«Gli» + /jV/
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Re: «Gli» + /jV/
Ma quante volte vuole che le ripetiamo le stesse cose, caro Ivan?
(;))
Tornando al Canepàri, direi che le indicazioni ortoepiche piú precise e raccomandabili sono quelle contenute nel secondo passo, mentre quelle contenute nel primo (che trova anche qui) sembrano riferirsi alla sola pronuncia moderna non toscana (o alla pronuncia tradizionale a ritmo [molto] allegro), ergo sono quantomeno parziali.

Tornando al Canepàri, direi che le indicazioni ortoepiche piú precise e raccomandabili sono quelle contenute nel secondo passo, mentre quelle contenute nel primo (che trova anche qui) sembrano riferirsi alla sola pronuncia moderna non toscana (o alla pronuncia tradizionale a ritmo [molto] allegro), ergo sono quantomeno parziali.
Re: «Gli» + /jV/
La ringrazio.
Mi scusi, ho formulato male la domanda e me ne accorgo solo ora, a distanza d'un giorno. Avevo in mente una cosa, ma le mie dita hanno scritto tutt'altro! In realtà, avrei voluto chiedere come si comporta l'i vocalica dell'articolo gli davanti a parole inizianti per vocale o «semivocale», ma, ora che ci penso, mi par di capire che s'assorbe sempre, ché:
/ʎi/ + /V-/ = /ʎV-/
/ʎi/ + /w-/ = /ʎw-/
/ʎi/ + /j-/ = quel che abbiamo ripetuto a iosa.

Infarinato ha scritto:Ma quante volte vuole che le ripetiamo le stesse cose, caro Ivan? :evil: (;))

/ʎi/ + /V-/ = /ʎV-/
/ʎi/ + /w-/ = /ʎw-/
/ʎi/ + /j-/ = quel che abbiamo ripetuto a iosa.

- marcocurreli
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Codesta —cioè /ʎijugoz'lavi/, se ho ben capito— è una pronuncia intenzionale. Ci son passato anch'io. 

- marcocurreli
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In effetti credo di si, anche se viene abbastanza naturale pronunciare la j diversamente dalla i, almeno qui in Sardegna, dove abbiamo diverse parole che contengono la j, per lo più in posizione interna.Ivan92 ha scritto:Codesta —cioè /ʎijugoz'lavi/, se ho ben capito— è una pronuncia intenzionale.
( http://www.pittau.it/Sardo/ortografia.html
www.regione.sardegna.it/documenti/1_72_ ... 160308.pdf
www.sabertulantiga.com/Arregulas/arregulas_bertula.pdf )
In realtà la j viene sempre pronunciata diversamente dalla i... a meno che questa non indichi lo stesso fonema.marcocurreli ha scritto:In effetti credo di sì, anche se viene abbastanza naturale pronunciare la j diversamente dalla i, almeno qui in Sardegna, dove abbiamo diverse parole che contengono la j, per lo più in posizione interna.

In altre parole è chiaro che Jacopo e icona non hanno lo stesso fono iniziale.
Analogamente, in tutta Italia ci sono moltissime parole che hanno /j/ in posizione iniziale o interna (secondo alcune analisi anche in posizione finale), anche se vengono scritte con i: per esempio nel Pisano Lajatico (o Laiatico) ha lo stesso fono che compare in paio. Un discorso un po' differente è dove questo /j/ compaia rafforzato, come nel romanesco (e infatti nei dialetti dell'area mediana /j/ corrisponde spesso al toscano /ʎ/).
Tornando al tema della discussione, io dico spontanemente /ljugo'zlavo, ʎugo'zlavi/.
Infatti, spontaneamente, io dico /lojjugoz'lavo/. /ʎugo'zlavi/ al plurale.Carnby ha scritto:Un discorso un po' differente è dove questo /j/ compaia rafforzato, come nel romanesco (e infatti nei dialetti dell'area mediana /j/ corrisponde spesso al toscano /ʎ/).
Ma /liugoz'lavo/ non potrebbe essere ugualmente accettabile*? Se è vero che l’i semiconsonante iniziale [j-], nell’uso prevalente a Firenze, si muta quasi sempre in vocale sillabica [i-] se nella frase è preceduto da una consonante, perché tale possibilità non viene neanche presa in considerazione dal DiPi? Certo, la risillabazione è categorica soltanto dopo palatale e ormai è invalso l'uso di lo davanti a sostantivi inizianti con /j/, però, per dovere di cronaca, si sarebbe potuto aggiungere la variante di cui sopra.
*Nel caso in cui si scriva l'iugoslavo, ovvio.
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Non so se sia accettabile, ma nel vernacolo locale ho sentito dire /liu'vɛntusse/.Ivan92 ha scritto:Ma /liugoz'lavo/ non potrebbe essere ugualmente accettabile?
È poco comune, non ci piove. Ma se si può dire l'ieri (/li'ɛri/) non vedo perché non si possa dire l'iugoslavo.
Come disse Infarinato, una pronuncia intenzionale, solitamente, non corrisponde alla pronuncia normale.PersOnLine ha scritto:Sarà pure intenzionale, ma se devo dire gli ioni l'unica pronuncia che mi viene spontanea è /ʎi'joni/, altrimenti mi sembrerebbe di mangiarmi l'articolo.
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Non ha visto i copiosi rimandi (miei e di Ivan) ai numerosi miei interventi nell’altro filone, in particolare a questo, e alla prima citazione del Fiorelli ivi contenuta?Scilens ha scritto:Opperché?
Se la norma fiorentina/italiana non le garba (o non coincide col suo uso personale), se ne faccia una ragione. Io non torno sull’argomento.

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