Scordare/dimenticare

Spazio di discussione su questioni di lessico e semantica

Moderatore: Cruscanti

Andrea Russo
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Iscritto in data: dom, 23 ott 2011 22:37

Intervento di Andrea Russo »

Marco1971 ha scritto:Non so altrove, ma a Firenze è comunissimo rammentare (Te lo rammenti?) accanto a ricordare.
Non è proprio comunissimo, ma anche a Pisa è usato.
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Manutio
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Iscritto in data: mar, 12 mar 2013 9:48

Intervento di Manutio »

Bue ha scritto:
D'altra parte se il muscolo cardiaco è stato per secoli ritenuto sede dei sentimenti, può anche esserlo stato - per alcuni versi o per alcuni periodi - della memoria...
So per certo che lo è stato, ma adesso non ricordo precisamente dove e quando.
Molto semplice e molto importante: Aristotele e tutti i suoi seguaci. Galileo racconta da qualche parte (mi scuso ma non ho voglia di cercare dove) il delizioso aneddoto del filosofo peripatetico cui un medico di idee contrarie mostrò in sala anatomica, col bisturi alla mano, che tutte le diramazioni del sistema nervoso umano convergono nel cervello e non nel cuore. La risposta dell'aristotelico: «Lei mi ha mostrato la cosa tanto evidentemente, che se Aristotele non dicesse il contrario, dovrei crederle.»
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Animo Grato
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Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11

Intervento di Animo Grato »

Bue ha scritto:D'altra parte se il muscolo cardiaco è stato per secoli ritenuto sede dei sentimenti, può anche esserlo stato - per alcuni versi o per alcuni periodi - della memoria...
Tant'è vero che il verbo della memoria è ricordare, che è perfettamente complementare a scordare. Da questo punto di vista rammentare, per quanto meno diffuso, rappresenta un "aggiornamento scientifico", ed ha, analogamente, la sua controparte in dimenticare.
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SinoItaliano
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Località: Pechino

Intervento di SinoItaliano »

Anche per me dimenticare e scordare hanno lo stesso significato. Nel parlato colloquiale uso di piú il secondo. A scuola mi è stato insegnato a non usarlo nello scritto.

E invece il letterario rimembrare?
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

Animo Grato ha scritto:Da questo punto di vista rammentare, per quanto meno diffuso, rappresenta un "aggiornamento scientifico", ed ha, analogamente, la sua controparte in dimenticare.
Apparentemente e a posteriori, sí (tanto piú che dementicare è latino tardo e rammentare è una formazione italiana). Ricordiamo peraltro che per gli antichi la sede della mens era sempre il cuore. ;)
SinoItaliano ha scritto:E invece il letterario rimembrare?
«[D]al fr. remembrer, che è il lat. rememorari, der. di memor ‹memore›» (Treccani) con normale sincope galloromanza di /mVr/ (V atona) [ed epentesi di /b/] come in numeru(m) > nombre.
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