Sceglierei pur sempre vi, ché dovrei comunque fare i conti con qualche altro migliaio di telespettatori.Scilens ha scritto:E se fosse sua figlia che la sta guardando?

Moderatore: Cruscanti
Difficile a dirsi…Ivan92 ha scritto:Come mai si dice mi ci vedo, ti ci vedo ma ce lo vedo, ce la vedo? Per quale motivo i pronomi atoni mi, ti precedono la particella ci (con valore d'avverbio di luogo o di pronome dimostrativo) mentre i pronomi lo, la la seguono?
Non è affatto paradossale! Stiamo parlando dell’ordine in cui due pronomi clitici entrano in combinazione, e quel che ci dice la GGIC è semplicemente che, per esempio, un le dativo, quando entra in combinazione con un si riflessivo, lo precede, ma un le accusativo lo segue, e.g.: «le si accostò» (= a lei) ~ «se le lava» (= le mani).Ivan92 ha scritto:Per cui, una frase alla stregua di quando vengono usati come dativi mi sembra paradossale.
L’avevamo già citato nel quinto intervento di questo filone.Ferdinand Bardamu ha scritto:C’è un passo al riguardo nella Grammatica del Serianni, che purtroppo non ho sottomano.
Nel collegamento fornitoci da Infarinato, Marco1971 portava come esempio un passo del Paradiso nel quale Dante s'esprime senza l'ausilio della particella ci/ce. Per cui, penso che l'ipotesi dell'ipercorrettismo debba essere scartata. Direi piuttosto che l'uso del solo verbo avere, senza l'apposizione d'alcun ci/ce che preceda il clitico accusativo, è troppo antiquato — e forse troppo sostenuto — per poter essere compreso al giorno d'oggi.PersOnLine ha scritto:L'italiano comune (formale o informale che sia) prevede ce l'ho, la soppressione del ce si può avere, direi, o in un italiano sostenuto o, all'opposto, in un italiano popolare, magari per ipercorrettismo.
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