«Collegamento»
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- marcocurreli
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Sul verbo e sull'aggettivo ha ragione; infatti, a differenza del sostantivo, che è usato abbastanza frequentemente, collegare e collegato non capita quasi mai di sentirli con questa accezione. Si sente spesso linkato e linkare, più raramente lincato e lincare.
Generalmente io evito di usare sia il verbo che l'aggettivo (di tutte le dizioni); tanto per fare il primo esempio che mi viene in mente, anziché dire «ho lincato questa pagina» direi «rimando al collegamento di questa pagina».
Generalmente io evito di usare sia il verbo che l'aggettivo (di tutte le dizioni); tanto per fare il primo esempio che mi viene in mente, anziché dire «ho lincato questa pagina» direi «rimando al collegamento di questa pagina».
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Auspichi pure, caro Perso, ma la sola via realmente percorribile è quella di promuovere l’unico traducente che sia effettivamente impiegato oggi in Italia [fra l’altro, anche nella traduzione ufficiale del piú diffuso —ahinoi— fra i sistemi operativi], che è collegamento.
Come le è stato fatto notare, la polisemia è insita anche nell’originale inglese. Di piú, linkare e linkato saranno magari usatissimi dai «ggiovani» d’oggi, ma nessuna traduzione italiana [seria] li contempla: anche la Apple, che, nonostante il «benemerito» archivio (ipallage 8)), usa link
, ricorre a espressioni come «salva il documento collegato».
Direi che possiamo chiuderla qui.
Come le è stato fatto notare, la polisemia è insita anche nell’originale inglese. Di piú, linkare e linkato saranno magari usatissimi dai «ggiovani» d’oggi, ma nessuna traduzione italiana [seria] li contempla: anche la Apple, che, nonostante il «benemerito» archivio (ipallage 8)), usa link

Direi che possiamo chiuderla qui.

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(A ciò si aggiunga thread per «[filone di] conversazione [di posta elettronica]»
—conversazione è il traducente ufficiale Microsoft.)
Eh, purtroppo archivio appartiene a un’epoca «eroica», in cui si traduceva ancora! (La Apple fra l’altro era anche l’unica a produrre tastiere veramente italiane con lo schema QZERTY [anziché QWERTY].)
Comunque sia, a parte una notevole quantità d’«intradotto», che aumenta ogni anno di piú (ma la colpa è nostra, non della casa di Cupertino), la traduzione della Apple è sostanzialmente di buona qualità (…l’unica cretinata è quel third party tradotto con quell’abominio «[di] terze parti» [ormai di fatto entrato nel gergo informatico
] anziché «terzi/terzo» [posposto]).

Eh, purtroppo archivio appartiene a un’epoca «eroica», in cui si traduceva ancora! (La Apple fra l’altro era anche l’unica a produrre tastiere veramente italiane con lo schema QZERTY [anziché QWERTY].)
Comunque sia, a parte una notevole quantità d’«intradotto», che aumenta ogni anno di piú (ma la colpa è nostra, non della casa di Cupertino), la traduzione della Apple è sostanzialmente di buona qualità (…l’unica cretinata è quel third party tradotto con quell’abominio «[di] terze parti» [ormai di fatto entrato nel gergo informatico

- marcocurreli
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È l'unico anche nella traduzione dei programmi liberi, come ad esempio Openoffice, Libreoffice, Abiword, KDE, Gnome etc. etc.Infarinato ha scritto: ... l’unico traducente che sia effettivamente impiegato oggi in Italia [fra l’altro, anche nella traduzione ufficiale del piú diffuso —ahinoi— fra i sistemi operativi], che è collegamento
Devo dire che i gruppi organizzati di traduttori di programmi liberi (tutti volontari) fanno un gran lavoro per tradurli in un buon italiano; ogni termine dubbio viene discusso nelle liste dedicate e molto spesso vengono accese animate discussioni sulla traduzione di un solo termine.
Per finire il fuori tema, personalmente non mi preoccupa tanto il linguaggio informatico, dove tutto sommato i termini non tradotti sono molto molto pochi, quanto quello di altre discipline come p.es. l'economia e la moda.
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Siamo sicuri? Non ho nessun dato ma mi pare che moltissimi termini dell'informatica siano lasciati in lingua inglese. Se mi sbaglio che qualcuno mi corregga.marcocurreli ha scritto:Per finire il fuori tema, personalmente non mi preoccupa tanto il linguaggio informatico, dove tutto sommato i termini non tradotti sono molto molto pochi, quanto quello di altre discipline come p.es. l'economia e la moda.
Infatti succede addirittura che la terminologia informatica italiana venga «ritradotta» in inglese. Qualcuno mi ha detto che prima sullo schermo c’era Avvia e che ora c’è Start. Confermate? Il mio calcolatore è tutto in francese...
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- marcocurreli
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I comandi dei miei programmi sono tutti in italiano. Nel mio calcolatore (termine tra l'altro largamente usato nelle pubblicazioni scientifiche) non compare né Avvia né Start, probabilmente perché le scritte sulle macchine di fabbricazione estera non sempre sono tradotte.
Uso esclusivamente programmi liberi, S.O. compreso, forse per questo non trovo avvia o start su nessuna parte dello schermo. Se si dà uno sguardo, p.es. ai comandi del programma di ritocco fotografico Gimp, si vedrà che tutti i termini usati sono in italiano, e stiamo parlando di termini altamente specialistici.
La terminologia informatica infarcita di termini inglesi si ritrova soprattutto in rete, nelle discussioni e nella documentazione non ufficiale di diversi programmi. La documentazione ufficiale ne contiene molti di meno.
Comunque son convinto che ci sono discipline in cui gli anglicismi e i prestiti crescono a un ritmo molto più sostenuto.
Uso esclusivamente programmi liberi, S.O. compreso, forse per questo non trovo avvia o start su nessuna parte dello schermo. Se si dà uno sguardo, p.es. ai comandi del programma di ritocco fotografico Gimp, si vedrà che tutti i termini usati sono in italiano, e stiamo parlando di termini altamente specialistici.
La terminologia informatica infarcita di termini inglesi si ritrova soprattutto in rete, nelle discussioni e nella documentazione non ufficiale di diversi programmi. La documentazione ufficiale ne contiene molti di meno.
Comunque son convinto che ci sono discipline in cui gli anglicismi e i prestiti crescono a un ritmo molto più sostenuto.
Ultima modifica di marcocurreli in data mer, 23 mag 2012 20:50, modificato 1 volta in totale.
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Sì, è vero, in Windows 95 c'era Avvio che, già dalla versione successiva, fu sostituto da Start.Marco1971 ha scritto:Infatti succede addirittura che la terminologia informatica italiana venga «ritradotta» in inglese. Qualcuno mi ha detto che prima sullo schermo c’era Avvia e che ora c’è Start. Confermate? Il mio calcolatore è tutto in francese...
- marcocurreli
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Purtroppo si tende a identificare l'informatica con microsoft e apple (ovverosia la mela micro-soffice, o micromela leggera che dir si voglia), ma le assicuro che ci sono in giro sistemi operativi e programmi di diversa provenienza per i quali è disponibile una documentazione molto ben tradotta.Andrea Russo ha scritto:La terminologia ufficiale non è affatto migliore: un piccolo assaggio lo trova qualche intervento piú sopra, riguardo ai termini usati da Apple.
La maggioranza della popolazione usa o Microsoft o Apple, quindi è questa la terminologia che ha maggior influsso sull’uso.
Grazie, Luca, della conferma (e della correzione, ricordavo male).
P.S. Sappiamo chi è responsabile della trasformazione di Avvio in Start per «accontentare» il mercato.
Grazie, Luca, della conferma (e della correzione, ricordavo male).

P.S. Sappiamo chi è responsabile della trasformazione di Avvio in Start per «accontentare» il mercato.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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