Ancora sull’esse tra vocali
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Non solo Piero Angela, penso che sia un fenomeno piú ampio, dovuto a molti conduttori televisivi e radiofonici settentrionali. E ormai, in effetti, non c’è piú nulla da fare... Queste sonorizzazioni sono addirittura considerate «canoniche» da Luciano Canepàri e da altri... 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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…Anche (se non di piú) a «ipercorreggentisi» centromeridionali.Marco1971 ha scritto:Non solo Piero Angela, penso che sia un fenomeno piú ampio, dovuto a molti conduttori televisivi e radiofonici settentrionali.

Non ancora, almeno non per dinosauro (/dino'zauro/ è appena «tollerata») né, e.g., per coseno (/ko'zeno/ è solo «accettabile»).Marco1971 ha scritto:Queste sonorizzazioni sono addirittura considerate «canoniche» da Luciano Canepàri e da altri...

Ricordo che né la «tollerata» né l’«accettabile» sono considerate dal Canepàri pronunce «neutre» (che sono solo quella «moderna» e quella «tradizionale» [fior./tosc. = DOP]).
Però la tradizionale è, nelle parole dello stesso Canepàri, démodé (un forestierismo-eufemismo per non dire fuori moda?Infarinato ha scritto:Ricordo che né la «tollerata» né l’«accettabile» sono considerate dal Canepàri pronunce «neutre» (che sono solo quella «moderna» e quella «tradizionale» [fior./tosc. = DOP]).

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Re: Ancora sull’esse tra vocali
Alcuni (http://forum.accademiadellacrusca.it/ph ... 1763#11763; http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 627AADEQm5) distinguono anche tra "Brindisi" (città) con la s sorda e "brindisi" (nome comune) con la s sonora, ma la versione multimediale del DOP non riporta questa differenza di pronuncia. Per il DIPI:Marco1971 ha scritto:Fuso /'fuzo/, participio passato di fondere.
Fuso /'fuso/, sostantivo ‘arnese per filare’, ‘fuso orario’, ecc.
Chiese /'kjEze/, plurale di chiesa.
Chiese /'kjEse/, passato remoto di chiedere.
Presento /pre'zEnto/, da presentare.
Presento /pre'sEnto/, da presentire
ˈbrindizi
◆ (si brindi!) ˈbrindisi; ↓-zi
B. ˈbrindizi
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Re: Ancora sull’esse tra vocali
No, hanno ragione DOP e DiPI: brindisi con /-s-/ è possibile solo nel senso di si brindi, con assai inusuale [per non dire impossibile] enclisi [per l’italiano moderno]. Il brindisi (sost.) e Brindisi (città) hanno entrambi /-z-/.
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Ancora sull'esse tra vocali
In altra sede s'è fatto riferimento al famoso Manuale di dizione, voce e respirazione di Corrado Veneziano:
Borghese e malese sono prounciati con la s aspra, mentre i derivati borghesia e Malesia richiedono la s dolce. Inoltre, bisognava aggiungere all'elenco palese e pavese, che può essere pronunciato sia con la esse sorda che con la esse sonora. Infine, è sbagliato dire che la esse è
Ne avevo già discusso privatamente con qualche utente, ma m'è sembrato opportuno pubblicare quest'intervento.
Nel celebre manuale c'è purtroppo un errore: borghese ha la esse sorda e non la sonoraQuesta è sorda, per esempio, in vocaboli come asino, casa, mese, cosa, peso, naso ; è sempre aspra nel suffisso oso (smanioso, scontroso), è sempre aspra nel suffisso ese (Genovese, ateniese); fanno eccezione le parole franceSe e marcheSe, borgheSe, corteSe, paeSe, derivanti, rispettivamente da "abitante delle marche" (cioè delle zone di confine di un territorio), abitanti del borgo, della corte, del villaggio (dal latino pago-pagensis). È inoltre aspra nelle desinenze dei predicati verbali terminanti in es (chiesi), is (risi), os ( osi), us (chiusi).

perché chiuso e i suoi derivati e composti costituiscono l'unica eccezione alla regola. Infatti, fuso, confuso e gli altri richiedono la s dolce...aspra nelle desinenze dei predicati verbali terminanti in [... ] us (chiusi)
Ne avevo già discusso privatamente con qualche utente, ma m'è sembrato opportuno pubblicare quest'intervento.
Mi riferivo alla frase di fiorentino90 qui sotto riportata:
...perché chiuso e i suoi derivati e composti costituiscono l'unica eccezione alla regola. Infatti, fuso, confuso e gli altri richiedono la s dolce...
Molto probabilmente faccio confusione con le varie denominazioni delle "s", ma io pronuncio confuso e fuso (da fondere) con la "s" sorda e fuso dell'arcolaio con la s sonora.
Non so bene quale sia la "s" dolce...
Cordialità.
...perché chiuso e i suoi derivati e composti costituiscono l'unica eccezione alla regola. Infatti, fuso, confuso e gli altri richiedono la s dolce...
Molto probabilmente faccio confusione con le varie denominazioni delle "s", ma io pronuncio confuso e fuso (da fondere) con la "s" sorda e fuso dell'arcolaio con la s sonora.
Non so bene quale sia la "s" dolce...
Cordialità.
...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
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Infatti, come dicevo, ho fatto confusione...
Pronuncio confuso e fuso come pronuncio "rosa", e il fuso dell'arcolaio come pronuncio "casa".
Non mi ricordo mai i nomi, ma quando leggo una parola tipo "sussurro", mi viene naturale pensare che la "s" sia dolce e non aspra come in "presenza".
Devo ricordarmi che la "s" sorda, è proprio quella delle parole "sorda" e "aspra"; caspita! sono ridotto a fare i compitini come i bimbi
Io, le sono estremamente Grato
Buona serata.
Pronuncio confuso e fuso come pronuncio "rosa", e il fuso dell'arcolaio come pronuncio "casa".
Non mi ricordo mai i nomi, ma quando leggo una parola tipo "sussurro", mi viene naturale pensare che la "s" sia dolce e non aspra come in "presenza".
Devo ricordarmi che la "s" sorda, è proprio quella delle parole "sorda" e "aspra"; caspita! sono ridotto a fare i compitini come i bimbi

Io, le sono estremamente Grato
Buona serata.
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Ancora sulla s tra vocali
A proposito di sonorizzazione dilagante (ormai fanno capolino forme come 'ventizei'): Siccome la pronuncia sonora è quella ‘di prestigio’, si ritiene opportuno applicarla ai nomi e alle parole straniere, che sono qualcosa di più chic dell’italiano, no? Di conseguenza, 'Edizon', 'Madizon' e 'Tyzon' sono ormai inestirpabili. Ma il record è 'Buenozaires', che trionfa in bocca agli annunciatori di radio e TV. In questo caso l’errore è doppio: lo spagnolo non conosce la s sonora intervocalica, e la sonorizzazione fittizia viene estesa addirittura in sandhi, fra due parole successive, come in 'mizembra' e simili eleganze, non ancora prevalenti ma nemmeno rare. Neanche la scrittura in due parole ci salva.
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Re: Ancora sulla s tra vocali
Perché allora non pronunciare stazione e Lamezia con la zeta sonora, come fanno tra l'altro a Cosenza e a Lamezia? L'italiano ci guadagnerebbe in musicalitàManutio ha scritto:A proposito di sonorizzazione dilagante (ormai fanno capolino forme come 'ventizei'): Siccome la pronuncia sonora è quella ‘di prestigio

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