«Resca»

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valerio_vanni
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«Resca»

Intervento di valerio_vanni »

L'oggetto di cui parlo è il seguente:
http://eshop.articolitecniciagr.com/ima ... MA%20M.jpg

La resca è il tratto in alto seghettato, che deve fare presa su un tubo di gomma.

A me viene spontaneo dire /'reska/
I dizionari in linea consultati (DiPI, DOP, Treccani e Garzantilinguistica) non riportano la parola.

L'unico che la contiene è wiktionary
http://it.wiktionary.org/wiki/resca
ma specifica "Lombardo" (non so se nel senso di dialetto o di Italiano regionale).

Il significato riportato è "lisca", e questo collima con la forma seghettata l'oggetto meccanico.

Come pronuncia viene riportato /ˈrɛʃˌka/, ma mi sa che riguardi il lombardo (e, oltretutto, quella /ʃ/ non mi torna nemmeno in quell'ambito).
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Ferdinand Bardamu
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Re: «Resca»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

valerio_vanni ha scritto:L'unico che la contiene è wiktionary
http://it.wiktionary.org/wiki/resca
ma specifica "Lombardo" (non so se nel senso di dialetto o di Italiano regionale).
È anche veneto, nel significato di ‹lisca›. Io lo pronuncio con [ɛ].
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Infarinato
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Re: «Resca»

Intervento di Infarinato »

valerio_vanni ha scritto:A me viene spontaneo dire /'reska/
I dizionari in linea consultati (DiPI, DOP, Treccani e Garzantilinguistica) non riportano la parola.
C’è nel GRADIT, e la pronuncia neutra è [ovviamente] con /e/. ;)
Il [i]GRADIT[/i] ha scritto:resca /'reska/ (re·sca) s.f. [RE] centrosett. [sec. XX; forse incrocio di ¹resta con lisca] lisca di pesce […].
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Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Vista la forma seghettata e l'origine settentrionale, potrebbe avere qualcosa in comune col Resegone di manzoniana memoria?
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Intervento di Fausto Raso »

Si trova anche nel Tommaseo-Bellini
S. f. [Cont.] Lo stesso che Lisca per lo scambio non raro delle due lettere L ed R. Biring. Pirot. VI. 1. Acconciasene ancora con… resca di lino incigliato, e chi con il fior della canna, e chi con paglia minutamente tagliata. Scam. V. Arch. univ. I. 211. Terreni cretosi amolliti, ed impastati con resche di canapi, o paglia trita, o sterco di bue, e simiglianti materie poste per ordine e bene assodate.
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
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Sixie
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Re: «Resca»

Intervento di Sixie »

Infarinato ha scritto:C’è nel GRADIT, e la pronuncia neutra è [ovviamente] con /e/. ;)
Il [i]GRADIT[/i] ha scritto:resca /'reska/ (re·sca) s.f. [RE] centrosett. [sec. XX; forse incrocio di ¹resta con lisca] lisca di pesce […].
Nel DIR trovo un resta sf. Appoggio metallico per la lancia, fissato sul lato destro dell'armatura, omografo di
resta sf. Ciascuno dei filamenti che proteggono i semi nelle spighe. Detta anche arista ;
e di resta sf. Treccia di cipolle o di agli che si forma intessendone i gambi.
https://it.wiktionary.org/wiki/resta

Il termine resca, secondo me, ha preso più dal primo significato di resta che ho riportato che non dall'aspetto di una lisca ; mi sembra di capire che l'oggetto in questione è una specie di fermo per il tubo di gomma, ma è pur vero che in Tosc. resta è la spina di pesce.
:?
We see things not as they are, but as we are. L. Rosten
Vediamo le cose non come sono, ma come siamo.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

La resta del pesce la chiamiamo lisca, mentre le spine le chiamiamo teghe.
La parola resta mi sembra di area fiorentina, forse potrebbe anche derivare dal plurale latino neutro in -a, cioè "i resti". Dalle mie parti per resta s'intende soprattutto la treccia degli agli (quello che resta tolti gli agli).
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
valerio_vanni
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Re: «Resca»

Intervento di valerio_vanni »

Sixie ha scritto:Il termine resca, secondo me, ha preso più dal primo significato di resta che ho riportato che non dall'aspetto di una lisca ; mi sembra di capire che l'oggetto in questione è una specie di fermo per il tubo di gomma, ma è pur vero che in Tosc. resta è la spina di pesce.
:?
Mi paiono differenti gli oggetti: non sono riuscito a trovare una foto, ma la resta dell'armatura dovrebbe essere un uncino in cui si infila la lancia, la resca è un tubo rigido su cui si mette un tubo flessibile.

La forma seghettata mi suggerisce l'idea di una lisca.
sempervirens
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Intervento di sempervirens »

Buongiorno! Ho trovato la parola su Google Ricerca Libri, Vocabolario mantovano.

Resca. Lisca. Così chiamansi quelle piccole spine che si trovano in certi pesci...

Non dice niente sulla pronuncia, ma almeno un'idea da dove viene la parola me la sono fatta. Nel litorale labronico non l'ho mai sentita nominare.
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Intervento di u merlu rucà »

Resca, nel significato di lisca, è anche ligure.
Largu de farina e strentu de brenu.
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Sixie
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Re: «Resca»

Intervento di Sixie »

valerio_vanni ha scritto:La forma seghettata mi suggerisce l'idea di una lisca.
Indubbiamente, sebbene manchino le linee di convergenza verso la linea mediana. Sembra più una forma 'seghettata' o 'dentellata', in effetti.
Ma la domanda da lei posta era sulla pronuncia di resca, più che sulla forma ...
Io direi con /e/ neutra. :)
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Infarinato
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Re: «Resca»

Intervento di Infarinato »

Sixie ha scritto:Ma la domanda da lei posta era sulla pronuncia di resca, più che sulla forma ...
Io direi con /e/ neutra. :)
Ma non l’avevamo già detto/documentato? ;) In italiano normale altre possibilità non si danno.
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Scilens
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Intervento di Scilens »

u merlu rucà ha scritto:Resca, nel significato di lisca, è anche ligure.
E dovreste anche dire "teghe": la parola ha un suono che s'addice al ligure, al mio orecchio.
Saluto gli amici, mi sono dimesso. Non posso tollerare le contraffazioni.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Resca riferito alle lische di pesce l'ho sentito dire anche da amici di Bergamo; non so se poi è entrato nel linguaggio recentemente, a seguito di vacanze infantili al mare in zone in cui il termine è usato.

La resta delle armature è tipica dei petti quattrocenteschi, soprattutto quelli da giostra, e può avere forme varie a seconda dell'area geografica e del decennio; a volte è una mensola, a volte un gancio, e talvolta può essere ripiegato e appiattito contro il petto stesso.
Finge da appoggio passivo, aiutando a scaricare il peso della lancia e quindi bilanciandola.
Come termine è più noto nella locuzione "a lancia in resta", cioè con decisione anche un po' bellicosa, detto di qualcuno che si lancia in una qualsiasi impresa.
Data la forma e la funzione, mi sembra improbabile un collegamento diretto fra la resta della lancia e la resca del pesce.
Il primo inoltre è un termine molto tecnico e di uso limitato all'epoca e agli addetti ai lavori; mi sembra difficile possa essere passato a indicare una cosa così "volgare" come la lisca di pesce, e in un linguaggio non tecnico.
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u merlu rucà
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Intervento di u merlu rucà »

Scilens ha scritto:
u merlu rucà ha scritto:Resca, nel significato di lisca, è anche ligure.
E dovreste anche dire "teghe": la parola ha un suono che s'addice al ligure, al mio orecchio.
Teghe sono i baccelli dei fagioli, piselli ecc.
Largu de farina e strentu de brenu.
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