
Giunti a questo punto non so piú che dirLe, se non che ho un'amica di Fabriano che non raddoppia dopo ho e ha. Ma questo significa tutto e niente.

Moderatore: Dialettanti
Ivan92 ha scritto:*Mi riferisco alle Marche «linguistiche». Escludo cioè le zone del pesarese e del sambenedettese.
Volentieri, caro Marco.Marco Treviglio ha scritto:
Perdonate la mia intrusionema vorrei chiedere a Lei, caro Ivan, se per favore può meglio chiarire e spiegare questo passo, soprattutto sul sambenedettese (mi accontento anche di un solo rimando).
Sicuramente.Ivan92 ha scritto:Sono stato in vacanza a Grottammare un paio di volte, e devo dire che il vernacolo ivi parlato ha ben poco di marchigiano. Ma forse ho peccato di categoricità. Diciamo che l'ascolano è una zona grigia.
Be', credo sia una questione d'intuito linguistico. Se fossi in vacanza in una zona neutra, incontrassi un recanatese e lo sentissi parlare, non avrei alcun dubbio riguardo alla sua provenienza geografica. Se invece incontrassi nello stesso posto un sambenedettese e lo sentissi parlare, potrei confonderlo con un abruzzese. Comunque, concordo con Lei: sarebbe buona cosa addentrarsi nell'entroterra per valutare con maggiore precisione. Per esempio, l'ascolano mi suona più marchigiano se confrontato con i dialetti della costa, nonostante siano presenti tratti inesistenti nel Marchigiano DOC (es: /b/ autogeminante). A Grottammare ho sentito di tutto e un po': residui del vernacolo fermano e influssi abruzzesi.Marco Treviglio ha scritto:Grottammare, poi, è una tra le piú alte mete turistiche e alquanto piccolo come comune, non si può categorizzare la parlata di quella zona partendo da questo presupposto (se solo di questo si tratta). Bisognerebbe addentrarsi un pochino piú nell'entroterra per valutare con maggiore precisione la corrispondenza con quello che Lei intende per marchigiano.
Le Marche sono un brulichio di dialetti e parlate. Nel giro di dieci chilometri può cambiare tutto. Non mi stupisce che abbia riscontrato qualche difficoltà.Marco Treviglio ha scritto:Personalmente ci sono stato varie volte in quella zona e devo ammettere che non è facilmente distinguibile, almeno per me che vivo al nord, l'uso dialettale dei parlanti locali.
Nessun accostamento linguistico. Li accomuna la mancanza dei tratti marchigiani più tipici.Marco Treviglio ha scritto:Sul pesarese avevo intuito giusto infatti, per questo non mi tornava l'accostamento con il sambenedettese.
Ivan92 ha scritto:Nessun accostamento linguistico. Li accomuna la mancanza dei tratti marchigiani più tipici.
Ivan92 ha scritto:*Mi riferisco alle Marche «linguistiche». Escludo cioè le zone del pesarese e del sambenedettese.
Uff, meno male.valerio_vanni ha scritto:A me sembrava chiara la cosa...
Marco Treviglio ha scritto:Dunque, le cose sono due tre:
1) le Marche politiche non comprendono, dal Suo punto di vista, sia la parte piú a nord che quella piú a sud, ma sono solo la parte centrale con una popolazione che forse arriva al milione di persone, le quali sono le uniche a parlare il marchigiano;
2) le Marche sono come le conosciamo, però, sempre a Suo modo di vedere, quelle «linguistiche», ovvero quelli che parlano, sono solo nella terra di mezzo, mentre gli altri (a Nord e a Sud) comunicano a gesti, o con il simbolismo, non so! non è meglio specificato.
Infarinato ha scritto:3) Io, Marco, non conosco la nozione di «regione linguistica». :D
Beh, ma l'ho fatto...Infarinato ha scritto:…Il che è piú che legittimo, per carità, ma allora, prima di dubitare della logica altrui, si chieda se l’equivoco non stia invece altrove e ci chieda ragguagli.
Sí, certo. Di questo ero già a conoscenza...Infarinato ha scritto:Cosí come una regione politico-amministrativa può non coincidere [esattamente] con l’omonima «regione geografica» o con quella «storica», nello stesso modo può non corrispondere [tutta] a una sola area dialettale.
...ovvio, non fino a questo punto: ricordare i vari nomi, tipologie e aree di ogni dialetto (ne conosco a malapena qualcuno e con insufficiente precisione: quelli lombardi, toscani e umbro-marchigiani, piú qualcosina dei pugliesi e pochissimo dei “sardi” come il gallurese [e il corso?Infarinato ha scritto:Per fare qualche esempio a caso, il novarese è un dialetto «del Piemonte», ma non è un «dialetto piemontese», sibbene lombardo; il pontremolese non è un dialetto toscano, ma romagnolo; sassarese e gallurese non sono considerati dialetti «propriamente sardi», perlomeno non nel senso di campidanese e logudorese-nuorese; etc.
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