«Giusto in tempo»

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Carnby
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«Giusto in tempo»

Intervento di Carnby »

Avevo già accennato a questa cosa qui, ma la ripeto: non è un calco dell'inglese just in time? Quest'espressione non ha riscontro nella mia competenza linguistica nativa (dico semmai proprio o ,«meglio», propio a tempo), così come «v(ad)o al circolo stasera giusto per incontrare gli amici» e simili.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Se giusto in tempo si riferisce alla strategia di produzione industriale, direi proprio che si tratta d’un calco di just in time. Es.

La seconda innovazione è stata la produzione "giusto in tempo", applicata su larga scala dalla Toyota fin dagli anni '70, benchè l' idea fosse nata negli Stati Uniti vent' anni prima. (Repubblica, 18 novembre 2008)

Quanto alla locuzione comune, non credo si possa considerare un calco dell’inglese. Nell’archivio della BibIt, n’ho trovati due esempi:

L'è arrivada giusto in tempo, che la signora Contessa Clarice montava in carrozza. (Carlo Goldoni, Le femmine puntigliose)

Dopo l’affare del solfato veniva piú assiduo in ufficio, ma ogni settimana, al sabato, partiva per la caccia e non ritornava che al lunedí mattina tardi e giusto in tempo per dare un'occhiata all'ufficio prima di colazione. Alla pesca andava di sera e passava spesso la notte in mare. (Italo Svevo, La coscienza di Zeno)
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data dom, 24 feb 2013 23:25, modificato 1 volta in totale.
Andrea Russo
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Intervento di Andrea Russo »

Secondo me potrebbe anche non esserlo: giusto come avverbio ha il valore di «per l'appunto, proprio» (Treccani, 4b).
Inoltre, si trovano due esempi in letteratura, in Goldoni e Svevo. Potrebb'essere un'espressione che s'è formata spontaneamente.
Ma è solo una mia ipotesi ricavata da questi due riscontri.

P.S. Ferdinand m'ha battuto sul secondo! :D
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Repetita iuvant. :D
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Grazie. E di «(esco) giusto per bere una birra» e simili che ne pensate? Caso analogo?
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

In questo caso sembrerebbe esserci un’influenza dell’inglese, ma bisognerebbe verificare la prima attestazione. Ed è cosa non facile, per non dire impossibile, giacché si tratta d’un uso colloquiale.

Per questo, io propenderei per uno sviluppo spontaneo: da ‹esattamente, proprio› a ‹solo› non c’è tanta strada, no?
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Il Battaglia dà quest’accezione di giusto avverbio:

Solamente, appena.

L’ultimo toro era giusto strascinato via, che la curiosità mi diede un gran pizzicotto, e mi suggerí d’andare a vedere da vicino un monarca. (Baretti)

Io ho fatto il sacrificio di pagar questa somma giusto per non far questa cattiva comparsa. (De Sanctis)

Rideva anche, ma appena quant’era necessario, il prefetto Cicero, giusto per far piacere a monsignor Rettore. (Alvaro)

Tu quanti anni hai? Cosí, giusto per curiosità. (Landolfi)

Si misero sotto il leccio a metà del declivio. Intorno, non c’era un filo d’erba: giusto qualche papavero che la falce aveva reciso insieme col grano, e che era rimasto ad avvizzire tra le stoppie. (Cassola)


E a leggere queste frasi vien quasi uno struggimento; sembra una lingua del tutto diversa da quella che si parla e si scrive oggi.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Ferdinand Bardamu ha scritto:Per questo, io propenderei per uno sviluppo spontaneo: da ‹esattamente, proprio› a ‹solo› non c’è tanta strada, no?
Era solo una mia impressione: in una serie americana (doppiata) di qualche tempo fa avevo sentito «giusto i vecchi amici» e mi era sembrata un'espressione un po' strana, dalla sintassi «dubbia».
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Carnby ha scritto:Era solo una mia impressione: in una serie americana (doppiata) di qualche tempo fa avevo sentito «giusto i vecchi amici» e mi era sembrata un'espressione un po' strana, dalla sintassi «dubbia».
In questo caso, l’italiano ben s’accorda con una certa pigrizia dei traduttori: «just the old friends» diventa paro paro «giusto i vecchi amici». :)
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SinoItaliano
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Intervento di SinoItaliano »

Giusto per curiosità, "10 euro giusti (giusti)" è un'espressione panitaliana?
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

SinoItaliano ha scritto:Giusto per curiosità, "10 euro giusti (giusti)" è un'espressione panitaliana?
Sí. Guardi qui (Treccani in linea s.v. «Giusto1», def. 2f):

Esatto, preciso: colpire nel punto g.; bilancia g., quella che dà una misura precisa; dare il peso g. (nella vendita); dimmi l’ora g.; ci vogliono tre ore giuste

In un’espressione come «dieci euro giusti», quel giusti potrebbe essere sostituito benissimo da esatti o precisi.
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