Espressione assai usata, che a me non piace.
La fine deve ancora venire, pertanto "cinque minuti alla fine" .
Non so se esista per il complemento di tempo la differenziazione tra stato e moto come avviene per il luogo, ma all'atto pratico io direi "cinque minuti alla fine" se la fine deve arrivare, "dalla fine" se la fine (ad esempio di una partita) c'è già stata (intervista a caldo, ad appena cinque minuti dalla fine). Cosa ne dite?
«A cinque minuti dalla fine»
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- Ferdinand Bardamu
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Non ho mai sentito, sinceramente, qualcosa come «A cinque minuti dalla fine» per dire che mancano cinque minuti alla fine di uno spettacolo o di un incontro sportivo.
La preposizione da si usa in «[d]eterminazioni di tempo, per indicare il momento da cui ha inizio un’azione» (Luca Serianni, Italiano, Milano, «Garzanti», 2000, VIII.57). Il valore di moto a luogo/stato in luogo è possibile solo in unione con nomi propri di persona, nomi di professione e carica, pronomi personali, nomi di locali.
La preposizione da si usa in «[d]eterminazioni di tempo, per indicare il momento da cui ha inizio un’azione» (Luca Serianni, Italiano, Milano, «Garzanti», 2000, VIII.57). Il valore di moto a luogo/stato in luogo è possibile solo in unione con nomi propri di persona, nomi di professione e carica, pronomi personali, nomi di locali.
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- Ferdinand Bardamu
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Effettivamente, ho scritto troppo in fretta: chiedo scusa per lo svarione. La preposizione da non esprime solo l’origine o la provenienza, ma anche
[s]eparazione, lontananza, distanza, diversità e sim.: staccare dalla parete, scampare da un pericolo, chiamare da lontano, sparire dalla circolazione, esentare da un obbligo, liberare dalla prigionia, preservare da malanni, distinguere il vero dal falso, essere lontano dalla meta, trovarsi a venti chilometri dal confine, essere diverso dagli altri, ecc. Con questo stesso sign., si unisce ad aggettivi e avverbî per formare locuz. varie: lontano dal (credere, volere, ecc.), contrariamente e diversamente da ..., ecc. (Treccani in linea, «Da», 1d, sottolineatura mia)
Quindi l’espressione in questione non solo è perfettamente legittima, ma non ha alternative.
[s]eparazione, lontananza, distanza, diversità e sim.: staccare dalla parete, scampare da un pericolo, chiamare da lontano, sparire dalla circolazione, esentare da un obbligo, liberare dalla prigionia, preservare da malanni, distinguere il vero dal falso, essere lontano dalla meta, trovarsi a venti chilometri dal confine, essere diverso dagli altri, ecc. Con questo stesso sign., si unisce ad aggettivi e avverbî per formare locuz. varie: lontano dal (credere, volere, ecc.), contrariamente e diversamente da ..., ecc. (Treccani in linea, «Da», 1d, sottolineatura mia)
Quindi l’espressione in questione non solo è perfettamente legittima, ma non ha alternative.
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