Infatti: l’importante non è la chiarezza, ma l’inclusione nel ristretto circolo di chi sa. Senza dimenticare l’ossessione per essere al passo coi tempi; un’ossessione che fa dire sistematicamente news (le news!) al posto di notizie o novità (un elegantone direbbe nuove o novelle, ma, pur scherzando, rischierebbe d’esser sommerso di canzonature).domna charola ha scritto:Io continuo entrando in ufficio tutte le mattine a timbrare il cartellino, e non il *bedg, anche se qui da noi le cose importanti sono chiamate in inglese. Tralasciamo che così alla fine non si capisce nemmeno su cosa si stia lavorando e di cosa si stia parlando... o forse è quello il punto...
L’italiano non è piú una lingua
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Non è "accollarsi l'onere", secondo me. E' premeditata volontà di usare un linguaggio che appaghi il cliente con la sua patina di modernità, senza far troppo capire la reale sostanza di ciò che gli si sta propinando.amoralizzatore ha scritto:Molte persone, ad esempio, non hanno idea di cosa sia lo spread e pochi media si accollano l'onere di fare chiarezza.
Tutto sommato, "spending review" ha il fascino della panacea da scienziati internazionali, mentre "tagli, lacrime e sangue" suona molto più impopolare, proprio perché più comprensibile. E quando il "cliente" paga in voti, tutto è lecito...
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Raoul Bova ha detto "devo fare un check sui miei anni passati"...
Devo controllare (scusate: ceccare
) sperando di aver sentito male. Ma non credo, anche perché "fare un check" su Google non è molto raro.
Al TG si parlava di cosmesi, e una crema che dovrebbe ritardare l'invecchiamento si chiama, come ha detto la giornalista, iangaghè... Poi ho capito che molto probabilmente il nome della crema doveva essere Young Again; io dico, sarà anche il nome della crema, ma tradurlo a beneficio degl'italiani no eh? Chiedo troppo?

Devo controllare (scusate: ceccare

Al TG si parlava di cosmesi, e una crema che dovrebbe ritardare l'invecchiamento si chiama, come ha detto la giornalista, iangaghè... Poi ho capito che molto probabilmente il nome della crema doveva essere Young Again; io dico, sarà anche il nome della crema, ma tradurlo a beneficio degl'italiani no eh? Chiedo troppo?

Oggi in palestra, mentre facevo i miei 22 km, avevo davanti un televisore che, per caso, si trovava sintonizzato su Rai1 – che a casa non ho piú, per scelta (né nessun altro canale italiano). Non avevo il suono, ma ogni tanto comparivano delle scritte. Si parlava di canzoni e a un certo punto ho letto gli “evergreen” (o forse le, non rammento con precisione). Ho pensato: che fortuna ch’io non possa sentire quello che dicono; se potessi, non avrei piú l’energia e l’entusiasmo di portare a termine l’allenamento!
Dichiaro ufficialmente di aver abbandonato per sempre la compilazione del mio dizionario, scusandomi con chi l’aspettava con trepidazione. Sarebbe inane fatica, e preferisco godere dei miei migliori anni vivendoli appieno, piuttosto che consumarmi vanamente per una causa persa. Sorry!
Dichiaro ufficialmente di aver abbandonato per sempre la compilazione del mio dizionario, scusandomi con chi l’aspettava con trepidazione. Sarebbe inane fatica, e preferisco godere dei miei migliori anni vivendoli appieno, piuttosto che consumarmi vanamente per una causa persa. Sorry!
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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La ringrazio, caro Andrea. 
Naturalmente seguiterò a contribuire qui entro i limiti delle mie competenze.
Il nostro Sacerrimo Delubro è l’ultima mia consolazione: mi conforta qui la presenza di persone appassionate e desiderose di esprimersi bene.

Naturalmente seguiterò a contribuire qui entro i limiti delle mie competenze.
Il nostro Sacerrimo Delubro è l’ultima mia consolazione: mi conforta qui la presenza di persone appassionate e desiderose di esprimersi bene.

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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- u merlu rucà
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Peccato, ero sicuro che sarebbe stato un successo. Ma la salute vien prima di tutto!Marco1971 ha scritto:Dichiaro ufficialmente di aver abbandonato per sempre la compilazione del mio dizionario, scusandomi con chi l’aspettava con trepidazione. Sarebbe inane fatica, e preferisco godere dei miei migliori anni vivendoli appieno, piuttosto che consumarmi vanamente per una causa persa. Sorry!

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Non ci avevo mai fatto caso che il sito della Treccani (fonti ufficiali mi dicono che tra poco diventerà ThreeDogs) avesse una sezione Magazine, e che avesse (non sa da quanto) creato un'applicazione chiamata PEM: Piazza Enciclopedia Magazine...
Inoltre, in alto a destra è visibile un bel in partnership with...
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- Animo Grato
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