Sto fascendo d'un fuscello una trave?

Moderatore: Cruscanti
Questo perché "antropos" starebbe per umano, rispetto a "andros" che starebbe per uomo (maschio). Ho capito bene?Secondo me si sta complicando la vita, si parla di licantropia, non di licandria/licoginia.
Sicuramente esistono molte forme e una variazione dei temi e dei dettagli... Però credo che solitamente la caratteristica che definisce il licantropo sia proprio il trasformarsi (le modalità specifiche tendono a cambiare), e questo in varie parti di Europa.Sempre a proposito di lupi mannari (popolari anche nelle mie zone con un suffiso non toscano -aro) e creature simili, da leggende e novelle (ovvero favole) raccolte da me, sembra che si trattasse più di un lupo antropofago e mostruoso che non di un uomo che assumesse le sembianze di lupo durante le notti di luna piena e poi tornasse normale. In altre zone com'è?
Sì, ánthropos è l'essere umano mentre anḗr (gen. andrós) è l'uomo maschio, contrapposto a gynḗ (gen. gynaikós), la donna.methao_donor ha scritto:Questo perché "antropos" starebbe per umano, rispetto a "andros" che starebbe per uomo (maschio). Ho capito bene?
Non si preoccupi.methao_donor ha scritto:Chiedo venia per l’ignoranza, in effetti non ci avevo mai pensato, né il greco è il mio forte.
Per quanto riguarda le lingue germaniche, ho sempre sentito dire che il primo elemento di werewolf/Werwolf sia wer(e), parola germanica che indica l'uomo maschio (cfr. lat. vir). Per quanto riguarda l'italiano, il DEI fa discendere (lupo) mannaro da *(lupus) hominārius che può significare sia "uomo-lupo" che "lupo mangiatore di uomini". Le mie ricerche sono del tutto scarse, ma si potrebbe fare l'ipotesi che la figura del lupo mannaro/licantropo attinga (perlomeno in ambito italiano) a due differenti tradizioni: una che riguarda l'uomo che si trasforma in lupo e l'altra che tratta di una belva mostruosa antropofaga (tipo la bestia del Gévaudan); attendo conferme o smentite da altre zone.methao_donor ha scritto:Sicuramente esistono molte forme e una variazione dei temi e dei dettagli... Però credo che solitamente la caratteristica che definisce il licantropo sia proprio il trasformarsi (le modalità specifiche tendono a cambiare), e questo in varie parti di Europa.
Ad esempio in inglese (e altre lingue germaniche) werewolf potrebbe, secondo alcuni, discendere da wear (indossare), cosí come in varie lingue slave vlko(d)lak che deriva da vlk (lupo) e dlaka (pelle/pelliccia), che sembrano indicare appunto un uomo con la "veste" di lupo.
Poi, naturalmente, è facile che questo si confonda con la visione di un lupo mostruoso e antropofago (o che quest’ultima si sovrapponga), anche perché di solito, nelle leggende, tale creature non tende a passare il tempo a raccogliere fiorellini.
Peraltro, vista la reputazione del lupo in molte società passate (e odierne), non credo che ci sia gran bisogno di una figura mitologica per definire un lupo "mostruoso e antropofago"!
È comunque probabile che nella sua zona sia rimasto solo questo aspetto, il che spiegherebbe la differenza. Che ne pensa?
L'etimologia alternativa che lo collegherebbe al gotico wasjan e all'anglosassone werian col significato di "vestire" è proposta daCarnby ha scritto:Per quanto riguarda le lingue germaniche, ho sempre sentito dire che il primo elemento di werewolf/Werwolf sia wer(e), parola germanica che indica l'uomo maschio (cfr. lat. vir). Per quanto riguarda l'italiano, il DEI fa discendere (lupo) mannaro da *(lupus) hominarius che può significare sia "uomo-lupo" che "lupo mangiatore di uomini".
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