Le calate
Moderatore: Cruscanti
Le calate
Esistono studi sulle calate locali e sistemi di notazione delle stesse?
Non so se si possa usare il pentagramma o qualche altro sistema, come potrebbe essere un sistema di tratti più o meno lunghi ordinati su scale ascendenti e discendenti.
Per calata intendo l'intonazione, che per esempio nella domanda è ascendente e tronca, per fare l'esempio più semplice. In molti vernacoli toscani la frase ha un ordinamento che si potrebbe definire musicale e alcuni vernacoli sono più cantilenanti di altri.
Ringrazio chi vorrà rispondere.
Non so se si possa usare il pentagramma o qualche altro sistema, come potrebbe essere un sistema di tratti più o meno lunghi ordinati su scale ascendenti e discendenti.
Per calata intendo l'intonazione, che per esempio nella domanda è ascendente e tronca, per fare l'esempio più semplice. In molti vernacoli toscani la frase ha un ordinamento che si potrebbe definire musicale e alcuni vernacoli sono più cantilenanti di altri.
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Lo sa che erano mesi che volevo porre una domanda del genere?
In particolare, a me interesserebbe sapere se esistono studi sul "profilo melodico" (non saprei definirlo in altro modo) delle diverse lingue. Questa curiosità m'è venuta una volta in aereo, quando l'assistente di volo ha pronunciato, in inglese, la rituale litania sulle norme di sicurezza, e ho capito subito che era spagnolo. Ora, per l'inglese io non ho certo un orecchio così raffinato da cogliere le sfumature nella realizzazione di quei loro barbari fonemacci (e d'altro canto non conosco nemmeno lo spagnolo, perciò non posso aver riconosciuto qualche suono tipico di quella lingua), eppure c'era qualcosa, nel modo di salire e scendere della frase e nel ritmo, che m'ha fatto indovinare con assoluta certezza la verità.
Sapere se esistono studi specifici in materia, e se si possono delineare delle parentele tra le lingue in base a questa caratteristica (come si fa colla comune origine del lessico) sarebbe per me di soverchio interesse!

In particolare, a me interesserebbe sapere se esistono studi sul "profilo melodico" (non saprei definirlo in altro modo) delle diverse lingue. Questa curiosità m'è venuta una volta in aereo, quando l'assistente di volo ha pronunciato, in inglese, la rituale litania sulle norme di sicurezza, e ho capito subito che era spagnolo. Ora, per l'inglese io non ho certo un orecchio così raffinato da cogliere le sfumature nella realizzazione di quei loro barbari fonemacci (e d'altro canto non conosco nemmeno lo spagnolo, perciò non posso aver riconosciuto qualche suono tipico di quella lingua), eppure c'era qualcosa, nel modo di salire e scendere della frase e nel ritmo, che m'ha fatto indovinare con assoluta certezza la verità.
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«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
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Re: Le calate
Può cominciare dal MªPI di Luciano Canepàri.Scilens ha scritto:Esistono studi sulle calate locali e sistemi di notazione delle stesse?

Faccia conto di parlare con un bambino. Cosa posso cercare?
Tenga presente che m'interessano le parlate locali (Amiatino lato occidentale e sud orientale, Livornese cittadino, Apuano, Garfagnino, Lucchese del Monte e del Piano, Pisano di città e della fascia costiera sud, il fiorentino centrale, cioè Certaldo e Castelfiorentino, il Mugellano, il Pistoiese del Monte e del Piano, Massese e Carrarino...)
Tenga presente che m'interessano le parlate locali (Amiatino lato occidentale e sud orientale, Livornese cittadino, Apuano, Garfagnino, Lucchese del Monte e del Piano, Pisano di città e della fascia costiera sud, il fiorentino centrale, cioè Certaldo e Castelfiorentino, il Mugellano, il Pistoiese del Monte e del Piano, Massese e Carrarino...)
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Il MªPI non lo può «cercare»: lo deve acquistare (o prendere in prestito in biblioteca). Però, oltre alla teoria generale, lí troverà solo l’intonazione dei vari «italiani regionali» (con qualche ulteriore suddivisione per zone piú piccole), non dei dialetti locali (trova un’introduzione alla «tonetica» canepariana anche qui [in inglese], mentre [sempre in inglese] qui trova, a partire da p. 29, un succinto compendio delle varie intonazioni regionali).Scilens ha scritto:Faccia conto di parlare con un bambino. Cosa posso cercare?
Per i dialetti, ahimè, credo debba consultare studi specialistici, che sono spesso difficili da reperire e di solito richiedono solide basi di fonetica generale e acustica…
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La prego di perdonare la mia curiosità, ma può fare un esempio?Carnby ha scritto:Da noi «la calatina» è il dittongamento tipico dei vernacoli toscani occidentali.

Nessun problema: da noi si dice [ˌmɛtt ibberˈretto], là dicono [ˌmɛætt iłberˈreɘtto] (semplificando un po') per mettere il berretto.Ivan92 ha scritto:La prego di perdonare la mia curiosità, ma può fare un esempio?
Grazie.

Perdoni la mia ignoranza, ma come mai mettere si pronuncia cólla vocale aperta?Carnby ha scritto:[ˌmɛtt ibberˈretto]
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È un tratto toscano-occidentale presente nella mia zona. Ovviamente non è molto consigliabile in lingua.valerio_vanni ha scritto:Come ci conferma il DiPI (e anche il DOP, con dettagli sulle aree), è una pronuncia presente in Toscana.
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