«Lavasecco»
Moderatore: Cruscanti
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«Lavasecco»
Nel novero delle parole composte e univerbate che non indicano graficamente la cogeminazione c’è pure lavasecco (da lava[re] a secco), insieme con pallavolo, pallacanestro, caffelatte, ecc. Di questo s’era già parlato sparsamente nel fòro (qui, qui e qui, per esempio).
Ora, se una forma come caffelatte è avvertita súbito come «strana» dai parlanti delle regioni normalizzanti (tant’è che nel DOP si dice che va «meno bene»), pallavolo, pallacanestro e lavasecco non subiscono censure. Non sarà, mi chiedo (e vi chiedo), che queste ultime tre parole sono rianalizzate — erroneamente — in modo da escludere la preposizione? Mi pare che questo sia vero, in particolare, per lavasecco: infatti, non a caso, il Treccani, nella nota etimologica, mette fra parentesi a: [da lava(re) (a) secco].
Infarinato parlava qui di una «tendenza attuale [...] a univerbare per semplice giustapposizione». Questo è evidentissimo in parole come tivù, piduista e caffelatte (appunto); per pallavolo, pallacanestro e lavasecco le cose potrebbero stare diversamente, perché la composizione originaria («palla a volo», «palla a canestro», «lava a secco») non è piú riconosciuta. Che ne dite?
Ora, se una forma come caffelatte è avvertita súbito come «strana» dai parlanti delle regioni normalizzanti (tant’è che nel DOP si dice che va «meno bene»), pallavolo, pallacanestro e lavasecco non subiscono censure. Non sarà, mi chiedo (e vi chiedo), che queste ultime tre parole sono rianalizzate — erroneamente — in modo da escludere la preposizione? Mi pare che questo sia vero, in particolare, per lavasecco: infatti, non a caso, il Treccani, nella nota etimologica, mette fra parentesi a: [da lava(re) (a) secco].
Infarinato parlava qui di una «tendenza attuale [...] a univerbare per semplice giustapposizione». Questo è evidentissimo in parole come tivù, piduista e caffelatte (appunto); per pallavolo, pallacanestro e lavasecco le cose potrebbero stare diversamente, perché la composizione originaria («palla a volo», «palla a canestro», «lava a secco») non è piú riconosciuta. Che ne dite?
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Re: «Lavasecco»
Può darsi, caro Ferdinand, soprattutto per [il non troppo comune] lavasecco.
Per quanto riguarda pallavolo, pallacanestro e simili, però, la pronuncia [in Toscana, perlomeno] è rigorosamente con una doppia [-vˈv-, -kk-, …], comunque vengano scritte…
Per quanto riguarda pallavolo, pallacanestro e simili, però, la pronuncia [in Toscana, perlomeno] è rigorosamente con una doppia [-vˈv-, -kk-, …], comunque vengano scritte…

- Ferdinand Bardamu
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Grazie.
Non capisco allora la «schizofrenia» del DOP: ammette la forma staccata, palla a volo, con l’ovvia cogeminazione, ma consacra pallavolo senz’aggiungere nient’altro...
Qui, nel frammento visualizzabile, si definisce pallaccanestro, pallannuoto, ecc. come «idiot[ismi] fon[etici]», e questo, oggi, è ormai (purtroppo) vero; ma in quest’altro estratto si dice addirittura che le forme palla a canestro, palla a volo, ecc. sarebbero un’erronea interpretazione della parola inglese da cui derivano (basket-ball, volley-ball, ecc.): con ciò si giustificherebbe la forma senza cogeminazione, come piú aderente alla parola di partenza (*). Tutto questo non risponde però alla mia perplessità iniziale: perché il DOP non condanna o l’una o l’altra delle forme?
__________
(*) Ma il calco di volley-ball non può essere palla-volo, ma, necessariamente, palla a volo, cioè «palla presa al volo»!

Non capisco allora la «schizofrenia» del DOP: ammette la forma staccata, palla a volo, con l’ovvia cogeminazione, ma consacra pallavolo senz’aggiungere nient’altro...
Qui, nel frammento visualizzabile, si definisce pallaccanestro, pallannuoto, ecc. come «idiot[ismi] fon[etici]», e questo, oggi, è ormai (purtroppo) vero; ma in quest’altro estratto si dice addirittura che le forme palla a canestro, palla a volo, ecc. sarebbero un’erronea interpretazione della parola inglese da cui derivano (basket-ball, volley-ball, ecc.): con ciò si giustificherebbe la forma senza cogeminazione, come piú aderente alla parola di partenza (*). Tutto questo non risponde però alla mia perplessità iniziale: perché il DOP non condanna o l’una o l’altra delle forme?

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(*) Ma il calco di volley-ball non può essere palla-volo, ma, necessariamente, palla a volo, cioè «palla presa al volo»!
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L'origine di lavasecco forse andrebbe rivista anche la luce di quest'altra voce del Treccani: «lava-».
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Direi piuttosto perché, avendo preso atto che le grafie in questione —qualunque ne sia l’origine— sono ormai «istituzionalizzate», non può che dare l’unica pronuncia italiana compatibile con quelle scrizioni.Carnby ha scritto:Forse perché accetta che sia percepito come «palla volo», «palla canestro» senza a?Ferdinand Bardamu ha scritto:ma consacra pallavolo senz’aggiungere nient’altro
A giudicare dalla natura dei composti in questione, direi che il caso di lavasecco è diverso, e il suo primo elemento non è interpretabile come il lava- di cui sopra…PersOnLine ha scritto:L'origine di lavasecco forse andrebbe rivista anche la luce di quest'altra voce del Treccani: «lava-».
Provo a tracciare una sintesi su questa serie di composti di palla.
Nelle locuzioni è sempre presente la preposizione con conseguente raddoppiamento fonosintattico: palla a volo [palla a vvolo].
Nelle forme univerbate il DOP in linea riporta la sola pronuncia aderente alla grafia: pallavolo [pallavolo]; la stessa pronuncia è riportata nel mio vecchio DOP cartaceo (II ed., 1970).
Nel nuovo DOP cartaceo (2010) la situazione è più articolata. Conviene riportarla per esteso (per semplicità continuo a non riportare gli accenti...):
pallacanestro [pallakanestro];
pallacorda [pallakorda o pallakkorda]; antiq. pallaccorda (ma nel Battaglia non risultano esempi di questa variante...);
pallamano [pallamano o pallammano];
pallamuro [pallamuro];
pallanuoto [pallanuoto o pallannuoto];
pallavolo [pallavolo o pallavvolo].
Quindi la grafia delle forme univerbate è sempre scempia. Sono però possibili entrambe le pronunce: con e senza raddoppiamento.
Da notare, a parte la parola rara pallamuro della quale non mi sento di fornire riscontri, la pronuncia univoca di pallacanestro che rispecchia la pronuncia sicuramente più diffusa alla radio-televisione. Per le forme univerbate con pronuncia alternativa direi, come sensibilità personale, che la pronuncia più diffusa sia quella con consonante raddoppiata perché nel termine è sempre avvertita la derivazione, vera o presunta, da palla a.
Il DiPI invece uniforma la trattazione di tutti i termini (quando li riporta): es. pallavolo [pallavolo, pallavvolo] (per il DiPI la pronuncia indicata dopo la virgola si considera accettabile, la pronuncia indicata dopo il punto e virgola si considera meno consigliabile).
Per pallacanestro, come separatore delle pronunce avrei usato il punto e virgola, in quanto la pronuncia raddoppiata mi sembra meno consigliabile (non avendo, secondo me, la stessa diffusione delle pronunce raddoppiate degli altri termini: pallamano, pallanuoto, pallavolo...).
Nelle locuzioni è sempre presente la preposizione con conseguente raddoppiamento fonosintattico: palla a volo [palla a vvolo].
Nelle forme univerbate il DOP in linea riporta la sola pronuncia aderente alla grafia: pallavolo [pallavolo]; la stessa pronuncia è riportata nel mio vecchio DOP cartaceo (II ed., 1970).
Nel nuovo DOP cartaceo (2010) la situazione è più articolata. Conviene riportarla per esteso (per semplicità continuo a non riportare gli accenti...):
pallacanestro [pallakanestro];
pallacorda [pallakorda o pallakkorda]; antiq. pallaccorda (ma nel Battaglia non risultano esempi di questa variante...);
pallamano [pallamano o pallammano];
pallamuro [pallamuro];
pallanuoto [pallanuoto o pallannuoto];
pallavolo [pallavolo o pallavvolo].
Quindi la grafia delle forme univerbate è sempre scempia. Sono però possibili entrambe le pronunce: con e senza raddoppiamento.
Da notare, a parte la parola rara pallamuro della quale non mi sento di fornire riscontri, la pronuncia univoca di pallacanestro che rispecchia la pronuncia sicuramente più diffusa alla radio-televisione. Per le forme univerbate con pronuncia alternativa direi, come sensibilità personale, che la pronuncia più diffusa sia quella con consonante raddoppiata perché nel termine è sempre avvertita la derivazione, vera o presunta, da palla a.
Il DiPI invece uniforma la trattazione di tutti i termini (quando li riporta): es. pallavolo [pallavolo, pallavvolo] (per il DiPI la pronuncia indicata dopo la virgola si considera accettabile, la pronuncia indicata dopo il punto e virgola si considera meno consigliabile).
Per pallacanestro, come separatore delle pronunce avrei usato il punto e virgola, in quanto la pronuncia raddoppiata mi sembra meno consigliabile (non avendo, secondo me, la stessa diffusione delle pronunce raddoppiate degli altri termini: pallamano, pallanuoto, pallavolo...).
La lingua è un guado attraverso il fiume del tempo. Essa ci conduce alla dimora dei nostri antenati.
V. M. Illič-Svitič
V. M. Illič-Svitič
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