Le dirò, io passo per "virgolista selvaggio", e sono accusata di acquistarle al supermercato... quindi non mi sento di dare indicazioni... al massimo, sensazioni "a orecchio".
In genere affronto il testo come quando preparo qualcosa da leggere in pubblico o recitare, e le virgole mi cadono sulle pause che danno ritmo e interesse al discorso. Ma questo non può esser un criterio "grammaticale", una "regola".
A me verrebbe una cosa così:
"Bene, allora facciamo così", disse Newt
, estraendo dalla tasca una bella manciata di denaro
, alla vista del quale l'espressione della "lenza" subito si rabbonì.
Forse due sono troppe; o l'una o l'altra... boh? l'unica cosa di cui sono certa è che nessuna del tutto mi costringe a una tirata unica, non mi dà alcun aiuto a gestire la lettura. Non mi piace, insomma.
...e a questo punto, attendo gli esperti, così imparo anch'io qualcosa.
