Io esprimo delle riserve su queste basi:
1) letteralmente significa "paura di ciò che è simile", quindi immagino semmai l'omofobia come termine che può comprendere in sé l'"androfobia" (se espressa da un uomo per gli altri uomini) e la "ginofobia" (nel caso sia manifestata da una donna nei confronti delle altre donne);
2) la seconda obiezione nasce dal fatto che l'omofobo non ha paura degli omosessuali, ma nutre per essi una più o meno robusta avversione, un po' come il misogino verso le donne. Ora mi si dirà che anche lo xenofobo non ha necessariamente timore dello straniero, e che il misogino non va in giro a picchiare le donne.
