D'accordo, è straniero, ma è uno dei più autorevoli studiosi della lingua italiana e leggere nell'introduzione all'ultima (interessantissima) pubblicazione di Francesco Sestito la seguente cosa mi ha lasciato un po' perplesso.
Max Pfister ha scritto:[...] i nomi personali riflettono in modo evidente o appena percettibile – o anche affatto – le vicende politiche, religiose, sociali, come del resto è naturale in una materia interdisciplinare per eccellenza quale è l'onomastica.
Non è completamente chiaro se quell'affatto significhi «del tutto» o «per niente» ma dal contesto direi la seconda ipotesi e se così fosse si tratterebbe di un errore affatto evitabile.
Ultima modifica di Carnby in data ven, 20 feb 2015 21:23, modificato 1 volta in totale.
Quell'affatto l'interpreto in senso letterale come "completamente", "del tutto". Questo credo che sia il significato voluto.
L'esempio del Treccani «Ti disturbo?» «Affatto» per dire "per nulla" secondo me è da considerarsi l'esempio d'un errore. Infatti sotto si trova scritto, minimizzando,
"In casi come questo, per evitare fraintendimenti, sarebbe molto meglio rispondere con
Per niente oppure Nient’affatto. "
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
Scilens ha scritto:Quell'affatto l'interpreto in senso letterale come "completamente", "del tutto". Questo credo che sia il significato voluto.
Vorrei poterlo credere, ma mi riesce difficile. Da come è costruita la frase («riflettono in modo evidente o appena percettibile - o anche affatto») mi pare chiaro che si è voluta indicare una gradazione, dal "pieno" al "vuoto", il che porta inevitabilmente a concludere che il significato di quell'affatto è - ahimè! - niente affatto.
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Carnby ha scritto:Un buon redattore dovrebbe sempre correggere l'affatto con significato negativo in nient'affatto.
Sono d’accordo. Sarebbe già un’inaccettabile sciatteria in un articolo di giornale, figuriamoci in un testo scritto da un linguista. Per di piú, in questo caso il lettore potrebb’essere costretto a fermarsi e rileggere il passo per capirne l’esatto significato.