Godimi
Moderatore: Cruscanti
Godimi
È corretta l'espressione "godimi"?
Ho trovato pareri contrastanti. C'è chi dice che in quanto (godere) verbo sia transitivo che intransitivo può essere accettata anche questa forma. Altri mi dicono che è assolutamente sbagliata. Altri ancora che è impropria ma non scorretta.
Qualcuno può farmi luce?
Grazie.
Ho trovato pareri contrastanti. C'è chi dice che in quanto (godere) verbo sia transitivo che intransitivo può essere accettata anche questa forma. Altri mi dicono che è assolutamente sbagliata. Altri ancora che è impropria ma non scorretta.
Qualcuno può farmi luce?
Grazie.
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
È un po’ come mi parlo: grammaticalmente possibile, ma d’uso estremamente marginale.
In un recente passato, qui, s'è sentito usare 'marginale' come eufemismo, ma non è questo il caso. La forma 'godimi' non è scorretta, come non sarebbe scorretta la forma 'àmati', anche se non è per nulla facile sentirla (circa 5500 risultati su google contro 15000). Non è da correggere.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Esatto, ha ben esplicitato il mio pensiero.PersOnLine ha scritto:È un po’ come mi parlo: grammaticalmente possibile, ma d’uso estremamente marginale.
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Non so a quale intervento si riferisca, ma credo che nessuno, qui dentro, userebbe mai marginale come eufemismo per agrammaticale. Tra l'altro, non credo neanche che, di per sé, marginale indichi una parola d'uso raro, bensì una parola (o una forma) il cui contesto d'uso – per giustificarla – è infrequente o, concretamente, poco probabile: cioè, appunto, linguisticamente marginale.Scilens ha scritto:In un recente passato, qui, s'è sentito usare 'marginale' come eufemismo...
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
In che senzo? Marginale significa che sta ai margini dell’accettabilità. Non si capisce quale sia il suo impiego «eufemistico»: se un costrutto è grammaticalmente scorretto, è grammaticalmente scorretto, non marginale. [PersOnLine mi ha anticipato, dicendo molto meglio.]Scilens ha scritto:In un recente passato, qui, s'è sentito usare 'marginale' come eufemismo…
Tornando in tema, il nostro costrutto non ha, apparentemente, nulla di anomalo. Il Vocabolario Treccani alla voce «Godere», significato 2b, dice:
Con compl. oggetto di persona (per lo più rappresentato dal pron. lo, la, ecc.), provare piacere a stare in compagnia di qualcuno, averne gioia o divertimento; talora iron.: i figli se li goda chi li ha fatti; l’ha voluto sposare e se lo goda; e con riferimento a un evento negativo cercato o per lo meno prevedibile: l’ha voluto? se lo goda.
(Le sottolineature sono mie.) Il godere qualcuno denota un piacere piú personale e intenso rispetto al godere di qualcuno, cosa che è accentuata anche dalla presenza del pronome intensivo, che rende il verbo un riflessivo indiretto.
La stranezza di godimi sta, a quanto pare, nell’uso piú raro del pronome di prima persona come complemento oggetto.
- Animo Grato
- Interventi: 1384
- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
E aggiungerei (nel caso specifico) un bel "purtroppo!". Per esempio, il sottotesto di questa scena sarebbe proprio un legittimissimo "Godimi!".PersOnLine ha scritto:Tra l'altro, [...] credo [...] che, di per sé, marginale indichi una parola [...] (o una forma) il cui contesto d'uso – per giustificarla – è infrequente o, concretamente, poco probabile: cioè, appunto, linguisticamente marginale.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
-
- Interventi: 1413
- Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
- Località: Marradi (FI)
A me piace poco (il "godimi" del filone, non Kelly Lebrock).
Mi pare zoppicante come costrutto.
Il motivo è che il "-mi", a quanto pare, è un complemento oggetto. Dico così perché all'inizio del filone mi sono proprio chiesto cosa si cercasse di dire.
Sarebbe un "godi me", che non mi convince.
Si dice che uno "si gode i figli", si dice "mi godo i figli", ma in questo caso il "-mi" è un dativo di vantaggio. Non si dice che uno "gode i figli" o "Io godo i figli".
Al massimo dovrebbe essere un "goditi me".
Mi pare zoppicante come costrutto.
Il motivo è che il "-mi", a quanto pare, è un complemento oggetto. Dico così perché all'inizio del filone mi sono proprio chiesto cosa si cercasse di dire.
Sarebbe un "godi me", che non mi convince.
Si dice che uno "si gode i figli", si dice "mi godo i figli", ma in questo caso il "-mi" è un dativo di vantaggio. Non si dice che uno "gode i figli" o "Io godo i figli".
Al massimo dovrebbe essere un "goditi me".
-
- Interventi: 1303
- Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30
Strano perché raro, senza alcun dubbio. E in effetti, mi sembra di poter dire che ciò vale anche per gli altri pronomi atoni. In goditi (godi te stesso), godilo, godila, l'enclisi dei clitici genera sbigottimento. L'aggiunta d'una particella pronominale con valore intensivo rimette le cose a posto e par che tutto torni alla normalità: goditelo, goditela, ecc. Ma questo è soltanto quel che dice l'orecchio e nulla piú.
Animo Grato ha scritto: Per esempio, il sottotesto di questa scena sarebbe proprio un legittimissimo "Godimi!".

Ferdinand, mi scuserà se non ho voglia di rivangare una diatriba che è durata fin troppo (seppure in poche battute) e che non dovrebbe essere trasformata in polemica. "Ai margini dell'accettabilità" che vuol dire? Quasi accettabile senza esserlo definitivamente? Oppure sopportabile? Parzialmente rifiutabile? Parzialmente accettabile? O accettabile in qualche contesto ma non in tutti? Si può dire ma non è italiano corretto? In mezzo a tutto quanto viene detto ogni giorno, le parti "marginali" sono errori.
Mi si potrà obiettare che discerno con la scure, ma per me se qualcosa non è giusto, è sbagliato. Dire "poco corretto" non ha senso se non come eufemismo.
Al limite per me esistono solo tre enti: l'italiano, il vernacolo (o il dialetto) e gli errori; questi ultimi, se si vuole, sono distinguibili tra quelli che sono errori in italiano ma non in lingua natale e quelli che sono semplicemente sbagli anche in dialetto. Frasi grammaticalmente errate possono essere comunque espressive (non equivoche o insensate) senza essere agrammaticali, ma tutto dipende dal concetto globale che si ha di "grammatica", che può essere inteso come codice fisso o come organismo vivente (che in quanto espressione di viventi, per definizione mutano).
Una grammatica che è variabile non ha senso nazionale, si presta ad un gergo, non a lingue rigide come l'italiano, che nasce come lingua teorica, lingua solo scritta. Accettare tutto il parlato, con tutte le costruzioni multidialettali italianizzate, comporta de facto l'abbandono dell'italiano.
Definire "marginale" una frase (ma su quali basi? Statistiche? insegnamenti 'autorevoli'? Uso -errori compresi- di autori noti e celebrati?) non ha il minimo significato: Non può essere 'meno corretta' o 'più corretta'. O è corretta o è errata. Tertium non datur.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
- Ferdinand Bardamu
- Moderatore
- Interventi: 5195
- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Neanch’io. Per quanto mi riguarda, le ha già risposto PersOnLine, meglio di me. De hoc satis.Scilens ha scritto:Ferdinand, mi scuserà se non ho voglia di rivangare una diatriba che è durata fin troppo (seppure in poche battute) e che non dovrebbe essere trasformata in polemica.
-
- Interventi: 1413
- Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
- Località: Marradi (FI)
Non può essere, piuttosto, un dativo di partecipazione? Forse non è il termine esatto, intendo i costrutti come "stammi bene", "non mi fare pazzie", "mi prenda questo farmaco" (detta dal medico).PersOnLine ha scritto:mentre il godimi è un invito (assoluto) a 'godersi qualcuno': in questo caso, chi pronuncia la frase.
Io, dico la verità, dall'inizio del filone non ho capito cosa si intendesse.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 5 ospiti