Una delle tante cosiddette coppie unidivergenti.
«Alléno» e «allèno»
Moderatore: Cruscanti
«Alléno» e «allèno»
Fausto Raso mi fa notare in privato (e mi chiede di parlarne qui) la differenza tra il verbo allenare, di uso comune, pronunciato io alléno e l’altro verbo allenare, di registro letterario, derivato dall’aggettivo lène e pertanto pronunciato io allèno, che significa «Farsi lene, indebolirsi, scemare: L’amor che non allena (Iacopone); la doglia gravissima per la nuova partenza incominciò per interposizione di tempo alquanto ad a. (Boccaccio); anche con la particella pron.: se la fulgida Ira s’alleni (Carducci).» (Treccani)
Una delle tante cosiddette coppie unidivergenti.
Una delle tante cosiddette coppie unidivergenti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Andrea Russo
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Non me ne vogliate, ma io pronuncio io m'alleno (per una gara, diciamo) con e aperta, come del resto dice pure il DOP per il toscano occidentale.
Non conoscevo l'altro verbo...
Non conoscevo l'altro verbo...
Ultima modifica di Andrea Russo in data gio, 16 ago 2012 12:07, modificato 1 volta in totale.
Credo che lei stia confondendo gli accenti tonici con quelli fonici. Le "e" atone sono chiuse per natura; es. bibliotèca -> bibliotecàrio: la "e" di bibliotecàrio, così come quelle di "allenàre" (indipendentemente da come suoni la "e" all'indicativo), sono atone perciò chiuse.Andrea Russo ha scritto:Non me ne vogliate, ma io pronuncio io m'alleno (per una gara, diciamo) con e aperta, anche se dico allénarsi e allénatore (...) Non conoscevo il verbo allènare...
Una coppia analoga potrebbe essere, credo, èduco/edùco.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Andrea Russo
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Questa non sarebbe propriamente una coppia unidivergente, perché si tratta di due accentazioni della stessa parola.Zabob ha scritto:Una coppia analoga potrebbe essere, credo, èduco/edùco.
Esempi di tali coppie sono: accètta/accétta, lègge/légge, pèsca/pésca, bòtte/bótte, osservatòri/osservatóri, pòste/póste, ecc.
Esistono anche le coppie bidivergenti, in cui oltre al timbro della vocale differisce anche il suono consonantico: mèzzo /'mEdzdzo/ ~ mézzo /'metstso/, mòzzo /'mOdzdzo/ ~ mózzo /'motstso/, ecc.
Qui una lista abbastanza completa, intitolata coppie minime (che è termine improprio), in cui sono mescolate le coppie uni- e bidivergenti.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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