«Affrescare»… cosa?
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«Affrescare»… cosa?
Sto revisionando un testo e ho trovato questa frase che mi lascia perplessa:
"Nel 1859 Giovanni Brighenti di Clusone affrescò le immagini dei Quattro evangelisti e una medaglia della volta"
Non mi convince l'unico verbo che regge due complementi oggetti coordinati, che però subiscono la sua azione con significato diverso... non so se riesco a spiegarmi, quindi esemplifico: affresca, cioè dipinge, crea l'immagine dei quattro evangelisti, mentre affresca sulla medaglia della volta un'altra immagine non specificata. Uno è il soggetto dell'affresco, l'altro è il supporto. Mi sembra confuso, posto che dovrebbe essere un testo divulgativo leggibile da ragazzini delle scuole.
In effetti, Treccani mi dà:
"affrescare v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. "
e non sembra contemplare l'altro uso, cosa che invece fa per "dipingere": posso cioè dipingere una parete oppure dipingere un paesaggio. Per affrescare non sembra contemplare i due significati.
Voi cosa ne pensate?
"Nel 1859 Giovanni Brighenti di Clusone affrescò le immagini dei Quattro evangelisti e una medaglia della volta"
Non mi convince l'unico verbo che regge due complementi oggetti coordinati, che però subiscono la sua azione con significato diverso... non so se riesco a spiegarmi, quindi esemplifico: affresca, cioè dipinge, crea l'immagine dei quattro evangelisti, mentre affresca sulla medaglia della volta un'altra immagine non specificata. Uno è il soggetto dell'affresco, l'altro è il supporto. Mi sembra confuso, posto che dovrebbe essere un testo divulgativo leggibile da ragazzini delle scuole.
In effetti, Treccani mi dà:
"affrescare v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. "
e non sembra contemplare l'altro uso, cosa che invece fa per "dipingere": posso cioè dipingere una parete oppure dipingere un paesaggio. Per affrescare non sembra contemplare i due significati.
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- Animo Grato
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Se lo scopo della domanda è trovare un'alternativa alla frase così formulata, questa potrebbe essere: Nel 1859 Giovanni Brighenti di Clusone dipinse un affresco su una medaglia della volta e un altro con le immagini dei Quattro evangelisti. Sulla questione più generale, invece, così su due piedi non saprei cosa dire.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Lo scopo della domanda è meramente teorico. Qualsiasi cosa ci fosse scritta, non ho potere di cambiarla.
Però, dato che mi verrebbe comunque da rigirarla in maniera più esplicita, ad esempio come lei suggerisce, mi stavo chiedendo se sono io a essere ipersensibile ed esagerata, o se sussisterebbero validi motivi per richiedere tale modifica.
Però, dato che mi verrebbe comunque da rigirarla in maniera più esplicita, ad esempio come lei suggerisce, mi stavo chiedendo se sono io a essere ipersensibile ed esagerata, o se sussisterebbero validi motivi per richiedere tale modifica.
Re: affrescare.... cosa?
Condivido le sue perplessità.domna charola ha scritto:Sto revisionando un testo e ho trovato questa frase che mi lascia perplessa:
"Nel 1859 Giovanni Brighenti di Clusone affrescò le immagini dei Quattro evangelisti e una medaglia della volta"
Scriverei: "... affrescò i quattro pennacchi della cupola (con le immagini dei Quattro evangelisti) e una medaglia della volta".

La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
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Qualche raro esempio in cui regge direttamente il soggetto dell'affresco c'è: ...nella sala del Tesoro, dove Bramantino affrescò l'Argo,... (Correre della Sera); trovo, però, anch'io poco opportuno fargli reggere due complementi diretti così disomogenei (credo si tratti d'uno zeugma), specie in un testo didattico.
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Caro PersOnLine,PersOnLine ha scritto:Qualche raro esempio in cui regge direttamente il soggetto dell'affresco c'è: ...nella sala del Tesoro, dove Bramantino affrescò l'Argo,... (Correre della Sera); trovo, però, anch'io poco opportuno fargli reggere due complementi diretti così disomogenei (credo si tratti d'uno zeugma), specie in un testo didattico.
voglio chiarire che non stavo mettendo in discussione la correttezza della frase: "affrescò le immagini dei Quattro evangelisti", ma dell'associazione con l'altra frase ugualmente corretta: "affrescò una medaglia della volta".
Affrescare comprende i due significati relativi al supporto da affrescare e al soggetto affrescato: è l'associazione dei due significati nella stessa frase che non suona bene (non mi sembra uno zeugma poiché qui entrambi i complementi sono ammissibili...).
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V. M. Illič-Svitič
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Il mio intervento non era riferito al suo, ma al primo di domna charola, quando mette in dubbio la liceità della costruzione perché non contemplata dal Treccani.bubu7 ha scritto:Caro PersOnLine,PersOnLine ha scritto:Qualche raro esempio in cui regge direttamente il soggetto dell'affresco c'è: ...nella sala del Tesoro, dove Bramantino affrescò l'Argo,... (Correre della Sera); trovo, però, anch'io poco opportuno fargli reggere due complementi diretti così disomogenei (credo si tratti d'uno zeugma), specie in un testo didattico.
voglio chiarire che non stavo mettendo in discussione la correttezza della frase: "affrescò le immagini dei Quattro evangelisti", ma dell'associazione con l'altra frase ugualmente corretta: "affrescò una medaglia della volta".
Avevo anch'io lo stesso dubbio, ma quanto ho visto la Garavelli fare l'esempio aveva sedici anni e una moto (cito a memoria), non ho potuto che rimettermi a chi ha più autorevolezza di me: d'altronde d'una qualche figura retorica deve pur trattarsi.bubu7 ha scritto:Affrescare comprende i due significati relativi al supporto da affrescare e al soggetto affrescato: è l'associazione dei due significati nella stessa frase che non suona bene (non mi sembra uno zeugma poiché qui entrambi i complementi sono ammissibili...).
- Ferdinand Bardamu
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Secondo la Treccani «[lo zeugma] è riferito a quei casi in cui l’elemento cui devono essere ricondotti i diversi membri della frase non si adatta perfettamente a ciascuno di essi, producendo così un’incoerenza semantica […] o sintattica» (sottolineature mie).
Ponendo che affrescare richieda per oggetto il supporto su cui si esegue un affresco — e cosí sembra, dalle definizioni dei dizionari —, se noi gli attribuiamo un altro tipo d’oggetto, segnatamente l’oggetto della rappresentazione, usiamo il verbo in maniera impropria. Come dice bubu7, è uno zeugma semantico.
In un testo non letterario, e che non abbia nessun’ambizione espressiva, lo zeugma è un’improprietà da evitare, ed è indice di sciatteria.
Ponendo che affrescare richieda per oggetto il supporto su cui si esegue un affresco — e cosí sembra, dalle definizioni dei dizionari —, se noi gli attribuiamo un altro tipo d’oggetto, segnatamente l’oggetto della rappresentazione, usiamo il verbo in maniera impropria. Come dice bubu7, è uno zeugma semantico.
In un testo non letterario, e che non abbia nessun’ambizione espressiva, lo zeugma è un’improprietà da evitare, ed è indice di sciatteria.
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Non arriverei a considerarlo un uso improprio. Ci possiamo trovare di fronte a un lecito uso ellittico o metonimico del verbo.Ferdinand Bardamu ha scritto: Ponendo che affrescare richieda per oggetto il supporto su cui si esegue un affresco — e cosí sembra, dalle definizioni dei dizionari —, se noi gli attribuiamo un altro tipo d’oggetto, segnatamente l’oggetto della rappresentazione, usiamo il verbo in maniera impropria.
Sì, ha ragione, sono due tipi diversi di disomogeneità semantica ma, secondo me, si possono far ricadere sotto la stessa figura retorica.PersOnLine ha scritto:Ma nell'esempio della Garavelli non c'è propriamente un'incoerenza semantica: o meglio, non c'è tra elemento retto e quello reggente, ma solo per disomogeneità [semantica] tra i due elementi coordinati.
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V. M. Illič-Svitič
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- Ferdinand Bardamu
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Sí, non sono stato proprio indulgente, ma affrescare è effettivamente piú «decorare un supporto con affreschi» che «dipingere un’immagine con la tecnica dell’affresco».bubu7 ha scritto:Non arriverei a considerarlo un uso improprio. Ci possiamo trovare di fronte a un lecito uso ellittico o metonimico del verbo.Ferdinand Bardamu ha scritto: Ponendo che affrescare richieda per oggetto il supporto su cui si esegue un affresco — e cosí sembra, dalle definizioni dei dizionari —, se noi gli attribuiamo un altro tipo d’oggetto, segnatamente l’oggetto della rappresentazione, usiamo il verbo in maniera impropria.
La frase «incriminata» la renderei cosí: «Nel 1859 Giovanni Brighenti di Clusone affrescò una medaglia della volta e la tazza del presbiterio con le immagini dei quattro evangelisti».
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