traduttori di bassa competenza, quando non sanno come tradurre un verbo, ricorrono a una soluzione analoga, ossia fare (ma con più probabilità il suo sodale di più alto registro [per molti] ossia effettuare) + l'azione verbale ottenuta con il suffisso ing, per cui se non sanno come dire, ad esempio, to purge (esempio inventato, in questo momento non mi viene in mente un esempio reale), scriveranno effettuare il purging.
Dobbiamo quindi ritenerci fortunati che non sia in circolazione un effettuare il clicking.
Conosciamo i molteplici usi di fare, e qui particolarmente ci interessa il caso in cui l'azione del verbo determinata dal complemento oggetto può trovare corrispondenza in quella di altri verbi: fare una casa o costruirla, fare un libro o scriverlo e così via.
Spesso i traduttori di bassa competenza, quando non sanno come tradurre un verbo, ricorrono a una soluzione analoga, ossia fare (ma con più probabilità il suo sodale di più alto registro [per molti] ossia effettuare) + l'azione verbale ottenuta con il suffisso ing, per cui se non sanno come dire, ad esempio, to purge (esempio inventato, in questo momento non mi viene in mente un esempio reale), scriveranno effettuare il purging.
Dobbiamo quindi ritenerci fortunati che non sia in circolazione un effettuare il clicking.
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morbus anglicus di arrigo castellani
salve a tutti.. sto preparando la mia tesi di laurea sull'influenza della lingua inglese nelle pubblicità italiane.. mi sarebbe davvero utile il testo "Morbus Anglicus" di Arrigo Catellani.. Ho provato a cercarlo ovunque senza nessun successo, voi sapreste indicarmi dove e come posso reperirlo? Grazie mille.
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Re: morbus anglicus di arrigo castellani
Una capatina in biblioteca o in libreria, no, eh? (Si trova nel primo volume dei Nuovi saggi di linguistica e filologia italiana e romanza [1976-2004], «Salerno Editrice», Roma 2010.)
Altrimenti, guardi qui.
Altrimenti, guardi qui.
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Re: morbus anglicus di arrigo castellani
non so davvero come ringraziarla, ho cercato questo saggio ovunque.. grazie mille di cuore
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