Ancora su «file»

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Moderatore: Cruscanti

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giulia tonelli
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Intervento di giulia tonelli »

franz ha scritto:Che poi neppure questo può andar bene sempre, però al momento mi viene in mente un solo caso in cui documento risulta totalmente inutilizzabile, ...
A me ne vengono in mente molti altri. I file che non sono documenti non sono solo gli eseguibili, ci sono altri casi. Per esempio, una delle applicazioni che io vendo/spiego agli utenti ha il grosso vantaggio che le impostazioni utente dell'interfaccia grafica si possono salvare su file, e quindi si possono scambiare tra utenti diversi semplicemente copiando e importando il file. Il file in questione non e' ne' un documento ne' un eseguibile, e' proprio un file. Inutile dire che se dicessi archivio mi guarderebbero come una pazza.
Il punto della parole file a volte e' che certe cose (impostazioni, preferenze, posizione delle finestre, configurazioni iniziali) si possono salvare sotto forma di una "cosa" che poi si puo' spostare da una stazione di lavoro all'altra con facilita' e riutilizzare in un altro caso. E non sono documenti, e se si dice archivio non si viene capiti.
Io sinceramente non riesco a pensare a un solo esempio in cui archivio possa tradurre adeguatamente file, qualcuno ci riesce? Perche' se nessuno ci riesce non ha molto senso metterlo tra i traducenti, come dice CarloB.
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Federico
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Intervento di Federico »

giulia tonelli ha scritto:Il file in questione non e' ne' un documento ne' un eseguibile, e' proprio un file. Inutile dire che se dicessi archivio mi guarderebbero come una pazza.
Eppure a me questo sembra un caso in cui sarebbe relativamente adatto archivio, perché è proprio una cosa che si mette da parte per recuperarla (perdipiú è un "insieme" di impostazioni, non una cosa monolitica). Ma si potrebbe chiamare piú semplicemente "salvataggio (delle impostazioni)", anzi mi stupisce che non adoperi questa banale, utilissima e comunissima parola. Bisognerà aggiungerla alla lista: credevo non ce ne fosse bisogno.
giulia tonelli ha scritto:Io sinceramente non riesco a pensare a un solo esempio in cui archivio possa tradurre adeguatamente file, qualcuno ci riesce?
Ma davvero? Non le vengono in mente esempi? Questo qua sopra è uno (parziale, lo ammetto: ma meno forzato di altri), e le ricordo gli "archivi php". E ne aggiungo un altro, incontestabile: "file compresso" (usato per indicare proprio l'archivio compresso, cioè il risultato della compressione, e non quello che contiene). Se è proprio necessario, si può fare una piccola indagine, ma mi sembra che fra l'uso di termini piú specifici (eseguibile, immagine ecc.) e di documento e salvataggio, i casi in cui si rende necessaria uno sostituzione meno piana (con archivio o altri) siano decisamente marginali e trascurabili...
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Freelancer
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Intervento di Freelancer »

Federico ha scritto:"file compresso"
O zippato. È più icastico.
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Federico
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Intervento di Federico »

Freelancer ha scritto:
Federico ha scritto:"file compresso"
O zippato. È più icastico.
Naturalmente. :) Anche se zippare provoca qualche problemuccio, specie quando bisogna trovare il suo opposto: senza contare i mille formati alternativi di compressione (anche se il .zip è l'archivio compresso per antonomasia, naturalmente).
CarloB
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File e archivio

Intervento di CarloB »

Intendevo dire, e qui rispondo a Federico, che la traduzione italiana piu' corretta di file, quando si stia a documenti cartacei, non e' certamente archivio. L'idea di tradurre file con archivio è sorta soltanto con l'avvento dell'informatica, non prima. E penso, ma posso ovviamente sbagliarmi, che anche nell'informatica proporre «archivio» come traducente di «file» sia poco utile sempre e comunque, perche' introduce confusione. Archivio mi sembra un concetto diverso da un insieme di informazioni sic et simpliciter: tanti bytes e tante parole fanno un testo, un documento, non un archivio; tanti testi o documenti fanno un archivio.

Ma, insomma, non vorrei passare per un talebano dell'archivio e depongo volentieri le armi. Ho però il sospetto che alla fine dei conti l'inglese «file» unisca perché tutti capiscono cosa vuol dire, mentre l'italiano «archivio» divide perché gli si danno significati disparati; il che forse non augura bene per il successo del traducente.
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Intervento di Freelancer »

Federico ha scritto:
Freelancer ha scritto:
Federico ha scritto:"file compresso"
O zippato. È più icastico.
Naturalmente. :) Anche se zippare provoca qualche problemuccio, specie quando bisogna trovare il suo opposto...
Provi a guardare in rete quante occorrenze ci sono per "unzippare"...
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Roberto, unzippare?! Non mi dica che lo mette nelle sue traduzioni. Un uomo di gusto come lei non lo farebbe. Decomprimere no?

Approfitto dell’occasione per chiederle come tradurrebbe uplink (sí, sí, è nel Supplemento del GRADIT: collegamento da una stazione di trasmissione terrestre a un satellite).
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Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:Roberto, unzippare?! Non mi dica che lo mette nelle sue traduzioni. Un uomo di gusto come lei non lo farebbe. Decomprimere no?
Lei non sente la pesantezza di decomprimere? Basta dire aprire il file zip. Lo dicono anche gli americani, provi a guardare i risultati per "open the zip" (quando non si tratta di una cerniera, salti i siti erotici).
Marco1971 ha scritto:Approfitto dell’occasione per chiederle come tradurrebbe uplink (sí, sí, è nel Supplemento del GRADIT: collegamento da una stazione di trasmissione terrestre a un satellite).
Mi dispiace, Marco, ma purtroppo nel settore dicono uplink. Provi a guardare uplink + satellitare.

Aggiungo che, ancora nel 1991, si cercava di tradurlo. Nel suo Dizionario dei termini informatici inglese-italiano, Roberto Lesina proponeva - sia pure in ambito leggermente diverso (quello delle reti locali, ma il concetto è lo stesso, ossia trasmissione da una stazione dati a un distributore) - trasmissione dati ascendente.
Ultima modifica di Freelancer in data dom, 04 giu 2006 0:23, modificato 1 volta in totale.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Lei non sente la pesantezza di decomprimere? Basta dire aprire il file zip. Lo dicono anche gli americani, provi a guardare i risultati per "open the zip" (quando non si tratta di una cerniera, salti i siti erotici).
A onta della mia fiorentinità, no, decomprimere non presenta per me alcuna pesantezza... E siccome esiste comprimere come sinonimo di (to) zip, non vedo perché imbarbarire la lingua con un composto unitaliano. ;)
Freelancer ha scritto:Mi dispiace, Marco, ma purtroppo nel settore dicono uplink. Provi a guardare uplink + satellitare.
Le credo senza neanche guardare. Non era questo il senso della mia domanda. Le chiedevo se avesse una proposta.
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Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:Lei non sente la pesantezza di decomprimere? Basta dire aprire il file zip. Lo dicono anche gli americani, provi a guardare i risultati per "open the zip" (quando non si tratta di una cerniera, salti i siti erotici).
A onta della mia fiorentinità, no, decomprimere non presenta per me alcuna pesantezza... E siccome esiste comprimere come sinonimo di (to) zip, non vedo perché imbarbarire la lingua con un composto unitaliano. ;)
Sorpresa! Ho appena visto che esiste anche dezippare e dezippato. Ma si sa, i parlanti nativi applicano automaticamente le regole della lingua anche ai denominali formati da nomi stranieri.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Esiste tutto, dal momento che si crea: anche sunnesso, soprallinco, ecc. Il Grand Dictionnaire Terminologique, per il francese, dà liaison montante, cioè collegamento ascendente, e quindi, abbreviando, ascendente, ellitticamente, è perfetto! Grazie! :D
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Intervento di Freelancer »

Marco1971 ha scritto:Esiste tutto, dal momento che si crea: anche sunnesso, soprallinco, ecc.
Ma attecchisce? Questo è il punto, in fatti di lingua.
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Intervento di Marco1971 »

Freelancer ha scritto:Sorpresa! Ho appena visto che esiste anche dezippare e dezippato. Ma si sa, i parlanti nativi applicano automaticamente le regole della lingua anche ai denominali formati da nomi stranieri.
La mia domanda, ora, verte sulla pronuncia: /dezip'pare/ o /dedzdzip'pare/? Nel primo caso sarebbe meglio la grafia desippare.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

L’attecchimento dipende in gran parte dalla volontà a diffondere un certo vocabolo e dalla conoscenza della sua (sia pur virtuale, in certi casi) esistenza. Certo, si può pensare che in fondo non c’è nulla da fare, che tutte le lingue sono destinate a diventare serve dell’anglo-americano, e sarà senz’altro cosí; ma si può anche cercare di ragionarci sopra e almeno comprimere questo processo.
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Marco1971
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Re: File e archivio

Intervento di Marco1971 »

CarloB ha scritto:L'idea di tradurre file con archivio è sorta soltanto con l'avvento dell'informatica, non prima.
Prima dell’avvento dell’informatica la quaestio non poteva porsi.
CarloB ha scritto:E penso, ma posso ovviamente sbagliarmi, che anche nell'informatica proporre «archivio» come traducente di «file» sia poco utile sempre e comunque, perche' introduce confusione. Archivio mi sembra un concetto diverso da un insieme di informazioni sic et simpliciter: tanti bytes e tante parole fanno un testo, un documento, non un archivio; tanti testi o documenti fanno un archivio.
Non si propone nulla di nuovo, il termine archivio nel senso di file risale al 1972, quando avevo un anno. ;)

Non dica bytes ma ottetti, sarà meglio. :) Lei ragiona come se si dovesse prendere a modello il senso di archivio cartaceo...
CarloB ha scritto:Ho però il sospetto che alla fine dei conti l'inglese «file» unisca perché tutti capiscono cosa vuol dire, mentre l'italiano «archivio» divide perché gli si danno significati disparati; il che forse non augura bene per il successo del traducente.
Veramente, a parte gli specialisti d’informatica, non sarei proprio sicuro che tutti sappiano esattamente cosa sia un file... Mi sembra una parola di comodo e di moda.
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