"Verde foglia" o "Verde di foglia"?
Moderatore: Cruscanti
"Verde foglia" o "Verde di foglia"?
Salve a tutti.
Mi chiedevo se per specificare la tonalità di un colore associandolo a un oggetto, ci sia una qualche regola sull'usare o non usare la preposizione "di".
Mi chiedevo se per specificare la tonalità di un colore associandolo a un oggetto, ci sia una qualche regola sull'usare o non usare la preposizione "di".
Per designare la tonalità di un colore non si usa "di", si dice rosso ciliegia. Se si dicesse "rosso di ciliegia" ci si riferirrebbe ad una macchia provocata dalla ciliegia. Allo stesso modo il nero seppia è un colore e il nero di seppia un alimento.
Nello specifico, il verde foglia è talmente vago da non indicare nulla oltre una qualche tonalità di verde, potendo la foglia essere di quercia, di salice, di canna, di pioppo, d'olivo...
Nello specifico, il verde foglia è talmente vago da non indicare nulla oltre una qualche tonalità di verde, potendo la foglia essere di quercia, di salice, di canna, di pioppo, d'olivo...
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- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Il colore in questione potrebbe essere denominato color rosa rossa, se poi cerca un nome commerciale per un colorante credo serva uno sforzo di immaginazione in piùApani ha scritto:Sarebbe un'ottima dritta, ma qui la poesia c'entra poco.
Io sto solo cercando un modo per denominare del colorante rosso derivato dalle rose.
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- Interventi: 1782
- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Mi sembra di cogliere una differenza di sfumature in quanto viene proposto.
Esempio: se dico "rosso robbia", intendo un colore - di natura non specificata, presumibilmente industriale - che ha una tonalità che ricorda un tessuto tinto con la robbia.
Ma se voglio invece indicare proprio un rosso ottenuto con la robbia (e a questo punto non è un singolo colore preciso, perché uno stesso principio colorante può dare tinte diverse in funzione di temperatura del bagno e ph), devo ricorrere a un'altra forma, che può essere del tipo "rosso di robbia", cioè ottenuto con la robbia.
Tornando alle rose, un "rosso rosato" mi sembra diverso di un "rosso di rosa".
Ora, la domanda mia è: qual'è il modo corretto per indicare non l'aspetto cromatico ma la provenienza, la genesi di un colore? Data la precisione della nostra lingua, mi aspetto che la distinzione possa essere fatta, ma a questo punto non so cosa scegliere.
Blu dal guado, blu di guado, blu (ottenuto) col guado???
In teoria, la risposta è stata data più sopra: il "rosso di ciliegia" è un rosso ottenuto sedendosi su un cesto di ciliege, e analogamente, un "verde di foglia" è ricavato dalla spremitura (con successivi trattamenti) di un qualche tipo di foglie. Mi aspetterei però a questo punto che l'informazione venisse completata perché - come appunto notato sopra - ci sono infinite foglie.
A meno che non interessi proprio solo il procedimento: questo verde, qualunque esso sia, è comunque un colore naturale ricavato direttamente da foglie. In questo caso, l'attenzione è tutta sulla foglia come origine del colore, mentre passa in secondo piano la tonalità cromatica del risultato.
Analogamente all'esempio iniziale che facevo - il "rosso di robbia" - che di fatto spazia dall'arancione al rosso al mattone pur provenendo sempre dalla medesima radice della medesima specie di pianta.
Esempio: se dico "rosso robbia", intendo un colore - di natura non specificata, presumibilmente industriale - che ha una tonalità che ricorda un tessuto tinto con la robbia.
Ma se voglio invece indicare proprio un rosso ottenuto con la robbia (e a questo punto non è un singolo colore preciso, perché uno stesso principio colorante può dare tinte diverse in funzione di temperatura del bagno e ph), devo ricorrere a un'altra forma, che può essere del tipo "rosso di robbia", cioè ottenuto con la robbia.
Tornando alle rose, un "rosso rosato" mi sembra diverso di un "rosso di rosa".
Ora, la domanda mia è: qual'è il modo corretto per indicare non l'aspetto cromatico ma la provenienza, la genesi di un colore? Data la precisione della nostra lingua, mi aspetto che la distinzione possa essere fatta, ma a questo punto non so cosa scegliere.
Blu dal guado, blu di guado, blu (ottenuto) col guado???
In teoria, la risposta è stata data più sopra: il "rosso di ciliegia" è un rosso ottenuto sedendosi su un cesto di ciliege, e analogamente, un "verde di foglia" è ricavato dalla spremitura (con successivi trattamenti) di un qualche tipo di foglie. Mi aspetterei però a questo punto che l'informazione venisse completata perché - come appunto notato sopra - ci sono infinite foglie.
A meno che non interessi proprio solo il procedimento: questo verde, qualunque esso sia, è comunque un colore naturale ricavato direttamente da foglie. In questo caso, l'attenzione è tutta sulla foglia come origine del colore, mentre passa in secondo piano la tonalità cromatica del risultato.
Analogamente all'esempio iniziale che facevo - il "rosso di robbia" - che di fatto spazia dall'arancione al rosso al mattone pur provenendo sempre dalla medesima radice della medesima specie di pianta.
Per esempio “rosso di rose Guinée “ (Guinée è una cultivar di rosa) come blu di metilene o blu di cobalto.
Trovo che il “verde foglia” esiste davvero e corrisponde al 41FF32
Trovo che il “verde foglia” esiste davvero e corrisponde al 41FF32
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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- Interventi: 1782
- Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09
Dipende dalla classificazione cromatica che si usa. In fondo, anche questi nomi sono una convenzione.
E comunque, il verde-foglia è anche verde di foglia?
Non mi viene in mente una foglia che dia un verde del genere...
E torniamo al punto di partenza.
P.S. Mi ero dimenticata del blu di cobalto e di metilene, altri colori da aggiungere alla lista dei "colori generati da".
E comunque, il verde-foglia è anche verde di foglia?
Non mi viene in mente una foglia che dia un verde del genere...
E torniamo al punto di partenza.
P.S. Mi ero dimenticata del blu di cobalto e di metilene, altri colori da aggiungere alla lista dei "colori generati da".
Anche a me pare un verde da evidenziatore che dev'essere una convenzione adatta alla riproduzione elettronica. I venditori di stoffe conoscevano ogni sfumatura di colore e ognuna aveva un nome preciso. Dalle tabelle che ho visto m'è sembrato che i nomi fossero variabili e ho avuto la sensazione che fossero tradotti. Un'altra arte che se ne va.domna charola ha scritto:Non mi viene in mente una foglia che dia un verde del genere...
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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