A me suona strano. Ci sono altre attestazioni, che voi sappiate?Leonardo da Vinci descriveva così il salto del torrente Troggia, dalla Val Biandino alla Valsassina. Un salto di cento metri dopo il quale il torrente diventava un fiume e andava ad infoltire le acque di un altro corso fluviale che scorre per tutta la valle, il Pioverna.
?«Infoltire le acque»
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?«Infoltire le acque»
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A me suona inappropriato. Sto cercando di capire se alla base di questo sfondone possa esserci una parola di significato affine e dal suono simile.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Credo anch’io che sia cosí.PersOnLine ha scritto:Non ho a portata di mano il dizionario delle collocazioni, ma direi che l'unica parola appropriata in questo caso sia ingrossare [le acque].
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A occhio e croce quella frase mi sembra che non possa appartenere alla prosa di Leonardo, nonostante sia riportata come citazione:
Leonardoda Vinci, in uno
dei suoi codici, descriveva così il salto del torrente Troggia, dalla Val
Biandino alla Valsassina: “un salto di cento metri dopo il quale il tor-
rente diventava un fiume e andava ad infoltire le acque di un altro
corso fluviale che scorre per tutta la valle, il Pioverna”.
(Tratto da www.cicloviadeilaghi.it/sporterelaxinbi ... T_BICI.pdf)
Infatti non ho ancora trovato il passo originale, ma questo sarebbe il meno. Comunque sia al tempo di Leonardo il metro ancora non era usato.
Leonardoda Vinci, in uno
dei suoi codici, descriveva così il salto del torrente Troggia, dalla Val
Biandino alla Valsassina: “un salto di cento metri dopo il quale il tor-
rente diventava un fiume e andava ad infoltire le acque di un altro
corso fluviale che scorre per tutta la valle, il Pioverna”.
(Tratto da www.cicloviadeilaghi.it/sporterelaxinbi ... T_BICI.pdf)
Infatti non ho ancora trovato il passo originale, ma questo sarebbe il meno. Comunque sia al tempo di Leonardo il metro ancora non era usato.
Ultima modifica di Scilens in data lun, 24 nov 2014 14:02, modificato 1 volta in totale.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
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Infatti nessuno l’ha detto (o scritto).Scilens ha scritto:A occhio e croce quella frase mi sembra che non possa appartenere alla prosa di Leonardo, nonostante sia riportata come citazione…

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Nòne
, non ci son le virgolette: il passo di Leonardo è citato prima.


La «citazione» dal Lei trovata non è che una parafrasi [in italiano moderno] del brano leonardesco. Purtroppo nell’opuscolo PDF da Lei citato ci hanno infilato delle fuorvianti virgolette, che fanno pensare a una citazione letterale…[url=http://www.reti.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Reti%2FDetail&cid=1213277865103&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-to-render%3D1213277022395&pagename=DG_RSSWrapper]Regione Lombardia[/url] (grassetto mio) ha scritto:In Valsassina, infra Vimognie e Introbbio, a man destra, entrando per via di Lecco, si trova la Trosa, fiume che cade da uno sasso altissimo, e cadendo entra sotto terra, e lì finisce il fiume. (Leonardo da Vinci, 1495. Codice Atlantico)Leonardo da Vinci descriveva così il salto del torrente Troggia, dalla Val Biandino alla Valsassina. Un salto di cento metri dopo il quale il torrente diventava un fiume e andava ad infoltire le acque di un altro corso fluviale che scorre per tutta la valle, il Pioverna.
- Altezza: 100 metri
- Tipologia: cascata naturale
- Località: Introbio (m 600)
- Infrastrutture: prima centrale idroelettrica 1901/1902 di potenza di 380kWA. Attualmente due centrali Enel.
- Progetti: Sistema di illuminazione per valorizzare la bellezza della Cascata

Ma poi perché adoperare l'imperfetto? Forse che la geografia dei luoghi non è più la stessa dei tempi di Leonardo? Io sono più perplesso davanti a questo tempo verbale.Leonardo da Vinci descriveva così il salto del torrente Troggia, dalla Val Biandino alla Valsassina. Un salto di cento metri dopo il quale il torrente diventava un fiume e andava ad infoltire le acque di un altro corso fluviale che scorre per tutta la valle, il Pioverna.
Quanto all'acqua "folta", non mi dispiace: in un registro poetico ci potrebbe stare, così come ci sta la pioggia folta («Di quella Babilonia in noi l'orrore / S'accrebbe assai per una pioggia folta, / Che nel cammin ci accompagnò molt'ore.» – Lorenzo Magalotti). Nel caso in esame avrei scritto accrescere.
Oggi com'oggi non si sente dire dieci parole, cinque delle quali non sieno o d'oltremonte o nuove, dando un calcio alle proprie e native. (Fanfani-Arlìa, 1877)
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Il passo originale dovrebbe essere questo:
«Invalsasina infra vimognio et introbbio amandesstra entrando per la via di leccho si trova la trosa fiume che chade da un sasso altissimo e chadendo entra sotto terra elli finisscie il fiume».
Quindi all'origine, il fiume non confluisce, per Leonardo, in alcun altro corso d'acqua, o meglio, non è questo che a lui interessa riferire. Le interpretazioni si sprecano anche sul "finire sotto terra", cosa in realtà non vera.
«Invalsasina infra vimognio et introbbio amandesstra entrando per la via di leccho si trova la trosa fiume che chade da un sasso altissimo e chadendo entra sotto terra elli finisscie il fiume».
Quindi all'origine, il fiume non confluisce, per Leonardo, in alcun altro corso d'acqua, o meglio, non è questo che a lui interessa riferire. Le interpretazioni si sprecano anche sul "finire sotto terra", cosa in realtà non vera.
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Be', ma si tratta di due casi non paragonabili. L'immagine dei fili di pioggia che scendono dal cielo (qui non è detto espressamente, ma è un modo comune di vedere il fenomeno) è compatibile con l'infoltimento, come del resto si parla di una pioggia fitta. Ma questo va bene finché si ha (a) che fare con elementi discreti, che possono essere più o meno radi. Viceversa, l'acqua di un fiume è di per sé un continuum, e come tale può essere diminuito o accresciuto (come Lei stesso suggerisce), ma non diradato o infoltito.Zabob ha scritto:Quanto all'acqua "folta", non mi dispiace: in un registro poetico ci potrebbe stare, così come ci sta la pioggia folta («Di quella Babilonia in noi l'orrore / S'accrebbe assai per una pioggia folta, / Che nel cammin ci accompagnò molt'ore.» – Lorenzo Magalotti).
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Sí, l’avevamo/avevano già detto, edizione diplomatica a parte.domna charola ha scritto:Il passo originale dovrebbe essere questo:
«Invalsasina infra vimognio et introbbio amandesstra entrando per la via di leccho si trova la trosa fiume che chade da un sasso altissimo e chadendo entra sotto terra elli finisscie il fiume».

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