Esatto!

Diciamo che melone è una parola piú neutra rispetto a popone.
Moderatore: Dialettanti
Ultimamente a Roma vedo sempre piú spesso parole "foreste", tipo brioche, branzino, anguria (al posto di cornetto, spigola e cocomero).Carnby ha scritto:Mah, qui in Toscana direi di no.SinoItaliano ha scritto:Allo stesso tempo "anguria" è molto diffuso nello scritto nel Centro.
Forse cercavano anche loro di coltivare angurie, ma il risultato data la differenza di clima è stato una cosa striminzita e verdiccia, che comunque loro erano convinti fosse un "cocomero"...u merlu rucà ha scritto: Il cetriolo, invece, è stato coltivato prima in Inghilterra, quindi non ci sarebbe nulla di strano.
Non facciamo voli di fantasia: i nomi scientifici non vengono stabiliti secondo gli usi effettivi delle lingue naturali, ma da scienziati che spesso hanno cognizioni linguistiche molto vaghe. Inoltre, se una specie viene descritta da un autore con un nome (linguisticamente) sbagliato e successivamente la stessa specie viene descritta da un altro con un nome più corretto, è il primo ad avere la precedenza.domna charola ha scritto:[I]l cetriolo ha nome scientifico Cucumis sativus, dal latino cucumis che è appunto il cetriolo; mentre l'anguria è Citrullus lanatus.
Quindi tutto sommato hanno più ragione gli inglesi a chiamare il cetriolo cucumber, che non i centroitalioti l'anguria cocomero.
Nel ligure di ponente, nel piemontese e nell'occitano della provincia di Cuneo esiste il termine cucamela (con leggere varianti) per indicare un fungo specifico, cioè la mazza di tamburo. Questo esito presuppone una forma *CUCCAMELLA/CUCCUMELLA.Brazilian dude ha scritto:Kokkumelon mi ricorda il portoghese cogumelo "fungo". Secondo un mio dizionario il termine deriva dal latino *cucumellum, diminutivo di cucuma, col significato di paiolo, caldaio, calderone.
In effetti (grazie a un vecchio dizionario tedesco-latino disponibile in Rete) ho scoperto che in lat. è attestato COCCYMĒLUM, nei Saturnali di Macrobio (che cita Cloazio: «Sunt autem genera malorum: Amerinum cotonium citreum coccymelum conditivum...») e nelle Etimologie di Isidoro di Siviglia («Coccymela [in altre edizioni coccimela, coquimela o coqui mela, N.d.Z.], quam latini ob colorem prunum vocant, alii a multitudine enixi fructus nixam appellant»).Carnby ha scritto:Se il prestito è avvenuto in epoca tarda la υ si sarebbe pronunciata già [y] o addirittura [і] e questo crea problemi sia nel caso di un prestito bizantino sia nel caso di un passaggio attraverso un (ipotetico?) latino coccymēlum.
Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 5 ospiti