«Multiflash»
Moderatore: Cruscanti
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- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
In verità, non mi sento abbastanza addentro alla materia per suggerire.
Se devo definire una foto per i non addetti ai lavori, la chiamerei foto e basta, nel senso che il fatto di usare luci particolari o filtri, o obiettivi etc. etc. fa parte dei dettagli tecnici che stanno "dietro" l'opera d'arte. Non stiamo parlando di tecniche (es. quadro a olio o a acquerello), ma di scelte operative all'interno di una tecnica (es.: quadro dipinto con pennelli sottili, o con pennelli grossi, o usando solo i colori base, o con pennelli di pelo di tasso etc.), cioè cose che in genere non usiamo dettagliare a quel livello.
Se invece ho necessità di presentare tutte le caratteristiche dell'esecuzione, direi direttamente il numero di sorgenti luminose, angolazione, modo di sincronizzazione etc. (così come per una foto si usa dare la focale dell'obiettivo e la sensibilità e il tempo di scatto, ma solo fra "addetti", non certo nell'uso corrente).
Per cui non mi viene in mente la necessità di un traducente.... boh... multilluminata? con multilluminazione?
Quello che si vuole evidenziare è che non è né in luce naturale né illuminata con un solo lampo, cioè il concetto di "illuminazione del soggetto", non il fatto che si materializzino più sorgenti luminose istantanee sincronizzate.
Cioè, credo che lo stesso effetto si potrebbe ottenere anche con luci normali fisse e non lampi (a differenza degli scatti multipli su singolo fotogramma), e che la scelta del flash sia soprattutto dovuta alla temperatura della luce, molto diversa da quella delle normali lampadine, e dalla praticità ed economia di una luce istantanea e facilmente trasportabile anziché le ingombranti lampade da fotografo che si usano in studio...
Se devo definire una foto per i non addetti ai lavori, la chiamerei foto e basta, nel senso che il fatto di usare luci particolari o filtri, o obiettivi etc. etc. fa parte dei dettagli tecnici che stanno "dietro" l'opera d'arte. Non stiamo parlando di tecniche (es. quadro a olio o a acquerello), ma di scelte operative all'interno di una tecnica (es.: quadro dipinto con pennelli sottili, o con pennelli grossi, o usando solo i colori base, o con pennelli di pelo di tasso etc.), cioè cose che in genere non usiamo dettagliare a quel livello.
Se invece ho necessità di presentare tutte le caratteristiche dell'esecuzione, direi direttamente il numero di sorgenti luminose, angolazione, modo di sincronizzazione etc. (così come per una foto si usa dare la focale dell'obiettivo e la sensibilità e il tempo di scatto, ma solo fra "addetti", non certo nell'uso corrente).
Per cui non mi viene in mente la necessità di un traducente.... boh... multilluminata? con multilluminazione?
Quello che si vuole evidenziare è che non è né in luce naturale né illuminata con un solo lampo, cioè il concetto di "illuminazione del soggetto", non il fatto che si materializzino più sorgenti luminose istantanee sincronizzate.
Cioè, credo che lo stesso effetto si potrebbe ottenere anche con luci normali fisse e non lampi (a differenza degli scatti multipli su singolo fotogramma), e che la scelta del flash sia soprattutto dovuta alla temperatura della luce, molto diversa da quella delle normali lampadine, e dalla praticità ed economia di una luce istantanea e facilmente trasportabile anziché le ingombranti lampade da fotografo che si usano in studio...
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- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Per la prima descrizione data da domna direi che pluri/multilampo ci sta, ma per la seconda no: si tratta di una tecnica fotografica dove praticamente vengono impressionate più immagini sullo stesso fotogramma (in questo caso è veramente un multiscatto
).

Ultima modifica di PersOnLine in data mer, 11 lug 2012 20:38, modificato 1 volta in totale.
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- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Nel senso del Garzanti, avrebbe senso. Infatti il lampo determina l'immagine, cioè le singole parti di essa.
Lo scatto inteso come apertura dell'otturatore resta uno solo, è la sorgente luminosa che impressiona il supporto di registrazione dell'immagine ad essere reiterata nel tempo.
Il tutto comunque conduce a una fotografia stroboscopica, or che mi si riattiva il neurone italopensante...
Una volta, fai una trentina d'anni fa, la chiamavamo così...
Lo scatto inteso come apertura dell'otturatore resta uno solo, è la sorgente luminosa che impressiona il supporto di registrazione dell'immagine ad essere reiterata nel tempo.
Il tutto comunque conduce a una fotografia stroboscopica, or che mi si riattiva il neurone italopensante...
Una volta, fai una trentina d'anni fa, la chiamavamo così...
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Pensandoci ancora, mi sovviene che ai tempi - quando anglicizzare tutto non era così alla moda - parlavamo anche di immagine a esposizione multipla (multi-esposizione, multiesposta, se vogliamo a questo punto un unico termine), sempre a sottolineare che il punto saliente è ciò che avviene sul supporto di registrazione, che riceve più immagini in successione, anziché sul numero di fonti di luce, che possono anche essere contemporanee (e allora si ha l'altro significato del termine).
Insomma, per l'utilizzo diacronico della sorgente luminosa, mi pare che addirittura esista sovrabbondanza... ben due sinonimi in italiano sono già saltati fuori...
Insomma, per l'utilizzo diacronico della sorgente luminosa, mi pare che addirittura esista sovrabbondanza... ben due sinonimi in italiano sono già saltati fuori...
Ultima modifica di domna charola in data mar, 23 lug 2013 9:25, modificato 1 volta in totale.
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In ogni occasione, come il forestierismo potrebbe aver preso le altre definizioni, a mio avviso, il primo è la conversione del significato lemmatizzate in Garzanti, che dopo tutto è ancora un vocabolario.domna charola ha scritto:In verità, non mi sento abbastanza addentro alla materia per suggerire.
Se devo definire una foto per i non addetti ai lavori, la chiamerei foto e basta, nel senso che il fatto di usare luci particolari o filtri, o obiettivi etc. etc. fa parte dei dettagli tecnici che stanno "dietro" l'opera d'arte. Non stiamo parlando di tecniche (es. quadro a olio o a acquerello), ma di scelte operative all'interno di una tecnica (es.: quadro dipinto con pennelli sottili, o con pennelli grossi, o usando solo i colori base, o con pennelli di pelo di tasso etc.), cioè cose che in genere non usiamo dettagliare a quel livello.
Se invece ho necessità di presentare tutte le caratteristiche dell'esecuzione, direi direttamente il numero di sorgenti luminose, angolazione, modo di sincronizzazione etc. (così come per una foto si usa dare la focale dell'obiettivo e la sensibilità e il tempo di scatto, ma solo fra "addetti", non certo nell'uso corrente).
Per cui non mi viene in mente la necessità di un traducente.... boh... multilluminata? con multilluminazione?
Quello che si vuole evidenziare è che non è né in luce naturale né illuminata con un solo lampo, cioè il concetto di "illuminazione led del soggetto", non il fatto che si materializzino più sorgenti luminose istantanee sincronizzate.
Cioè, credo che lo stesso effetto si potrebbe ottenere anche con luci normali fisse e non lampi (a differenza degli scatti multipli su singolo fotogramma), e che la scelta del flash sia soprattutto dovuta alla temperatura della luce, molto diversa da quella delle normali lampadine, e dalla praticità ed economia di una luce istantanea e facilmente trasportabile anziché le ingombranti lampade da fotografo che si usano in studio...
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