Riporto un'interpretazione di Arrigo Castellani ripresa da pag. 18 della sua
Grammatica storica (
Grammatica storica della lingua italiana, 2000, vol. I [e unico, purtroppo!]) in cui viene indicato e quindi giustificato il ritardo della sincope in
postierla. Il Castellani vi aveva già accennato in un suo articolo intitolato
Perla (originariamente in
Studi di linguistica italiana, VII 1967-70, pp. 156-58; ora anche in
Saggi di linguistica e filologia italiana e romanza, 1980, Tomo II, pp. 21-23).
Il latino volgare tendeva alla sincope di u, dicendo MACLA invece di MACULA, VECLU invece di VETULU, ecc. Ma l'esempio della lingua «corretta» ha fatto sì che alcuni termini in -ULUS fossero adoperati anche dal popolo: (H)AMULA 'secchiello' [...]e non (H)AMLA, TABULA e non TABLA [...]. È rimasto inoltre produttivo a livello popolare il suffisso -ULUS (*), per quanto esso fosse continuamente insidiato dalla sincope. Formazioni con -ULUS in cui la sincope sopravviene solo in epoca tarda sono per esempio: SPATULA 'spatola' e 'scapola, spalla degli animali', dim. di SPATHA, da cui in seguito spatla > spalla; PĒRULA 'bisaccia', poi *PĔRULA > perla (oppure > *pierola > ant. senese pierla); *POSTĔRULA > *postierola >postierla. Il mantenimento di -ULUS sarà dovuto anche e soprattutto all'esigenza di non perdere un comodo mezzo di derivazione; e -ULUS come possibilità del sistema avrà facilitato il ricorso al modello più elevato con u in altre parole.
(*) -ULUS è stato particolarmente vivace in Toscana, dove rimane ancor oggi come elemento suffissale, pur avendo perduto la connotazione diminutiva che aveva agl'inizi: conigliolo, formicola, ragnolo, ecc.
Qualche ulteriore riflessione.
Non sottovaluterei, tra gli elementi che hanno influenzato il ritardo della sincope, la particolare collocazione geografica della Toscana spesso situata nella zona di confine di fenomeni linguistici romanzi. Una forte tendenza conservatrice che inibisce la sincope è propria della Romània orientale (comprensiva dell'Italia centro-meridionale) mentre una tendenza innovatrice che favorisce la sincope è propria dei dialetti dell'Italia settentrionale e del francese.
In questo modo si potrebbero spiegare anche i casi di esiti diversi per parole strutturalmente simili (naturalmente sommando all'influenza delle zone confinanti l'influenza degli strati colti della popolazione per termini non proprio popolari).
Gli esiti di *POSTĔRULA nelle diverse lingue e dialetti italiani, riportati dal DEI, sembrano confermare queste ipotesi.
Infine, dalla consultazione dei vocabolari etimologici, non risulta che la parola sia un prestito da altre lingue.