«A cinque minuti dalla fine»

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Moderatore: Cruscanti

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rossosolodisera
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«A cinque minuti dalla fine»

Intervento di rossosolodisera »

Espressione assai usata, che a me non piace.
La fine deve ancora venire, pertanto "cinque minuti alla fine" .
Non so se esista per il complemento di tempo la differenziazione tra stato e moto come avviene per il luogo, ma all'atto pratico io direi "cinque minuti alla fine" se la fine deve arrivare, "dalla fine" se la fine (ad esempio di una partita) c'è già stata (intervista a caldo, ad appena cinque minuti dalla fine). Cosa ne dite?
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non ho mai sentito, sinceramente, qualcosa come «A cinque minuti dalla fine» per dire che mancano cinque minuti alla fine di uno spettacolo o di un incontro sportivo.

La preposizione da si usa in «[d]eterminazioni di tempo, per indicare il momento da cui ha inizio un’azione» (Luca Serianni, Italiano, Milano, «Garzanti», 2000, VIII.57). Il valore di moto a luogo/stato in luogo è possibile solo in unione con nomi propri di persona, nomi di professione e carica, pronomi personali, nomi di locali.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Invece a me pare di averla sentita.
"A cinque minuti dalla fine del film il DVD si è bloccato".

Effettivamente è un po' ambigua, perché non si capisce se è prima o dopo (se non dal contesto).
PersOnLine
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Intervento di PersOnLine »

Ambigua non direi, per definizione nulla può svolgersi dopo la fine che sia un'azione sportiva o un problema al lettore DVD. Bisogna anche considerare che si dice pure "a pochi metri dal traguardo".
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Effettivamente, ho scritto troppo in fretta: chiedo scusa per lo svarione. La preposizione da non esprime solo l’origine o la provenienza, ma anche

[s]eparazione, lontananza, distanza, diversità e sim.: staccare dalla parete, scampare da un pericolo, chiamare da lontano, sparire dalla circolazione, esentare da un obbligo, liberare dalla prigionia, preservare da malanni, distinguere il vero dal falso, essere lontano dalla meta, trovarsi a venti chilometri dal confine, essere diverso dagli altri, ecc. Con questo stesso sign., si unisce ad aggettivi e avverbî per formare locuz. varie: lontano dal (credere, volere, ecc.), contrariamente e diversamente da ..., ecc. (Treccani in linea, «Da», 1d, sottolineatura mia)

Quindi l’espressione in questione non solo è perfettamente legittima, ma non ha alternative.
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