Frase corretta?

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Periplo
Interventi: 37
Iscritto in data: dom, 12 dic 2010 12:32
Info contatto:

Frase corretta?

Intervento di Periplo »

Ho dei dubbi su questa frase:

Senza che noi, ancora, lo sapessimo. Senza che lui lo avrebbe mai saputo.
Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio, benché io non sappia cosa tu sia, scintilla, scintilla, piccola stella.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

La seconda frase è scorretta: senza che regge il congiuntivo, che qui non si può usare perché si vuole esprimere un futuro nel passato. Bisognava scrivere, ad esempio, e lui non lo avrebbe mai saputo.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
Periplo
Interventi: 37
Iscritto in data: dom, 12 dic 2010 12:32
Info contatto:

Intervento di Periplo »

La ringrazio. Si potrebbe dire, in alternativa: senza che lui lo avesse mai saputo?
Il tuo scintillio guida il viaggiatore nel buio, benché io non sappia cosa tu sia, scintilla, scintilla, piccola stella.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Certo, ma allora cambia il senso. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Olgi Valnisi
Interventi: 14
Iscritto in data: mar, 26 giu 2012 11:25

Intervento di Olgi Valnisi »

Buongiorno,
non ne esco, pur avendo consultato il foro: ieri sera mi sono imbattuto in questa frase: "Un giorno cercò di incontrarla da sola nel cortile, sperava che a quattrocchi lei gli avesse detto qualcosa che ricordasse il loro rapporto..." (da: "Un bellissimo novembre" di Ercole Patti). In grassetto ho evidenziato il congiuntivo, che mi risulta indigesto in luogo del, per me, più orecchiabile condizionale. Ho provato a trovare una giustificazione supponendo una contemporaneità (ma non è possibile...) fra la speranza espressa dal soggetto e ciò che avrebbe dovuto riferire l'interlocutrice, ma rimango assai perplesso.
Avatara utente
Sandro1991
Interventi: 251
Iscritto in data: lun, 28 nov 2011 19:07

Intervento di Sandro1991 »

È palesemente scorretta, ci vuole il condizionale. :wink:
Olgi Valnisi
Interventi: 14
Iscritto in data: mar, 26 giu 2012 11:25

Intervento di Olgi Valnisi »

Grazie.
Se non sbaglio, il libro citato era nella rosa dei finalisti del Premio Strega del 1967. Credo proprio che per qualsiasi inesattezza avrei ricercato una necessaria giustificazione.
Don Lisander
Interventi: 63
Iscritto in data: sab, 16 mar 2013 15:43
Località: Roma

Intervento di Don Lisander »

Olgi Valnisi ha scritto:"Un giorno cercò di incontrarla da sola nel cortile, sperava che a quattrocchi lei gli avesse detto qualcosa che ricordasse il loro rapporto..." (da: "Un bellissimo novembre" di Ercole Patti). In grassetto ho evidenziato il congiuntivo, che mi risulta indigesto in luogo del, per me, più orecchiabile condizionale.
A me la frase suona più corretta in questa forma: "Un giorno cercò di incontrarla da sola nel cortile, sperava che a quattrocchi lei gli dicesse qualcosa che avrebbe ricordato/potesse ricordare il loro rapporto..."
Che ne pensate?
Inoltre, non mi piace questa forma di asindeto... Rinunciando alla congiunzione, avrei preferito, personalmente, usare il punto e virgola al posto della virgola. Ma quest'ultima osservazione - me ne rendo conto - ha più a che fare con lo stile che con una corretta espressione.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite