
«Édera/éllera»
Moderatore: Cruscanti
«Édera/éllera»
La parola edera (lett. e pop. ellera) ha, in pronuncia tipo, la e chiusa /'edera/, /'ellera/. Ora, siccome deriva dal latino hĕdera(m) – con e breve – mi domando come mai non ha dato /'Edera/ con e aperta. Naturalmente sappiamo come i latinismi dòtti diano l’esito aperto delle vocali e e o per l’abitudine di leggerle tutte aperte in latino. E qui siamo appunto di fronte a una voce dòtta. In altri casi entra in gioco l’analogia (come in lèttera per influsso di lètto). Qui però non vedrei a quali influssi abbia potuto essere esposta la parola… 

Ultima modifica di Marco1971 in data gio, 13 mag 2010 15:46, modificato 1 volta in totale.
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: «édera/éllera»
Allora, innanzitutto, come ben sai e del resto hai già detto, non possiamo aspettarci sempre perfetta aderenza all’etimo: spesso subentrano fenomeni analogici non sempre facilmente ricostruibili a posteriori.Marco1971 ha scritto:La parola edera (lett. e pop. ellera) ha, in pronuncia tipo, la e chiusa /'edera/, /'ellera/. Ora, siccome deriva dal latino hĕdera(m) – con e breve – mi domando come mai non ha dato /'Edera/ con e aperta. Naturalmente sappiamo come i latinismi dòtti diano l’esito aperto delle vocali e e o per l’abitudine di leggerle tutte aperte in latino. E qui siamo appunto di fronte a una voce dòtta.
Poi, noto che in Toscana la pronuncia èdera (data come prima, «moderna», dal Canepàri) non è sconosciuta, e la variante sincopata edra ha /'E-/. Inoltre, per quanto ne so, l’esatta evoluzione fonetica di éllera non è nota, e l’/'e-/ della voce popolare potrebbe avere influenzato la pronuncia della voce dòtta.
P.S. Se edera non fosse un cultismo, si potrebbe pensare a un’evoluzione hĕdera(m) > ièdera > èdera > édera analogico al tipo nĕgo > niègo> nègo > négo (il quale si giustifica con l’attrazione del forme rizoatone).
Re: «édera/éllera»
Il Sabatini-Coletti, sotto éllera dice questo:Infarinato ha scritto:Inoltre, per quanto ne so, l’esatta evoluzione fonetica di éllera non è nota, e l’/'e-/ della voce popolare potrebbe avere influenzato la pronuncia della voce dòtta.
Abbiamo altri esempi d’un simile passaggio da -d- a -l-?voce di tradizione pop. rispetto a edera, con passaggio di -d- a -l- e radd. conson. in sillaba postonica di parola sdrucciola.
Comunque la tua spiegazione mi soddisfà appieno.

- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5603
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: «édera/éllera»
Sí, ma ora non mi vengono in mente…Marco1971 ha scritto:Il Sabatini-Coletti, sotto éllera dice questo:Abbiamo altri esempi d’un simile passaggio da -d- a -l-?voce di tradizione pop. rispetto a edera, con passaggio di -d- a -l- e radd. conson. in sillaba postonica di parola sdrucciola.

Il «radd[oppiamento] cons[onantico] in sillaba postonica di parola sdrucciola» è quello per cui preferisci (e preferisco) scècchero con du’ c: rimembri?
Re: «édera/éllera»
Un’occhiata darò, forse domani.Infarinato ha scritto:Si tratta però di esiti occasionali: puoi dare un’occhiata sul Rohlfs…

Rimembro, eccome! M’illumini d’immenso!Infarinato ha scritto:Il «radd[oppiamento] cons[onantico] in sillaba postonica di parola sdrucciola» è quello per cui preferisci (e preferisco) scècchero con du’ c: rimembri?

-
- Interventi: 131
- Iscritto in data: ven, 10 giu 2005 11:33
Quanto al timbro vocalico, andrebbe perà precisato che in realtà, più che nei cambiamenti analogici, certe mancate corrispondenze nascono dalle incertezze prosodiche del latino volgare. Una vocale in sillaba aperta è sentita lunga in latino tardo, per la tendenza a guadagnare l'isocronia sillabica. Perciò la classica rispondenza: lungo - chiuso, breve - aperto, si perde.
- u merlu rucà
- Moderatore «Dialetti»
- Interventi: 1340
- Iscritto in data: mar, 26 apr 2005 8:41
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 2 ospiti