«Non dire quattro/gatto se non l'hai nel sacco»
Moderatore: Cruscanti
-
- Interventi: 763
- Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37
«Non dire quattro/gatto se non l'hai nel sacco»
Cercando in rete non si riesce certo a far chiarezza, dato che non sembrano esserci fonti attendibili.
Secondo i dizionari consultati il proverbio originario è non dire quattro se non l'hai nel sacco, riportato nel Gabrielli, nel Treccani e nel Garzanti in linea. Qui viene riportata – senza fonte – una spiegazione.
A ogni modo sembra essere piuttosto frequente anche l'altra versione. Alcuni utenti affermano d'aver usato sempre la forma con gatto. Addirittura qui un utente riporta una spiegazione (di nuovo: nessuna fonte, anche se la persona in questione avrebbe proprio una fervida immaginazione).
Sono "legittime" entrambe le versioni? O una si può spiegare con un fraintendimento (dato che le due parole – quattro e gatto – sono foneticamente simili)?
Secondo i dizionari consultati il proverbio originario è non dire quattro se non l'hai nel sacco, riportato nel Gabrielli, nel Treccani e nel Garzanti in linea. Qui viene riportata – senza fonte – una spiegazione.
A ogni modo sembra essere piuttosto frequente anche l'altra versione. Alcuni utenti affermano d'aver usato sempre la forma con gatto. Addirittura qui un utente riporta una spiegazione (di nuovo: nessuna fonte, anche se la persona in questione avrebbe proprio una fervida immaginazione).
Sono "legittime" entrambe le versioni? O una si può spiegare con un fraintendimento (dato che le due parole – quattro e gatto – sono foneticamente simili)?
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
La simpatia di Trapattoni e l'icasticità dell'immagine (di un vicentino
che si procura la cena) hanno contibuito al successo della versione con gatto, che su Google Libri è attestata fin dal 1967.
Si tratta però, a mio parere, di una variante popolare, dovuta alla necessità di rendere plausibile un detto che, altrimenti, mancherebbe apparentemente di senso. (E mi chiedo se quel «quattro» e quel «sacco» non derivino dal gergo dei giocatori di carte…)

Si tratta però, a mio parere, di una variante popolare, dovuta alla necessità di rendere plausibile un detto che, altrimenti, mancherebbe apparentemente di senso. (E mi chiedo se quel «quattro» e quel «sacco» non derivino dal gergo dei giocatori di carte…)
Ecco quanto dice Carlo Lapucci (Dizionario dei modi di dire della lingua italiana, Milano, Garzanti, 1993):
Disse la donna al frate:
Non dire quattro se non l’hai nel sacco
Non si può far conto d’avere la roba finché non la si ha sicuramente in mano, e anche allora: Pecore contate, il lupo se le mangia!
Una donna chiamò un frate da cerca che passava per la strada e, pregatolo ad aprire la bisaccia, cominciò, dalla finestra, a tirarci dei pani che il fraticello, con soddisfazione, andava contando: Uno, due, tre, quattro...
Ma l’aveva detto troppo presto, che il quarto non cadde nella bisaccia: andò per terra e un cane l’addentò e sparí. Al frate sconsolato la donna dette il famoso consiglio.
Anche Pitré (Proverbi siciliani IV) cita lo stesso aneddoto per il proverbio: Nun diri quattru si nun l’hai ’ntra lu saccu.
Disse la donna al frate:
Non dire quattro se non l’hai nel sacco
Non si può far conto d’avere la roba finché non la si ha sicuramente in mano, e anche allora: Pecore contate, il lupo se le mangia!
Una donna chiamò un frate da cerca che passava per la strada e, pregatolo ad aprire la bisaccia, cominciò, dalla finestra, a tirarci dei pani che il fraticello, con soddisfazione, andava contando: Uno, due, tre, quattro...
Ma l’aveva detto troppo presto, che il quarto non cadde nella bisaccia: andò per terra e un cane l’addentò e sparí. Al frate sconsolato la donna dette il famoso consiglio.
Anche Pitré (Proverbi siciliani IV) cita lo stesso aneddoto per il proverbio: Nun diri quattru si nun l’hai ’ntra lu saccu.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
La versione catalana no diguis blat fins que no el tinguis al sac i ben lligat "non dire grano (blat) finché non lo hai nel sacco e ben legato", sembrerebbe avvalorare il senso di 'raccogliere beni alimentari'. Curiosamente, almeno per ora, non ho trovato versioni simili in altre lingue. Si potrebbe, quindi, azzardare l'ipotesi che il detto sia arrivato dalla Catalogna (magari per via marittima). Il termine blat, incomprensibile e non presente nei dialetti (a quanto mi risulta) e nella lingua nazionale, è stato reso con gat(to) o quattro.
-
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 726
- Iscritto in data: sab, 14 mag 2005 23:03
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Amazon [Bot] e 4 ospiti