Infarinato ha scritto:Ferdinand Bardamu ha scritto:Il
Pianigiani è, per molti versi, datato, perciò non me la sento di approvare l’etimologia che riporta. Potrebbe esser plausibile, ma se qualche altro utente può consultare un dizionario etimologico recente, è meglio.
Nel
DELI non c’è, il
GRADIT dice «etimologia sconosciuta» e il
TLIO parla di «etimo non accertato».
Il
LEI, invece, lo riporta sotto la lunghissima voce «
prerom[
ana] *
brez-/*
prez-, *
breš-; *
briz-/*
priz-, *
briš-; *
broz-/*
broš; *
bruz-/*
bruš- ‘demonio che passa in fretta; brivido’», che contiene, fra gli altri, anche
brezza e
ribrezzo.
Mi sembrano ipotesi poco convincenti. Per quanto riguarda brezza, per esempio, può esserci l'ipotesi alternativa < gallico *brēuĭdiā < celtico *brĕĭuidiā "vento freddo da settentrione", da collegare al gallico
*brīs(ĭ)ā da una radice *bhrĕih- "tagliare con uno strumento aguzzo".
Tra parentesi penso che a questa radice possa essere ricondotto anche il francese briser "Casser en deux ou plusieurs morceaux par un choc ou un coup violent" che, secondo il TLF, è di etimo non chiaro:
De *brisiare, forme postulée par l'a. fr. brisier et les formes ital. (Brüch dans Z. rom. Philol., t. 68, 1952, p. 289), prob. formé à partir du b. lat. brisare « fouler le raisin ». Brisare est d'orig. obsc.
Avevo pensato, come possibile etimo, al tardo lat. *(ad)broceare < germ. brōjan "scaldare fino all'ebollizione", che dà il ligure abrusà "cagliarsi, inacidire" ma non vedo agganci semantici con il crepuscolo o l'albeggiare.
Largu de farina e strentu de brenu.