«A dire che ti spiace tanto»
Moderatore: Cruscanti
«A dire che ti spiace tanto»
Salve, mi sono appena iscritto al forum nella speranza di poter chiarire alcuni miei dubbi riguardo alla correttezza di una frase, ringrazio anticipatamente chi vorrà avere la pazienza e la cortesia di rispondermi.
La frase in oggetto fa parte dei dialoghi di un film d'animazione di prossima uscita, del quale sono stati recentemente diffusi alcuni clip su youtube.
In uno di questi i due protagonisti (un ragazzo e la sua sorellina) sono in vista di un bombardamento e si accingono in tutta fretta a raggiungere il rifugio antiaereo.
La bambina dice "Il rifugio antiaereo non mi va" e suo fratello le risponde "A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne. Svelta, sali in spalle".
In quest'ultima frase io, onestamente, fatico a trovare un senso.
Da chiarimenti su altri forum pare che la prima parte "A dire che ti spiace tanto" sia da intendersi come "A forza di dire che (il rifugio antiaereo) non ti piace...", ed il resto come "se poi verrai spazzata via dalle bombe io non vorrò saperne nulla".
Io non ho mai visto una frase come "A dire che..." in luogo di "A forza di dire che...", e mi chiedevo se un tale utilizzo è corretto.
Trovo anche anomali l'uso del verbo spiacere come sostitutivo di "non piacere", "non vorrò saperne" invece di "non vorrò saperne nulla", ed infine "sali in spalle" in luogo del più comune "sali in spalla".
La frase pronunciata dal ragazzo, in sintesi, è da ritenersi corretta o presenta degli errori?
Grazie ancora a chi risponderà.
La frase in oggetto fa parte dei dialoghi di un film d'animazione di prossima uscita, del quale sono stati recentemente diffusi alcuni clip su youtube.
In uno di questi i due protagonisti (un ragazzo e la sua sorellina) sono in vista di un bombardamento e si accingono in tutta fretta a raggiungere il rifugio antiaereo.
La bambina dice "Il rifugio antiaereo non mi va" e suo fratello le risponde "A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne. Svelta, sali in spalle".
In quest'ultima frase io, onestamente, fatico a trovare un senso.
Da chiarimenti su altri forum pare che la prima parte "A dire che ti spiace tanto" sia da intendersi come "A forza di dire che (il rifugio antiaereo) non ti piace...", ed il resto come "se poi verrai spazzata via dalle bombe io non vorrò saperne nulla".
Io non ho mai visto una frase come "A dire che..." in luogo di "A forza di dire che...", e mi chiedevo se un tale utilizzo è corretto.
Trovo anche anomali l'uso del verbo spiacere come sostitutivo di "non piacere", "non vorrò saperne" invece di "non vorrò saperne nulla", ed infine "sali in spalle" in luogo del più comune "sali in spalla".
La frase pronunciata dal ragazzo, in sintesi, è da ritenersi corretta o presenta degli errori?
Grazie ancora a chi risponderà.
- Animo Grato
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- Iscritto in data: ven, 01 feb 2013 15:11
Forse è una risposta zen... 
In ogni caso, metto qui sotto il collegamento per chi volesse sentirla dalla viva voce del protagonista.
https://www.youtube.com/watch?v=tXakpRuj6B0
P.S. Benvenuto!

In ogni caso, metto qui sotto il collegamento per chi volesse sentirla dalla viva voce del protagonista.
https://www.youtube.com/watch?v=tXakpRuj6B0
P.S. Benvenuto!

«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
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- Ferdinand Bardamu
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- Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
- Località: Legnago (Verona)
Benvenuto!
La frase in questione è del tutto sconnessa, com’è fatto notare anche da un commentatore nello spezzone (meglio che clip
) di YouTube fornito da Animo Grato. Sotto lo stesso spezzone, un altro commentatore riporta «il vecchio doppiaggio», che presenta una resa molto piú naturale e comprensibile:


La frase in questione è del tutto sconnessa, com’è fatto notare anche da un commentatore nello spezzone (meglio che clip

- — Uffa, a me non piace il rifugio!
— Non metterti a fare i capricci, adesso! Preferiresti essere uccisa da una bomba?

Grazie a entrambi per le risposte.
Non avevo postato il link a youtube ma è proprio quello, lo spezzone (clip l'avevo preso dal nome stesso del video...
).
Alcuni dei commenti li ho scritti io (Matteo Leoni).
Se può servire, le frasi in giapponese dovrebbero essere le seguenti:
Bambina:
防空壕 いややな!
Fratello:
つまんない こと ゆっとって 爆彈でぶっ飛ばされても 知らへんで.
はよう おぶさり. !
Riguardo ad "A dire che ti spiace tanto..." mi è venuto da pensare che forse si volesse usare una frase del tipo "A fare così, finirai male", nella quale si intende "A forza di fare così", ma nella frase in esame la costruzione è "A dire che ti spiace [...] non vorrò saperne" e c'è un cambio di soggetto dalla seconda alla prima persona singolare che la rende, per quel che ne capisco, errata.
Dico bene?
Non avevo postato il link a youtube ma è proprio quello, lo spezzone (clip l'avevo preso dal nome stesso del video...

Alcuni dei commenti li ho scritti io (Matteo Leoni).
Se può servire, le frasi in giapponese dovrebbero essere le seguenti:
Bambina:
防空壕 いややな!
Fratello:
つまんない こと ゆっとって 爆彈でぶっ飛ばされても 知らへんで.
はよう おぶさり. !
Riguardo ad "A dire che ti spiace tanto..." mi è venuto da pensare che forse si volesse usare una frase del tipo "A fare così, finirai male", nella quale si intende "A forza di fare così", ma nella frase in esame la costruzione è "A dire che ti spiace [...] non vorrò saperne" e c'è un cambio di soggetto dalla seconda alla prima persona singolare che la rende, per quel che ne capisco, errata.
Dico bene?
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Ovviamente sí, c’è anche una questione di sintassi e di coferenzialità mancante tra i due soggetti, ma è la frase nel suo complesso ad apparire non coesa, tanto che faticherei a mettere le singole proposizioni in una gerarchia. Il contesto richiederebbe la massima naturalezza, semplicità e chiarezza; nessuna di queste qualità si possono trovare nell’adattamento di cui discutiamo.nodisco ha scritto:Riguardo ad "A dire che ti spiace tanto..." mi è venuto da pensare che forse si volesse usare una frase del tipo "A fare così, finirai male", nella quale si intende "A forza di fare così", ma nella frase in esame la costruzione è "A dire che ti spiace [...] non vorrò saperne" e c'è un cambio di soggetto dalla seconda alla prima persona singolare che la rende, per quel che ne capisco, errata.
Dico bene?
Oltre che all’esame delle strutture profonde, la frase non regge nemmeno a un’analisi minuta: «Sali in spalle» non è corretto. Semmai si dice «Sali in spalla» o «Sali sulle spalle».
In quanto a saperne in frasi come «Non ne voglio sapere», è corretto anche senza esser seguito da nulla: veda il secondo esempio della voce «Sapere» del Treccani, accezione 3.b.
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Re: [FT] «Clip», «postare» e «link»
Dal Devoto-Oli 2010:Infarinato ha scritto:Dato/riportato/pubblicato il collegamento a YouTube. :evil:nodisco ha scritto:Non avevo postato il link a youtube…
Postare (v. tr.)
Inviare un post in Internet (anche + in, su): p. una foto nella sezione “immagini”; p. una notizia su un forum; anche assol.: come faccio a p. sul tuo blog?
ETIMO Der. dell’ingl. post
DATA 1995.
Vedi anche postare, n. 2
Molte grazie per la risposta.Ferdinand Bardamu ha scritto:[C]’è anche una questione di sintassi e di coferenzialità mancante tra i due soggetti, ma è la frase nel suo complesso ad apparire non coesa, tanto che faticherei a mettere le singole proposizioni in una gerarchia. Il contesto richiederebbe la massima naturalezza, semplicità e chiarezza; nessuna di queste qualità si possono trovare nell’adattamento di cui discutiamo.
Oltre che all’esame delle strutture profonde, la frase non regge nemmeno a un’analisi minuta: «Sali in spalle» non è corretto. Semmai si dice «Sali in spalla» o «Sali sulle spalle».
Ho trovato anche singolare l'utilizzo di "ti spiace" in luogo di "non ti piace": nei vocabolari odierni per il verbo "spiacere" trovo sempre come significato quello di dispiacere, essere causa di rammarico, dolore e disappunto (v. http://www.treccani.it/vocabolario/spiacere/) mentre l'uso di quel verbo nel senso di non piacere, non apprezzare non è mai contemplato.
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Re: [FT] «Clip», «postare» e «link»
O ’un lo saprò, caro Roberto?Freelancer ha scritto:Dal Devoto-Oli 2010:
Postare (v. tr.)
Inviare un post in Internet (anche + in, su): p. una foto nella sezione “immagini”; p. una notizia su un forum; anche assol.: come faccio a p. sul tuo blog?
ETIMO Der. dell’ingl. post
DATA 1995.
Vedi anche postare, n. 2

E, comunque, questo è Cruscate, non il ricettacolo dell’«italiano [insipientemente formato] degli ultimi cinque minuti».
Curioso, nel mio Devoto-Oli del 1977 non mi sembra di aver visto questo esempio. Magari stasera ricontrollerò.Freelancer ha scritto:Ti spiace nel significato di non ti piace è proprio contemplato nella prima accezione del Devoto-Oli 2010:
1. Non piacere, riuscire sgradevole, dispiacere (+ a): il film non mi è spiaciuto.
Mi sembra però più che altro un modo di dire consolidato, una frase fatta: è vero che si dice "questo vino non mi dispiace" o "non mi spiace", ma non "questo vino mi dispiace" o "mi spiace".
In quei casi si utilizza "non mi piace".
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Ma sì che so che lo sai, ovviamente! Né mi dispiace riportare in questo caso (molto meno dare, né mi sembra adatto pubblicare).Infarinato ha scritto:O ’un lo saprò, caro Roberto?![]()

Ho voluto sottolinearlo perché mi è sembrato un po' eccessivo correggere subito un nuovo arrivato per l'uso di un (coerente con la fonotassi italiana...) denominale introdotto nel 1995 (secondo il Devoto-Oli), quindi sono già 20 anni, come ormai tutti (anche tu, vero? correggimi se sbaglio) usano filmare (1916), bluffare (1918), cliccare (1989) e così via.
Insomma ho voluto cercare di bilanciare un tantino affinché i nuovi non pensino che occorre sempre e solo andare agli estremi.
(Mi stupisco che ancora nessuno sia saltato a dire a nodisco di astenersi dall'adoperare utilizzo...)
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FT «Uso» ~ «utilizzo»
Io volevo, sulle prime, ma mi sono trattenuto, anche perché ne abbiamo già parlato e non volevo riaprire la questione. Comunque parlare di utilizzo in àmbito linguistico continua a sonarmi strano: fra un po’ i dizionari dell’uso si chiameranno dizionari dell’utilizzo?Freelancer ha scritto:(Mi stupisco che ancora nessuno sia saltato a dire a nodisco di astenersi dall'adoperare utilizzo...)
Re: FT «Uso» ~ «utilizzo»
Non ne ero al corrente e ringrazio per la segnalazione della discussione nella quale se ne è parlato, mi incuriosice ed andrò a leggerla quanto prima.
Io lo adoperavo semplicemente come sinonimo di "uso" per evitare ripetizioni.

Io lo adoperavo semplicemente come sinonimo di "uso" per evitare ripetizioni.
Chi c’è in linea
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