Avere la certezza che
Moderatore: Cruscanti
Avere la certezza che
Quale modo verbale regge l'espressione avere la certezza che all'interno d'un periodo ipotetico? Indicativo o congiuntivo? Esemplificando:
- Se avessi la certezza che vengono ecc...
- Se avessi la certezza che vengano ecc...
- Se avessi la certezza che venissero ecc...
Quale delle seguenti frasi è quella corretta?
- Se avessi la certezza che vengono ecc...
- Se avessi la certezza che vengano ecc...
- Se avessi la certezza che venissero ecc...
Quale delle seguenti frasi è quella corretta?
In caso d'incertezza la via più semplice è cercare le frasi alternative in Google-libri, che dovrebbe, in teoria, essere più affidabile, ma non è del tutto garantito.
Mi ero chiesto come potessero venire certi dubbi proprio a lei, che diversamente da me scrive bene e sembra abituato a farlo, ma, il fatto è strano, anche a me succede che se mi metto a pensare al "come si dice" tante volte mi ci faccio il capogatto e non so più come si parli.
A quel punto la miglior cosa è occuparsi d'altro per poi tornare a rileggere dopo qualche ora o, anche meglio, il giorno dopo.
Mi ero chiesto come potessero venire certi dubbi proprio a lei, che diversamente da me scrive bene e sembra abituato a farlo, ma, il fatto è strano, anche a me succede che se mi metto a pensare al "come si dice" tante volte mi ci faccio il capogatto e non so più come si parli.
A quel punto la miglior cosa è occuparsi d'altro per poi tornare a rileggere dopo qualche ora o, anche meglio, il giorno dopo.
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A tal proposito, consiglio caldamente di limitare la ricerca al [XIX e al] XX secolo (andando troppo indietro nel tempo si rischia di trovare legittimazione per costrutti non piú in uso, e il XXI sec. offre spesso esempi d’una norma non ancora consolidata).Scilens ha scritto:In caso d'incertezza la via più semplice è cercare le frasi alternative in Google-libri, che dovrebbe, in teoria, essere più affidabile, ma non è del tutto garantito.
Come si vede, la scelta è tra indicativo [presente, passato, futuro, a seconda del rapporto di contemporaneità, anteriorità o posteriorità che intercorre con la reggente] e congiuntivo imperfetto.
Con la scelta dell’indicativo si dà la preminenza all’aspetto «semantico» (avere certezza); col congiuntivo si sottolinea invece l’aspetto «modale» d’intrinseca incertezza che discende dal modo (congiuntivo) della reggente.
A quest’ultimo riguardo consiglio la lettura di due vecchi interventi di Marco: questo e soprattuto quest’altro.
P.S. Mi sono permesso di rimuovere un po’ di «melassa» da questo filone.

Grazie per essere intervenuto, lo sapevo che avrebbe sostenuto anche l'indicativo, ma per quel che mi riguarda avrei usato solo il congiuntivo imperfetto. Tra i casi del suo rimando su Google mi colpisce più di tutti questo:Infarinato ha scritto:[C]onsiglio caldamente di limitare la ricerca al [XIX e al] XX secolo…
Fernando Pessoa "Libro dell'inquietudine"
"Se avessi la certezza che tu lo sia (°o°), formulerei una religione sul sogno di amarti."
Oibò che traduzione. Che tu lo fossi.
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Sí, lo sporadico [ed eccentrico] uso del congiuntivo presente, che mi pare compaia solo in alcune traduzioni, non sono stato nemmeno a menzionarlo… Tanto piú che nell’originale portoghese («Se eu tivesse a certeza de que o eras, ergueria uma religião sobre o 〈sonho de〉 amar-te» [corsivo mio]) abbiamo un indicativo imperfetto (peraltro in dipendenza da un del [fatto] che), che deve avere spiazzato a tal punto la traduttrice da mandarla nel pallone!Scilens ha scritto:Tra i casi del suo rimando su Google mi colpisce più di tutti questo:
Fernando Pessoa "Libro dell'inquietudine"
"Se avessi la certezza che tu lo sia (°o°), formulerei una religione sul sogno di amarti."
Oibò che traduzione. Che tu lo fossi.

Tuttavia, nella mia ricerca avevo intenzionalmente ristretto il campo ai soli autori italiani, quindi detto passo del Libro dell’inquietudine non compare fra i risultati, come non compare questo brano dallo Zaïde di Madame de La Fayette, dove il congiuntivo presente è effettivamente già nell’originale, ma la traduzione non è letterale e il congiuntivo è in realtà parte d’una consecutiva («si j’étois aussi assuré que vous lui pussiez plaire» [corsivo e sottolineature mie]).

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