«Zèbra»
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«Zèbra»
Non ci avevo mai fatto caso: ho notato che sia nel DOP sia nel DiPI la pronuncia corretta, unica ammessa, è con la /ɛ/. Nella mia zona ho sempre sentito dire zébra.
Altra curiosità: in questa voce i russi trascivono la «zebra» italiana con ц, che corrisponde a /ʦ/, mentre la loro parola per il quadrupede africano è зебра, con з che corrisponde a /z/ (come in francese e inglese); una trascrizione migliore sarebbe stata дз-, con /dz-/ (sequenza).
Altra curiosità: in questa voce i russi trascivono la «zebra» italiana con ц, che corrisponde a /ʦ/, mentre la loro parola per il quadrupede africano è зебра, con з che corrisponde a /z/ (come in francese e inglese); una trascrizione migliore sarebbe stata дз-, con /dz-/ (sequenza).
Re: «Zèbra»
È una questione interessante: chi, e in base a quali princípi, decide come traslitterare una lingua? Un altro esempio dal russo: Pisa è reso con Пиза invece che col piú corretto Писа (vedasi quel che dice il DOP).Carnby ha scritto:Altra curiosità: in questa voce i russi trascivono la «zebra» italiana con ц, che corrisponde a /ʦ/, mentre la loro parola per il quadrupede africano è зебра, con з che corrisponde a /z/ (come in francese e inglese); una trascrizione migliore sarebbe stata дз-, con /dz-/ (sequenza).
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Re: «Zèbra»
Credo che ciò valga anche per tutta la Toscana occidentale largamente intesa (e cosí per ariéte): ragguagli maggiori, probabilmente, sul MªPI, che ora non ho sottomano…Carnby ha scritto:Non ci avevo mai fatto caso: ho notato che sia nel DOP sia nel DiPI la pronuncia corretta, unica ammessa, è con la /ɛ/. Nella mia zona ho sempre sentito dire zébra.
Re: «Zèbra»
Temo che non ci sia una regola unica, dato che in italiano z può trascrivere i due fonemi /ʦ/ e /ʣ/: infatti c'è Дзаккардо per Zaccardo (stavolta correttamente). Per Pisa l'errore c'è (in praticamente tutte le lingue, dal greco al lettone!) ma è forse meno grave dato che può essere anche influenzato dalla pronuncia francese e inglese e da quella «modaiola» settentrionale o toscana-settentrionaleggiante. Per /j, w/ le trascrizioni russe sono ancora più «folli», dato che il primo è un elemento fonologico importantissimo per i russofoni e cercano di «calibrarne» l'uso, non sempre con risultati accettabili per noi italofoni (spesso la rendono con una и «normale» oppure col ь, il mjagkij znak, anche tenendo conto della vocale successiva).Jonathan ha scritto:È una questione interessante: chi, e in base a quali princípi, decide come traslitterare una lingua? Un altro esempio dal russo: Pisa è reso con Пиза invece che col piú corretto Писа (vedasi quel che dice il DOP).
Io dico spontaneamente ariète e zébra.Infarinato ha scritto:Credo che ciò valga anche per tutta la Toscana occidentale largamente intesa (e cosí per ariéte)
Non trovo le parole in questione nelle liste alle pp. 410–411.Infarinato ha scritto:ragguagli maggiori, probabilmente, sul MªPI, che ora non ho sottomano…
Re: «Zèbra»
In effetti c'è una bella confusione. Altro caso curioso, che però ha a che fare con l'inglese [e poi chiudo il fuori tema], è la resa della lettera h a inizio parola con la г, come in Harry/Гарри — ma non potevano usare la х oppure limitarsi a un semplice Арри?Carnby ha scritto:Temo che non ci sia una regola unica, dato che in italiano z può trascrivere i due fonemi /ʦ/ e /ʣ/: infatti c'è Дзаккардо per Zaccardo (stavolta correttamente). Per Pisa l'errore c'è (in praticamente tutte le lingue, dal greco al lettone!) ma è forse meno grave dato che può essere anche influenzato dalla pronuncia francese e inglese e da quella «modaiola» settentrionale o toscana-settentrionaleggiante. Per /j, w/ le trascrizioni russe sono ancora più «folli», dato che il primo è un elemento fonologico importantissimo per i russofoni e cercano di «calibrarne» l'uso, non sempre con risultati accettabili per noi italofoni (spesso la rendono con una и «normale» oppure col ь, il mjagkij znak, anche tenendo conto della vocale successiva).
Grazie per le preziose informazioni.
Re: «Zèbra»
La Toscana occidentale? Ma non si dice "zèbra" e "ariète"? Perchè la Toscana occidentale?Infarinato ha scritto:Credo che ciò valga anche per tutta la Toscana occidentale largamente intesa (e cosí per ariéte): ragguagli maggiori, probabilmente, sul MªPI, che ora non ho sottomano…

...un pellegrino dagli occhi grifagni
il qual sorride a non so che Gentucca.
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Re: «Zèbra»
Infatti i serbi usano х; in russo, per influenza dell'ucraino e delle pronunce occidentali dove г si pronuncia [ɦ] sonora (cfr. anche il ceco Praha, con h [ɦ], che alterna con v Praže), si è preferita questa soluzione.Jonathan ha scritto:Altro caso curioso, che però ha a che fare con l'inglese [e poi chiudo il fuori tema], è la resa della lettera h a inizio parola con la г, come in Harry/Гарри — ma non potevano usare la х oppure limitarsi a un semplice Арри?
Chiusa parentesi slavofona.

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Va be’, si sa che in Liguria —cosí come in Lombardia— la /e/ in sillaba aperta è sostanzialmente ineluttabile.u merlu rucà ha scritto:In Liguria zébra.

Comunque, sbaglio o nella «Toscana occidentale» si dice anche *ébro? Sarebbe un’analogia rilevante.
Ultima modifica di Souchou-sama in data lun, 20 mag 2013 23:43, modificato 1 volta in totale.
Che vi affannate a fare? Tra poco sarà /'zi:bra/ se non prevale /'zEbra/ (proprio senza elemento occlusivo, come in inglese), ma si sa, prevarrà la pronuncia americana. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
- Souchou-sama
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...che è la pronuncia tradizionale, almeno quella data per prima dal Pronouncing Dictionary e dallo Shorter Oxford. Ma facciamo punto o ribattezziamo la piazza.Souchou-sama ha scritto:...pare stia prendendo sempre piú piede /ˈzɛbɹə/...

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Non siamo così catastrofisti: tempo fa ho sentito /ga'zibo/ e /juro'sɛnts/, che non hanno attecchito (per fortuna). Si dirà, sono magre consolazioni rispetto al resto, però forse qualcuno si sta stufando di questa invasione di parole e pronunce anglomani (v. anche proteste per le scritte tutte in inglese al Giro d'Italia). Certo, se «chi conta» (politici, scienziati ecc.) ha deciso di relegare in un cantuccio l'italiano, le prospettive non sono rosee: bisogna comunque reagire, sennò si può anche chiuder bottega.Marco1971 ha scritto:Che vi affannate a fare? Tra poco sarà /'zi:bra/ se non prevale /'zEbra/ (proprio senza elemento occlusivo, come in inglese), ma si sa, prevarrà la pronuncia americana.
- GianDeiBrughi
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Re: «Zèbra»
Infatti a casa io, con mi ma' lucchese del Ponte a Moriano, ho sempre detto solo "zèbra" e "ariète".Fabio48 ha scritto:La Toscana occidentale? Ma non si dice "zèbra" e "ariète"? Perchè la Toscana occidentale?
Ove sto invece si dice "zébra" e, credo, "ariéte". Credo perché fuori di casa parlo poco di zodiaco.

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