Chiarissimo!
Però, ora sono confuso su un altro aspetto: qual è oggi il modo corretto di parlare e scrivere? Quello «tradizionale» o quello «moderno»?
Lo chiedo perché ad esempio il vocabolario Treccani alla voce in questione dà come "meno preciso" il lemma «moderno», mentre nella
Grammatica italiana 2012 (sempre di Treccani) dà corretti entrambi i modi. E non solo… Lo Zingarelli definisce singolarmente le due versioni, dando a ciascuna di esse una valenza particolare.
Infine, c'è chi condanna l'utilizzo di una forma rispetto all'altra portando evidenti prove della bontà del suo dire, e in un verso, e nell'altro.
Tutto ciò è palesemente vano per dar ragione all'una rispetto all'altra forma, come piú titolata ad esistere e ad essere utilizzata oggi?
Forse, sarà una richiesta sciocca, ma mi aiuterebbe [molto] a capire [tanto], se avessi una qualsiasi risposta.
