«Omofobia»

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Moderatore: Cruscanti

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Avatara utente
Zabob
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Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

«Omofobia»

Intervento di Zabob »

Che ne pensate di "omofobia"? È un termine linguisticamente accettabile?
Io esprimo delle riserve su queste basi:
1) letteralmente significa "paura di ciò che è simile", quindi immagino semmai l'omofobia come termine che può comprendere in sé l'"androfobia" (se espressa da un uomo per gli altri uomini) e la "ginofobia" (nel caso sia manifestata da una donna nei confronti delle altre donne);
2) la seconda obiezione nasce dal fatto che l'omofobo non ha paura degli omosessuali, ma nutre per essi una più o meno robusta avversione, un po' come il misogino verso le donne. Ora mi si dirà che anche lo xenofobo non ha necessariamente timore dello straniero, e che il misogino non va in giro a picchiare le donne. :)
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Veda qui e qui. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Intervento di Fausto Raso »

Gentile Zabob, sotto il profilo strettamente etimologico ha perfettamente ragione. Però... guardi qui.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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