Ferdinand Bardamu ha scritto:Proposta faceta: dee jay potrebbe essere dilunga (di + i lunga), che ha pure un’acconcia omografia e omofonia con la voce del verbo dilungare, ché molti diggei radiofonici tendono a parlarsi un po’ addosso…
Oppure dijota che in pronuncia allegra diventa diota, che sembra idiota.
Questo di sette è il piú gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l'ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Diskotekár si riferisce a qualcuno che ha qualche legame con una discoteca, che ci lavora, ma potrebbe semplicemente significare qualcuno che ci va spesso e volentieri. Plattvändare è uno che gira/ruota dischi.
Brazilian dude ha scritto:Diskotekár si riferisce a qualcuno che ha qualche legame con una discoteca, che ci lavora, ma potrebbe semplicemente significare qualcuno che ci va spesso e volentieri. Plattvändare è uno che gira/ruota dischi.
Grazie! Quindi, discotecaro e giradischi (anche se la persona, non la cosa)?! Uffa
Ho scoperto che l'Olivetti, lo Zingarelli e il Battaglia lemmatizzano la trascrizione digei, accolta insieme alla forma con la doppia g (diggei) dallo Zingarelli e accolta con il trattino in mezzo (di-gei) dal Sabatini-Coletti.