
Presentazione e Saluti
Moderatore: Cruscanti
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Benvenuto!

Ci riuscirà!mdb ha scritto:Abituato al "tu telematico", sarà un po' difficile usare il Lei, come da «Decalogo del Buon Cruscone», ma ci proverò!

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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Avevo letto lo stesso articolo sul sito del Corriere, cui facevano seguito commenti poco gradevoli da parte dei lettori.Infarinato ha scritto:A proposito del Lei… :)
Concordo sull'uso che ne facciamo all'interno del fòro; anch'io, come altri, fatico non poco a non estendere alla vita di tutti i giorni questa (sana) abitudine.
Re: Presentazioni e Saluti
Buona sera.
Sono un ragazzo di 17 anni e sono uno studente.
Scoprì il fòro grazie a un vostro utente.
Attualmente, frequento un forum videoludico italiano molto frequentato (scusare per la perifrasi!), infarcito di anglismi qua e là (sic!).
Lì, come gli altri, usavo anch'io gli anglismi (:oops:). Ora, cerco di farne a meno.
Rendendomi conto di quanto sia grave (o severa?) l'esterofilia e, in particolare, l'anglofilia per la nostra lingua, sto usando parole italiane non solo nei forum.
Vi saluto.
Sono un ragazzo di 17 anni e sono uno studente.
Scoprì il fòro grazie a un vostro utente.
Attualmente, frequento un forum videoludico italiano molto frequentato (scusare per la perifrasi!), infarcito di anglismi qua e là (sic!).
Lì, come gli altri, usavo anch'io gli anglismi (:oops:). Ora, cerco di farne a meno.
Rendendomi conto di quanto sia grave (o severa?) l'esterofilia e, in particolare, l'anglofilia per la nostra lingua, sto usando parole italiane non solo nei forum.
Vi saluto.
- Freelancer
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- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Vorrei congratularmi con Hirpinus per questo suo impegno. Basterebbe che altri 5 milioni di suoi coetanei (saranno tanti i ragazzi italiani della sua età?) avessero la sua stessa voglia, e tempo una generazione il problema affliggente di cui sappiamo scomparirebbe.
A questo riguardo mi piacerebbe chiedergli a cosa attribuisce questo suo desiderio di cercare di fare a meno degli anglismi. Conosce bene l'inglese e quindi lo ha già smitizzato? O ci sono altri motivi?
In attesa della sua risposta, mi sento di dargli un consiglio: di non cadere nell'estremo opposto, diventando un integralista dell'italiano italiano "a tutti i costi". L'italiano d'oggi non è più il fiorentino del Trecento. Evitare quindi amenità come bumerango o per ispecie.
Flessibilità soprattutto, Hirpinus, mi raccomando.

A questo riguardo mi piacerebbe chiedergli a cosa attribuisce questo suo desiderio di cercare di fare a meno degli anglismi. Conosce bene l'inglese e quindi lo ha già smitizzato? O ci sono altri motivi?
In attesa della sua risposta, mi sento di dargli un consiglio: di non cadere nell'estremo opposto, diventando un integralista dell'italiano italiano "a tutti i costi". L'italiano d'oggi non è più il fiorentino del Trecento. Evitare quindi amenità come bumerango o per ispecie.
Flessibilità soprattutto, Hirpinus, mi raccomando.

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- Moderatore «Dialetti»
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Re: Presentazioni e Saluti
La ringrazio. Magari i miei coetanei (o almeno una fetta) avessero la mia voglia...Freelancer ha scritto:Vorrei congratularmi con Hirpinus per questo suo impegno. Basterebbe che altri 5 milioni di suoi coetanei (saranno tanti i ragazzi italiani della sua età?) avessero la sua stessa voglia, e tempo una generazione il problema affliggente di cui sappiamo scomparirebbe.
La mia conoscenza dell'inglese non è ancora ai vostri livelli, dato che sono ancora uno studente.Freelancer ha scritto:A questo riguardo mi piacerebbe chiedergli a cosa attribuisce questo suo desiderio di cercare di fare a meno degli anglismi. Conosce bene l'inglese e quindi lo ha già smitizzato? O ci sono altri motivi?
Faccio a meno degli anglismi quando vengo a conoscenza della possibile sostituzione con una parola nostrana (p.e. road map per piano operativo, brand per marchio, post per messaggio/intervento, ecc.).
Mi sarò espresso male, probabilmente.
Le devo narrare che sono caduto in queste tentazioni, certe volte.Freelancer ha scritto:In attesa della sua risposta, mi sento di dargli un consiglio: di non cadere nell'estremo opposto, diventando un integralista dell'italiano italiano "a tutti i costi". L'italiano d'oggi non è più il fiorentino del Trecento. Evitare quindi amenità come bumerango o per ispecie.
Flessibilità soprattutto, Hirpinus, mi raccomando.
Su bumerango e per ispecie, non vedo amenità, dato che l'uno è un adattamento, l'altro una parola meno frequente di per specie.
- Freelancer
- Interventi: 1930
- Iscritto in data: lun, 11 apr 2005 4:37
Le rispondo brevemente rispondendo anche a Carnby. Se poi avrà il tempo di leggere nell'archivio di questo sito la miriade di 'scontri' che nel passato ci sono stati tra Infarinato, Marco, Bubu, Bue, me e pochi altri su questi argomenti, capirà ancora meglio cosa volevo dire e si farà una cultura, tra l'altro, sulla questione dell'attuale sistema fonologico italiano e sull'opportunità o meno di aderire al sistema fonologico del fiorentino del Trecento, sulla crescente debolezza degli italiani, a partire dagli inizi del secolo, di adattare i forestierismi, e così via.
Bumerango e per ispecie erano solo due esempi come se ne potrebbero fare tanti altri.
Il primo si riferisce al fatto che essendosi indebolita nel corso del tempo, per motivi disparati, la capacità degli italiani di assimilazione dei forestierismi per farli aderire al sistema fonologico italiano 'genuino' (vedi sopra riferimento al fiorentino del Trecento), adattamenti come bumerango suonano strani alla maggioranza dei parlanti. Nessuno vieta di dire e scrivere bumerango, per carità. Ma si deve essere pronti a pagare il prezzo che c'è da pagare appena lo si fa fuori di queste stanze, ossia l'impressione che si dà quando non si parla o si scrive come quasi tutti gli altri. Se si è pronti a difendere questa scelta (con argomenti più o meno pertinenti) o non ci si cura delle reazioni degli altri perché si scrive da una posizione di autorità che non permette di essere corretti (criticati sì, ma non corretti) - come ad esempio faceva Arrigo Castellani - benissimo, si dica e si scriva bumerango.
Discorso analogo vale per per ispecie. La i protetica è in fase di scomparsa nella lingua d'oggi (per motivi correlati alla maggiore accettazione da parte degli italiani di gruppi consonantici prima inesistenti), rimanendo in uso in espressioni cristallizzate come per iscritto. La si usi quindi se si vuole, tenendo presente quanto detto sopra sulle scelte che si vogliono fare scrivendo a parlando.
Di nuovo, le esprimo il mio apprezzamento per la sua voglia di non appiattirsi sull'inglese quando parlerà e scriverà.
Bumerango e per ispecie erano solo due esempi come se ne potrebbero fare tanti altri.
Il primo si riferisce al fatto che essendosi indebolita nel corso del tempo, per motivi disparati, la capacità degli italiani di assimilazione dei forestierismi per farli aderire al sistema fonologico italiano 'genuino' (vedi sopra riferimento al fiorentino del Trecento), adattamenti come bumerango suonano strani alla maggioranza dei parlanti. Nessuno vieta di dire e scrivere bumerango, per carità. Ma si deve essere pronti a pagare il prezzo che c'è da pagare appena lo si fa fuori di queste stanze, ossia l'impressione che si dà quando non si parla o si scrive come quasi tutti gli altri. Se si è pronti a difendere questa scelta (con argomenti più o meno pertinenti) o non ci si cura delle reazioni degli altri perché si scrive da una posizione di autorità che non permette di essere corretti (criticati sì, ma non corretti) - come ad esempio faceva Arrigo Castellani - benissimo, si dica e si scriva bumerango.
Discorso analogo vale per per ispecie. La i protetica è in fase di scomparsa nella lingua d'oggi (per motivi correlati alla maggiore accettazione da parte degli italiani di gruppi consonantici prima inesistenti), rimanendo in uso in espressioni cristallizzate come per iscritto. La si usi quindi se si vuole, tenendo presente quanto detto sopra sulle scelte che si vogliono fare scrivendo a parlando.
Di nuovo, le esprimo il mio apprezzamento per la sua voglia di non appiattirsi sull'inglese quando parlerà e scriverà.
Ultima modifica di Freelancer in data ven, 03 giu 2016 17:06, modificato 1 volta in totale.
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- Interventi: 36
- Iscritto in data: ven, 20 mag 2016 20:06
Don Antonio
Salve a tutti,
Mi presento a voi brevemente, sono Antonio (o Don Antonio). Spero di poter contribuire, con il mio modesto sapere, alla difesa della lingua italiana, dall'ondata di anglicismi imperante, ed operante, in tutti i settori della nostra società. Spero altresì che Voi possiate aiutarmi: da un lato, a migliorare la mia conoscenza generale della lingua italiana, dall'altro a migliorare la mia conoscenza delle regole del vostro foro (dato che ho già pubblicato un paio di interventi senza essermi ancora presentato).
Antonio
Mi presento a voi brevemente, sono Antonio (o Don Antonio). Spero di poter contribuire, con il mio modesto sapere, alla difesa della lingua italiana, dall'ondata di anglicismi imperante, ed operante, in tutti i settori della nostra società. Spero altresì che Voi possiate aiutarmi: da un lato, a migliorare la mia conoscenza generale della lingua italiana, dall'altro a migliorare la mia conoscenza delle regole del vostro foro (dato che ho già pubblicato un paio di interventi senza essermi ancora presentato).
Antonio
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- Interventi: 599
- Iscritto in data: gio, 23 apr 2015 15:14
Presentazione
Salve a tutti, il mio nome è Stefano, e sono diciamo uno studente. Conduco i mei studi, un po' varieggiati, non ai fini lavorativi bensì per arricchire il mio bagaglio culturale, ho circa trenta anni e scrivo da Roma. Spulciando nel web mi sono imbattuto in questo foro e sulle prime mi ha colpito subito. Credo siano rari gli spazi virtuali dove poter chiedere consiglio, delucidazioni, chiarimenti o confrontarsi liberamente per quanto concerne la nostra bellissima lingua. Io non sono un linguista, mi sono iscritto per poter capire meglio come è fatto il nostro italiano, tutto qui, per poter apprendere qualcosa di nuovo, di utile. Non c'è da vergognarsi secondo me se uno che arriva a trenta anni circa ha dei dubbi linguistici o grammaticali. Come ebbe a dire uno scrittore, "l'importante è dirlo e quindi saperlo". Amo leggere e scrivere (soprattutto a mano con penna d'oca e inchiostro, o stilografica) suono un po' l'armonica diatonica, ma diciamo che le do una strimpellata senza tanti gorgheggi e ghirigori, è da qualche mese che mi ci diletto, il mio obiettivo non è quello di diventare qualcuno o qualche star del rock o blues. Come ebbe a dire Dostoevskij solo gli stupidi vogliono avere successo e diventare qualcuno.
Scusate la lungaggine signori.
Cordialmente
Stefano (swanky)
Scusate la lungaggine signori.
Cordialmente
Stefano (swanky)
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