«Vado testé al bagno»

Spazio di discussione su questioni di carattere sintattico

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

«Vado testé al bagno»

Intervento di sempervirens »

Buongiorno! "Vado testé al bagno". L'autore della frase: un commensale ad una festicciola tra espatriati. Pochi e tutti leggermente avvinazzati. Baccelli giapponesi (cioè i sora mame, 空 豆), prosciutto, vino e ...parole dette a sproposito. Parecchie.

Testé è già di per sé una parola che non mi capita di sentirla tutti i giorni, ma associata ad un'azione futura poi, mi sembra ancora di uso più raro se non ricercato.

Ho fatto una ricerca lesta lesta e qualcosa è saltato fuori collegato con Dante e altri non dei nostri secoli recenti.

Tirando le somme. Si tratta di una frase buttata per destare interesse, oppure la parola testé viene usata ancora con queste accezioni? Di futuro imminente?

Grazie! :)
Ultima modifica di sempervirens in data sab, 23 mag 2015 13:30, modificato 1 volta in totale.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5195
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Testé è una parola letteraria. Si sente raramente e per lo piú con uso che definirei ironico o scherzoso. Poteva essere usata in riferimento a un momento passato (rispetto a quello dell’enunciazione), presente o futuro (veda la trattazione del Tommaseo-Bellini).
sempervirens ha scritto:Testé è già di per sé una parola che non mi capita di sentirla tutti i giorni…
Forse è un costrutto che ha usato a bella posta (nel qual caso mi scuso della pedanteria), ma l’uso del che relativo polivalente seguíto da un clitico che ne segna la funzione sintattica è proprio del parlato molto trascurato.
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

Grazie per la risposta e grazie per avermi ripreso. D'altronde mi affaccio qui per apprendere qualcosa di buono in un ambiente pacifico con attori all'altezza della situazione.

P.S Sì. Trascuratezza e altro ancora. Non si periti. Dica pure. :)
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5195
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Non si crucci: quel costrutto, secondo il Serianni (Italiano, Milano: «Garzanti», 2000, «Glossario e dubbi linguistici» s.v. «Che polivalente»), è «[d]a evitare […] nello scritto ma anche nel parlato colloquiale», però mi capita di usarlo senza problemi, se la situazione lo consente. A parlare sempre sempre ammodino, anche cogli amici al bar e coi parenti stretti a tavola, si fa un po’ la figura degli snobbe, almeno a mio parere. :)
sempervirens
Interventi: 599
Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14

Intervento di sempervirens »

La ringrazio per la Sua franchezza. Dal paesello mi sono portato tutto il vocabolario di quei posti, ma il tutto fossilizzato a quei tempi, e parlo di una trentina d'anni fa. Poi cogli anni e con la poca pratica della lingua i risultati sono quelli che sono.

A buon rendere! :)
Avatara utente
Sixie
Interventi: 317
Iscritto in data: lun, 18 mag 2015 19:18
Località: Polesine

Intervento di Sixie »

Tornando all'uso di testé: oltre che letter. e antiq. mi chiedevo se non potrebbe assumere anche quello di ironico, dato il contesto in cui è stato proferito.
Mi chiedo anche: qual'è l'origine di questo avverbio? Ipotizzo un tes-té, abbreviazione e ripetizione di "teso", tes(o)-te(so). :?
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Sixie ha scritto:Mi chiedo anche: qual'è qual è l'origine di questo avverbio? Ipotizzo un tes-té, abbreviazione e ripetizione di "teso", tes(o)-te(so). :?
Per codeste cose basta consultare un [buon] vocabolario. ;)
valerio_vanni
Interventi: 1413
Iscritto in data: ven, 19 ott 2012 20:40
Località: Marradi (FI)

Intervento di valerio_vanni »

Mi sfugge il significato dell'espressione "teso teso", per lo meno in relazione a questo significato temporale.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

GRADIT e DISC chiosano: «nel senso di dritto dritto»… Si tratta comunque d’un etimo incerto, ancorché plausibile a detta del DELI.
Avatara utente
moscerino
Interventi: 7
Iscritto in data: gio, 21 mag 2015 21:02

Intervento di moscerino »

Intervengo. Se è vero, com'è vero, che "testé" si riferisce generalmente al passato, è altrettanto vero che l'uso meno comune dell'avverbio temporale è ora, in questo momento. Dalla Lessicografia della Crusca: Avverb. di tempo, e vale ora, in questo punto, poco avanti.
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Sí, come rifermento [un po’ piú moderno], bastava anche il Treccani:
Il [url=http://www.treccani.it/vocabolario/teste/]Treccani[/url] (sottolineature mie) ha scritto:testé avv. [dall’ant. testeso (v.)], letter. o raro. – Dianzi, poco fa: io ho t. ricevute lettere da Messina (Boccaccio); ora, adesso: convien ... che l’altra sormonti Con la forza di tal che t. piaggia (Dante); di qui a poco: ’l tale passerà t. qui (Sacchetti).
Tuttavia, essendo d’uso raro e perlopiú scherzoso in italiano moderno, ed essendo il significato nella frase in esame quello ancora piú raro di «ora, adesso» («di qui a poco» avrebbe richiesto il futuro per maggiore perspicuità), possiamo dire che, sul piano comunicativo, la scelta lessicale del locutore non è stata delle piú felici…
domna charola
Interventi: 1782
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Intervento di domna charola »

Secondo me, da come è stata descritta la situazione, il locutore non si è posto molti problemi grammaticali, e ha scelto di accostare volutamente un termine che suonasse "aulico" a un'azione di carattere opposto, che solitamente si cerca di mantenere nell'ambito privato. Non so se riesco a rendere l'idea, ma qualcosa del tipo: "ebbene sì e ve lo annuncio pure!, quindi uso apposta una forma da grande dichiarazione di importanza strategica." Un voluto contrasto per far ridere, insomma.
Avatara utente
Sixie
Interventi: 317
Iscritto in data: lun, 18 mag 2015 19:18
Località: Polesine

Intervento di Sixie »

Secondo me, alla luce di quanto chiosano GRADIT e DISC, "testé" è da intendersi come dritto dritto:
Vado dritto dritto al bagno (detto in maniera più comune: "mi fiondo al bagno").
Avatara utente
Infarinato
Amministratore
Interventi: 5603
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
Info contatto:

Intervento di Infarinato »

Ma dritto dritto è l’etimo [peraltro incerto] di testé, e non può certo essere ciò che era nella testa del locutore, visto che testé, quel significato, oggi non ce l’ha [piú].
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Google [Bot] e 5 ospiti