Congiuntivo o indicativo?

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Vinci
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Congiuntivo o indicativo?

Intervento di Vinci »

Buongiorno, ritorno nuovamente a proporvi un mio dubbio sull'uso del congiuntivo.
Non so quale delle due seguenti frasi sia corretta:
- "Penso che se davvero sono sua amica non mi avrebbe fatto questo"
- "Penso che se davvero fossi sua amica non mi avrebbe dovuto fare questo"
Vi ringrazio in anticipo. Attendo con ansia una Vostra corte risposta
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Le due frasi non sono equivalenti e sono errate.
Lei forse intendeva dire "se mi avesse considerata un'amica non mi avrebbe fatto (o dovuto fare) questo."
Ma avrebbe potuto voler dire anche "se fossi stata sua amica non mi avrebbe fatto questo."
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Vinci
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Intervento di Vinci »

Grazie per aver chiarito il mio dubbio. Il verbo pensare, dunque regge solo il congiuntivo.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Le due frasi […] sono errate.
Mi spiace, ma non è cosí. La prima frase, quella coll’indicativo in protasi, è sicuramente sbagliata.

La seconda frase riportata da Vinci si può invece classificare come controfattuale, ossia un’ipotetica sicuramente falsa; pertanto, è corretta. La Sua riformulazione, Scilens, prescinde dal ragionamento sul rapporto tra i tempi della frase data.

Rispetto alla classica ripartizione scolastica del periodo ipotetico — e con scolastica intendo della scuola dell’obbligo — esiste un ventaglio di combinazioni fra tempi e modi piú ampio. Per esprimere la falsità dell’ipotesi, si può avere il congiuntivo piucchepperfetto in protasi e il condizionale composto in apodosi, oppure congiuntivo piucchepperfetto e condizionale semplice, oppure congiuntivo imperfetto e condizionale composto, oppure congiuntivo imperfetto e condizionale semplice.

Non mi addentro nell’analisi di ciascuna di queste combinazioni per non andar fuori tema. Preciso solo che una frase come «Penso che, se davvero fossi sua amica, non mi avrebbe dovuto fare questo» è corretta ed esprime un’ipotesi (che, in assenza di ulteriore contesto, possiamo interpretare come) sicuramente falsa.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

Mi sbaglierò, ma credo che Vinci non aspirasse a cotanta finezza, che tra l'altro mi par proprio stiracchiata.
Dalla risposta che Vinci ha dato credo che volesse sapere soltanto se il verbo pensare reggesse il congiuntivo o no. Per me regge il congiuntivo, per Lei, Ferdinand, forse no. Ad ogni modo la sua risposta avrebbe dovuto tener conto della richiesta: prima s'impara a camminare, poi a correre.

Eppoi, chi meglio del parlante sa se qualcuno viene sentito come amico o no?
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Scilens ha scritto:Mi sbaglierò, ma credo che Vinci non aspirasse a cotanta finezza, che tra l'altro mi par proprio stiracchiata.
Dalla risposta che Vinci ha dato credo che volesse sapere soltanto se il verbo pensare reggesse il congiuntivo o no. Per me regge il congiuntivo, per Lei, Ferdinand, forse no. Ad ogni modo la sua risposta avrebbe dovuto tener conto della richiesta: prima s'impara a camminare, poi a correre.
Gentile Scilens, grazie della risposta. La invito, tuttavia, a rileggere attentamente il quesito di Vinci, facendo particolare attenzione alle parole segnate in rosso:
Vinci ha scritto:Buongiorno, ritorno nuovamente a proporvi un mio dubbio sull'uso del congiuntivo.
Non so quale delle due seguenti frasi sia corretta:
- "Penso che se davvero sono sua amica non mi avrebbe fatto questo"
- "Penso che se davvero fossi sua amica non mi avrebbe dovuto fare questo"
Vi ringrazio in anticipo. Attendo con ansia una Vostra corte risposta
Vede? L’utente che ha aperto il filone voleva sapere se il congiuntivo in questo caso fosse corretto.

Le faccio notare, peraltro, che il congiuntivo segnato in rosso in quella frase non è retto da «Penso», bensí dipende dal condizionale composto, perché è parte di un periodo ipotetico. Perciò la sua ipotesi secondo la quale Vinci chiedeva quale fosse la reggenza del congiuntivo è sbagliata, e ha fatto sí che la povera Vinci fosse tratta inganno.

Come vede, dunque, quello che ha tenuto conto della richiesta rispondendo correttamente sono io, non lei. :)
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data ven, 14 nov 2014 6:53, modificato 1 volta in totale.
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Infarinato
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Intervento di Infarinato »

In realtà, nel caso della seconda frase proposta da Vinci, ci troviamo difronte a una questione di una banalità sconcertante, dove, una volta tanto, uso [piú o meno sorvegliato] e [cogente] logica grammaticale concordano perfettamente, per cui è sorprendente rilevare come anche chi s’attiene a un’impostazione grammaticale molto scolastica infarcita di regole fantasma non riesca a vedere la correttezza della frase in oggetto. :twisted: (E non si tratta certo di «finezze»: è l’abbiccí della sintassi della lingua italiana!)

Ora, a parte il fatto che —è bene ricordarlo— «qualunque verbo o qualunque costrutto che richieda il congiuntivo può costruirsi con l’indicativo (o, se è un passato, col condizionale composto) quando l’oggettiva indica azione posteriore rispetto alla reggente […]: «— Anche voi — riprese Renzo — credo che potrete farmi un piacere» (Manzoni, I Promessi Sposi, XXXIV 22)» (Serianni 1989:558, sottolineature mie), è ovvio che (ed è il caso nostro) «[o]ltre che col congiuntivo e con l’indicativo un’oggettiva in rapporto di contemporaneità o di anteriorità con la reggente può costruirsi col condizionale quando coincida con l’apodosi di un periodo ipotetico («credo che avremmo commesso un errore tragico se in passato non avessimo tempestivamente affermato una posizione critica» A. Natta, intervista alla «Repubblica», 3.2.1987, 3); oppure, in genere, là dove si userebbe il condizionale in una frase enunciativa: «penso che faresti bene a parlargli» (ibid., sottolineature mie). ;)
Vinci
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Congiuntivo o indicativo

Intervento di Vinci »

Ringrazio tutti per gli interventi che sono per me motivo di riflessione ed arricchimento. Vi chiedo, cortesemente, se potete consigliarmi una valida grammatica su questo argomento (uso congiuntivo) che mi aiuti a risolvere i miei dubbi.
Ne approfitto per un altro chiarimento :oops:
La frase: " La mamma ha voluto sapere come era andato l'incontro con Anna" e corretta oppure il verbo volere + sapere richiede il congiuntivo ( come fosse andato l'incontro).
Grazie :)
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Ferdinand Bardamu
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Re: Congiuntivo o indicativo

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Vinci ha scritto:Ringrazio tutti per gli interventi che sono per me motivo di riflessione ed arricchimento. Vi chiedo, cortesemente, se potete consigliarmi una valida grammatica su questo argomento (uso congiuntivo) che mi aiuti a risolvere i miei dubbi.
Ne approfitto per un altro chiarimento :oops:
La frase: " La mamma ha voluto sapere come era andato l'incontro con Anna" e corretta oppure il verbo volere + sapere richiede il congiuntivo ( come fosse andato l'incontro).
Grazie :)
La grammatica che consigliamo spesso è quella di Luca Serianni. Il prezzo non è basso, ma è, almeno per me, un’opera di frequentissima consultazione, che si ripaga nel tempo.

Circa la sua domanda, la invito a dare un’occhiata a questi filoni.
Vinci
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Intervento di Vinci »

Ho letto i vari filoni che il sig. Bardamu mi ha indicato, ma purtroppo non sono riuscita a dissipare il mio dubbio.
La frase: "La mamma ha voluto sapere come era andato l'incontro con Anna", credo sia giusta, perché il verbo sapere indica certezza;
mentre la frase "Non rispondeva ai miei messaggi, nonostante ero sicura che li leggeva", dovrebbe essere sbagliata. La forma corretta, a mio modesto avviso, dovrebbe essere: "Non rispondeva ai miei messaggi, nonostante ero sicura che li leggesse". I miei dubbi aumentano sempre di più :cry:
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Mi pare che mischiamo un pochino le mele con le pere. :)

La frase «La mamma ha voluto sapere come era andato l’incontro con Anna» è corretta, come sarebbe corretta «La mamma ha voluto sapere come fosse andato l’incontro con Anna», perché «[n]elle interrogative indirette è possibile adoperare sia l’indicativo sia il congiuntivo».

La congiunzione nonostante (che) non introduce un’interrogativa indiretta, bensí una proposizione concessiva, e regge esclusivamente il congiuntivo.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data sab, 15 nov 2014 18:34, modificato 1 volta in totale.
Vinci
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Intervento di Vinci »

Sul mio testo di grammatica c'è scritto che la proposizione concessiva può essere espressa anche con l'indicativo, dunque la frase: "Lei non rispondeva ai miei messaggi, anche se io ero sicura che li leggeva" dovrebbe essere corretta. :?:
Avatara utente
Zabob
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Iscritto in data: sab, 28 lug 2012 19:22

Intervento di Zabob »

Vinci ha scritto:Sul mio testo di grammatica c'è scritto che la proposizione concessiva può essere espressa anche con l'indicativo
Non quando è introdotta da "nonostante (che)".
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

La scelta del modo della concessiva dipende dall’introduttore (congiunzione o locuzione congiuntiva) che si sceglie. Anche se normalmente prende l’indicativo: es. «Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti».
mariuccia
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Iscritto in data: lun, 10 nov 2014 21:21
Località: lecce

Intervento di mariuccia »

Che bello aver scoperto questo posto.Verrò sempre più spesso
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