Perché «Iraq» e non «Irac»?
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Perché «Iraq» e non «Irac»?
Nel DOP, alla voce «al-‘Irāq», si legge che l’italianizzazione di al-‘Irāq è solo Iraq, non Irak né Irac. Che si debba evitare Irak lo capisco, ma perché non si può scrivere Irac?
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«Irac» e «Iraca»
Cerco di dare un senso a questo filone e rimediare alla figuraccia. Ho fatto una ricerca su Google Libri per «irac». Ricopio il passo d’un’opera che mi pare interessante:
IRAC. Vi sono in Persia due paesi di questo nome, i quali importa molto di non confondere: per distinguerli però se gli aggiungono i nomi d’Arabi, ed Agemi; ma quando si dice questo nome d’Irac senza una tal distinzione, d’ordinario è l’ultima che intendesi, vale a dire l’Iraca propriamente detta: allorché si scrive l’Iraca. [Gianfrancesco Pivati, Nuovo dizionario scientifico e curioso sacro-profano, vol. V]
Iraca, sostantivo femminile, era dunque la forma usata in antico, interamente adattata alla nostra fonotassi.
IRAC. Vi sono in Persia due paesi di questo nome, i quali importa molto di non confondere: per distinguerli però se gli aggiungono i nomi d’Arabi, ed Agemi; ma quando si dice questo nome d’Irac senza una tal distinzione, d’ordinario è l’ultima che intendesi, vale a dire l’Iraca propriamente detta: allorché si scrive l’Iraca. [Gianfrancesco Pivati, Nuovo dizionario scientifico e curioso sacro-profano, vol. V]
Iraca, sostantivo femminile, era dunque la forma usata in antico, interamente adattata alla nostra fonotassi.
Re: «Irac» e «Iraca»
Siamo tanto abituati ai forestierismi che Iraca suona strano. Del resto, se i portoghesi dicono Iraque, gl'italiani potrebbero ben dire Iraca o Iracca.Ferdinand Bardamu ha scritto:Iraca, sostantivo femminile, era dunque la forma usata in antico, interamente adattata alla nostra fonotassi.

- Animo Grato
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Esiste però anche una Geografia storica, in base alla quale nessuno si sognerebbe di fare una passeggiata sul lungo-Istro (per adattarlo alla fonotassi italiana) dell'ameno insediamento di Aquinco (idem, o Akink nell'originale, se si preferisce).
La stratificazione dei nomi geografici di un luogo riflette la storia e le culture che vi si sono succedute, oltre che la loro personale percezione del territorio (tratto anche questo culturale).
Anche se l'oggetto topografico è approssimativamente lo stesso, il termine Mesopotamia porta con sé tutta una serie di collegamenti mentali e significati legati a un tempo in cui era fondamentale essere fra due fiumi, perché questo costituiva il cardine dell'unica economia possibile, in cui in quei luoghi esistevano regni con una precisa struttura, si veneravano dei e parlavano lingue ben definite, e soprattutto molto diverse da tutto ciò che evoca il termine Irak/Iraq/Iraca.
Sono insomma luoghi storici diversi, stratificati attraverso il tempo su di un medesimo lembo di territorio, e meritano quindi a mio avviso due nomi diversi e distinguibili.
Al limite, potrei dire "Ho fatto un viaggio in Mesopotamia" riferendomi a un giro turistico delle rovine archeologiche di tali civiltà, ma non lo sentirei assolutamente equivalente a "Ho fatto un vaggio in Iraq". Nel primo caso, do un'informazione in più, una scelta tematica che ha guidato il viaggio, oltre che un mero insieme di coordinate geografiche.
La stratificazione dei nomi geografici di un luogo riflette la storia e le culture che vi si sono succedute, oltre che la loro personale percezione del territorio (tratto anche questo culturale).
Anche se l'oggetto topografico è approssimativamente lo stesso, il termine Mesopotamia porta con sé tutta una serie di collegamenti mentali e significati legati a un tempo in cui era fondamentale essere fra due fiumi, perché questo costituiva il cardine dell'unica economia possibile, in cui in quei luoghi esistevano regni con una precisa struttura, si veneravano dei e parlavano lingue ben definite, e soprattutto molto diverse da tutto ciò che evoca il termine Irak/Iraq/Iraca.
Sono insomma luoghi storici diversi, stratificati attraverso il tempo su di un medesimo lembo di territorio, e meritano quindi a mio avviso due nomi diversi e distinguibili.
Al limite, potrei dire "Ho fatto un viaggio in Mesopotamia" riferendomi a un giro turistico delle rovine archeologiche di tali civiltà, ma non lo sentirei assolutamente equivalente a "Ho fatto un vaggio in Iraq". Nel primo caso, do un'informazione in più, una scelta tematica che ha guidato il viaggio, oltre che un mero insieme di coordinate geografiche.
Re: «Irac» e «Iraca»
Infatti si direbbe Iracche, ma invece si chiama ancora Persia, e Mesopotamia ha ancora un senso.Carnby ha scritto:Siamo tanto abituati ai forestierismi che Iraca suona strano
Perché Iracche invece d'Iracca? Mi son dato una risposta, ma non so se sia "giusta".
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Re: «Irac» e «Iraca»
La Mesopotamia, stricto sensu, è solo una parte dello Stato chiamato al-ʿIrāq che comprende anche una parte montuosa abitata perlopiù da Curdi.Animo Grato ha scritto:A me Mesopotamia sembra ancora attualissimo e perfettamente confacente.
Ma quello è l'Ìranne o Ìra!Scilens ha scritto:Infatti si direbbe Iracche, ma invece si chiama ancora Persia

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Scusate l'intromissione! Credo che la scelta della lettera Q rispetto alla C o alla K risieda nel nome originale del Paese che attualmente viene definito in italiano con il nome di Iraq. La grafia araba di tale nome appunto utilizza una particolare lettera. Non sono un esperto ma da quel poco che mi ricordo nella lingua araba c'è distinzione tra la lettera qaf e la lettera Kaf. La prima lettera sembrerebbe attirare la nostra lettera Q.
Notare che chi scrive non è un esperto in materia. Non mi prendete a sassate!
Spero di non aver arrecato fastidio.
Saluti
Notare che chi scrive non è un esperto in materia. Non mi prendete a sassate!
Spero di non aver arrecato fastidio.
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- Infarinato
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Questo lo sappiamo, caro Sempervirens (Ferdinand l’ha ricordato in apertura): perciò Iraq sembra piú un’approssimativa traslitterazione che una vera «italianizzazione».sempervirens ha scritto:Credo che la scelta della lettera Q rispetto alla C o alla K risieda nel nome originale del Paese che attualmente viene definito in italiano con il nome di Iraq.

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- Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14
Mi scuso allora per l'inutile intervento. Come non detto! In tal caso il mio contributo alla discussione è servito a poco o niente. La ringrazio della Sua gentile osservazione. Devo dire che a bazzicare altri forum non ero più abituato a queste gentilezze e questa moderatezza di parole.
Hic manebimus optime.

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