La parola asciughíno indica – almeno a casa mia – lo strofinaccio per le stoviglie. Per me è sempre stato cosí, non mi ero mai posto il problema, finché oggi ho scoperto che non esiste nei dizionari (perlomeno non c'è in quelli da me consultati). Curiosamente l'ho trovato sul DOP...
Qualcuno ha notizie di questa parola o la usa?
Andrea Russo ha scritto:La parola asciughíno indica – almeno a casa mia – lo strofinaccio per le stoviglie. Per me è sempre stato cosí, non mi ero mai posto il problema, finché oggi ho scoperto che non esiste nei dizionari...
Asciughíno è talmente bello – per me d’una bellezza non solo estetica, ma anche affettiva, se cosí posso dire – che ringrazio Andrea di averlo riproposto alla mia memoria. Purtroppo non si trova registrato né nel GRADIT né nel Battaglia. Fa piacere che il DOP ne sia memore!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Bello anche mappina, che non conoscevo. Grazie anche a lei, Roberto.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Nel mio dialetto il canovaccio/asciughino cambia sesso e si chiama picaglia (in genovese picaggia). Il termine non è entrato però nell'italiano regionale. Si usa un generico straccio per asciugare (i piatti). L'italiano standaro canovaccio è quasi sconosciuto, per non parlare di asciughino.