Sequenze consonantiche inaccettabili
Moderatore: Cruscanti
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Ma infatti, caro Roberto, va benissimo. Quel che non va bene è quel che finisce in un groviglio di consonanti. 

Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
-
- Interventi: 123
- Iscritto in data: dom, 07 giu 2015 19:02
- Località: Napoletano, ma vivo a Roma.
Io da napoletano riconosco facilmente un napoletano che parla lingua italiana e non lingua napoletana. Se è uno dei pochi parlanti che parla ancora con la cadenza Vomerese ancor di più.fiorentino90 ha scritto:Confermo, ma ò sentito anche un napoletano dire che i milanesi sono facilmente riconoscibili, mentre quando un napoletano parla in italiano (non in dialetto) non si capisce che è di Napoli.Marco1971 ha scritto:Probabilmente perché il parlante medio del Settentrione è convinto di non avere tratti regionali.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Ma ha visto certamente che c'è chi ha sostenuto che interspazio non è, o non sembra, parola italiana. Da qui il mio intervento.Marco1971 ha scritto:Ma infatti, caro Roberto, va benissimo. Quel che non va bene è quel che finisce in un groviglio di consonanti.
Interspazio è parola italianissima. È la sequenza -rsp- che risulta non far parte della fonotassi piú genuina dell'italiano. Marco fu molto chiaro al riguardo. Si può parlare di peccato veniale: la sequenza in questione è comunque una della piú semplici da pronunciare, se confrontata con le altre. A me non crea problemi, cosa che invece fanno tmesi e bdellio, per esempio.
Ci sarebbe stata qualche alterazione della struttura della parola come *intrispazio o qualcosa del genere.Ivan92 ha scritto: Interispazio?
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 1 ospite