futuro principale, congiuntivo subordinata
Moderatore: Cruscanti
futuro principale, congiuntivo subordinata
Buonasera, è corretto il congiuntivo della seguente frase in dipendenza da un indicativo futuro semplice? "Servirà a tutti coloro che ne avvertano la necessità". Grazie
Sarebbe corretto anche l’indicativo presente, ma con un significato leggermente diverso.
«Servirà a tutti coloro che ne avvertono la necessità» può essere pronunziata con piú precisione quando si ha la certezza che esiste già qualcuno che avverte tale necessità; al contrario, col congiuntivo tutti coloro ha un’interpretazione non specifica, e può darsi che non ci sia e non ci sarà mai nessuno a avvertire questa necessità. Mi spiego con un esempio piú chiaro:
1. [Tra i dieci candidati] Assumeremo un ragazzo che parla l’italiano [: ce n’è due].
2. [Domani] Assumeremo un ragazzo che parli l’italiano [se mai ci sia uno che soddifaccia questa caratteristica].
«Servirà a tutti coloro che ne avvertono la necessità» può essere pronunziata con piú precisione quando si ha la certezza che esiste già qualcuno che avverte tale necessità; al contrario, col congiuntivo tutti coloro ha un’interpretazione non specifica, e può darsi che non ci sia e non ci sarà mai nessuno a avvertire questa necessità. Mi spiego con un esempio piú chiaro:
1. [Tra i dieci candidati] Assumeremo un ragazzo che parla l’italiano [: ce n’è due].
2. [Domani] Assumeremo un ragazzo che parli l’italiano [se mai ci sia uno che soddifaccia questa caratteristica].
Ultima modifica di Novizio in data sab, 19 lug 2014 9:30, modificato 2 volte in totale.
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[FT] «Ce n’è due»
Diciamo che, sincronicamente, è un toscanismo, quindi non proprio adatto [oggigiorno] ai registri piú formali…
Re: [FT] «Ce n’è due»
«Ne: avverbio o pronome personale ("con riferimento a persone già nominate, come complemento di argomento, specificazione e partitivo con il significato di di lui, di lei, di loro». Cosí nell’articolo della Crusca.Infarinato ha scritto:Diciamo che, sincronicamente, è un toscanismo, quindi non proprio adatto [oggigiorno] ai registri piú formali…
Ho capíto male qualcosa? Quel «di loro» che significa, quindi?
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No, direi che per il parlato di altre realtà regionali non si può trattare di toscanismi (se non molto antichi, e solo per alcune regioni), ma di forme sintattiche autoctone.Ivan92 ha scritto:Anche qui nelle Marche (soprattutto nella zone dell'anconitano, nonché nel maceratese e nel fermano) si ha mancanza d'accordo. Si tratta sempre d'un toscanismo o, in questo caso, l'assenza d'accordo "marchigiana" trae la sua origine da qualcos'altro?
La GGIC si limita a dire che il tipo «C’è due ragazzi» è proprio di «quelle varietà in cui non è obbligatorio l’accordo tra verbo e soggetto posposto» (I:126), ma non chiarisce quali siano queste varietà se non dicendo che tra di esse rientra [ovviamente] il fiorentino e che, com’è noto, «[q]uesta mancanza di accordo […] era usuale in italiano antico» (II:231).
Sbilanciandomi un po’, direi che il fenomeno è comune [perlomeno] a tutte le parlate centroitaliane, ma, se si considera l’alternanza pansettentrionale [che traspongo in italiano come] «due galline sono morte» ~ «[esso] è morto due galline» (cfr., e.g., Michele Loporcaro, Profilo linguistico dei dialetti italiani, Bari: «Laterza», 2009, p. 89), è probabile che esso sia in realtà molto piú esteso…
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